Il Padrone del mondo – Robert Hugh Benson

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TRAMA:

Definito da Papa Francesco un romanzo capace di aver “visto quello spirito della mondanità che ci porta all’apostasia” nel contesto della condanna del “pensiero unico” che discende dalle lusinghe della mondanità, Il padrone del mondo si presenta ai lettori di oggi in una nuova traduzione più moderna e graffiante, con una lingua più consona ai tempi e alla carica visionaria del capolavoro distopico di Robert Hugh Benson, capace di profetizzare l’avvento di un mondo globalizzato e tecnologico che ha negato Dio e la trascendenza in nome di umanitarismo, massoneria, filantropia ed eutanasia, che sono il preludio dell’inferno sulla terra.

“All’inizio del ventunesimo secolo l’Europa è dominata da governi di stampo massonico e comunista. Il secolarismo ha trionfato definitivamente e le religioni sono decadute: la sparuta minoranza cattolica superstite ha come uniche roccaforti l’Irlanda e Roma, che ha ottenuto l’indipendenza dall’Italia ed è retta dal Papa.
Il dissenso è inesistente, l’eutanasia è pratica diffusa, l’edilizia si sviluppa sottoterra e la lingua internazionale è l’esperanto. Londra è una città silenziosa in cui ongi rumore è attutito dallo strato di gomma che sembra rivestire ogni superficie calpestabile, e a Trafalgar Square troneggia la statua di un massone.
Su questo sfondo s’intrecciano le vite dei due antitetici protagonisti: da una parte Percy Franklin, ambizioso prete cattolico che aspira a una rifondazione della Chiesa; dall’altra Oliver Brand, deputato comunista e convinto anticattolico, figlio della società moderna.
Entrambi assistono con trepidazione alla grande partita sullo scacchiere mondiale che si gioca tra Occidente e Oriente. Quando l’eterno attrito fra i due blocchi sembra sul punto di degenerare in una guerra di proporzioni inedite, entra in scena Julian Felsenburgh, misterioso poliglotta dal carisma eccezionale che s’impone come mediatore…”

Volume unico.

Esiste anche un’edizione illustrata.

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