Recensione: "Nectunia" di Daniela Ruggero

Buongiorno Distopic People!

Eccomi qui per scrivere una delle recensioni più difficili che mai.

Perché difficile? Perché ho il piacere di conoscere l’autrice. Le nostre vite si sono incrociare e rincorse per molto tempo e questo mi pone in una posizione scomoda.

O meglio, mi porrebbe in una posizione scomoda se il libro in questione mi avesse fatto schifo, ma dato che mi è piaciuto moltissimo… STIAMO SERENIIIIIIIIII!

Partiamo dalla trama del romanzo…

In un futuro non molto lontano il mondo così come lo conosciamo non esisterà più. Le malattie saranno debellate; la morte, il dolore e la sofferenza non faranno più parte della vita. Non ci sarà spazio per l’inquinamento che soffoca i mari, l’aria e la terra. Tutto sarà pace, fratellanza e unione. Nessun crimine violento, nessuna disputa.
Nella perfezione di questo nuovo mondo, tuttavia, un gruppo di ribelli denominato «Nectunia» combatte la sua guerra silenziosa, consapevole che tanta eccellenza cela un’amara verità. Quale prezzo paga in segreto l’umanità al Nuovo Ordine? In che modo dieci uomini e una donna, la «Grande Madre», scandiscono vite, pensieri e passioni di milioni di persone? In questa perfezione prestabilita e manovrata, potrà l’amore, quello vero e libero, disfare le trama di potere del Nuovo Ordine e ridare speranza all’umanità intera?

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E adesso vi dico cosa ne penso…
In questo romanzo ho trovato tutti gli elementi che cerco in un Distopico.
Azione, Adrenalina, Amore, Complotti, e potrei continuare, ma per quale motivo privarvi del piacere di scoprirlo da voi.

Cara Daniela, hai saputo creare un mondo affascinante, articolato, senza lasciare nulla al caso. E mi riferisco a quelle falle che soprattutto nei romanzi distopici se ne stanno in agguato. Sì perché scrivere un distopico significa costruire un mondo ragazzi miei, e per costruire un mondo, seppur sulla carta, bisogna saper essere ingegneri, architetti, idraulici, fisici, scienziati, insomma… bisogna documentarsi e pensare davvero a tutto. Altrimenti il mondo crolla alla prima soffiata di vento.

Noi autori Distopici scegliamo le regole che fungeranno da fondamenta, ma se per un errore di distrazione noi per primi non le rispettiamo… viene giù tutto!

Ma tornando a Nectunia. Un appunto alle protagoniste è dovuto. Così diverse fra loro, eppure così simili nel profondo. Mi sono piaciute entrambe, anche se credo che una di loro debba ancora uscire dal guscio.

E per quanto riguarda i protagonisti maschili, beh, colonnello Nicolas spero di vederti in sogno questa notte 😉

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Come si evince dallo strillo in copertina, la libertà è il tema principale della storia, ma come tutti i romanzi di questo genere che tanto amo, non si limiterà a impartire una singola lezione. Bensì dispenserà ai lettori diversi spunti di riflessione.

Concludo facendo i complimenti a Daniela, che sapevo non avrebbe deluso le aspettative, ed esortandola a scrivere il sequel in tempi brevi, anzi brevissimi!

Ovviamente consiglio questo romanzo, non perché pubblicato dalla stessa Casa Editrice che ha pubblicato il mio, non perché conosco e adoro l’autrice, non perché la cover è stupenda, ma… perché AMO PROFONDAMENTE LA DISTOPIA E DESIDERO DIFFONDERNE I MIGLIORI PORTAVOCE!

Buona lettura gente 😉

Alla prossima!!!

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