Recensione: "Vox" di Christina Dalcher

Buongiorno e ben ritrovati sui nostri canali distopici 😉
Oggi trasmettiamo la recensione di un romanzo edito dalla Casa Editrice Nord. Sto parlando di “Vox” di Christina Dalcher.

TRAMA:

Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere.

Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto.

Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi.

Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. Ogni giorno pronunciamo in media 16.000 parole.

Parole che usiamo per lavorare, per chiacchierare con gli amici, per esprimere la nostra opinione.

Ma, se non facciamo sentire la nostra voce, ci rimarrà solo il silenzio…

RECENSIONE:

Parto subito col dirvi che dopo le prime dieci, quindici pagine avevo già il nervoso a mille! Ovviamente non perché il libro non mi stesse piacendo, ma perché la storia tratta un argomento davvero molto delicato.

Secondo voi, per fare in modo che l’equilibrio famigliare, e di conseguenza quello dell’intera comunità, la donna dovrebbe stare a casa a badare ai figli e a occuparsi delle faccende domestiche e stop? Magari senza nemmeno avere voce in capitolo sulle decisioni che riguardano la propria famiglia?

Insomma, credete che prima che le donne conquistassero i diritti che hanno oggi, le cose procedessero meglio di ora?

Ve lo chiedo perché nel romanzo VOX è proprio questo il tema centrale. In questo romanzo le donne non solo sono state rispedite a casa obbligatoriamente, e parliamo anche di donne con cariche di lavoro importanti, ma sono state costrette persino a indossare un bracciale tarato sulla loro voce. Un bracciale che allo scoccare della centunesima parola emette una scarica elettrica così forte da far loro scappare la voglia di aprir bocca.

Quest’opera devo dire che mi è piaciuta molto, anche per la personalità della protagonista che non è la donna brava e giusta, bensì una persona che commette errori, che ha una paura folle e che si lascia sopraffare dal caos. Ovviamente sa anche tirare fuori gli attributi all’occorrenza 😀

Una storia che fa riflettere, non tanto sul fatto se una donna debba o meno stare a casa, ma sul sacrosanto diritto che ognuna di noi ha di scegliere come vivere la propria vita.

Vox è una lettura in grado di suscitare in voi forti emozioni, fra cui rabbia e odio.

Vox - Estratto
Ma è un libro che vale la pena leggere!

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