Mysterious Writer: Luigi Viagrande

Buongiorno Distopic People!

Oggi vogliamo parlarvi dell’ultimo autore che ha avuto il coraggio di entrare nel nostro bunker Facebookiano 😀

Si tratta di Luigi Viagrande, autore del romanzo Ancients. Il grande freddo. Edito dalla PubGold.

Luigi Viagrande

Luigi Claudio Viagrande nasce a Catania nel 1987. Fin da giovane mostra una forte e versatile passione per l’arte in generale.
Nel 2004, infatti, autopubblica il testo “Colonne sonore per videogiochi”, una raccolta di spartiti musicali di colonne sonore da lui composte specificamente per le ambientazioni videoludiche.
Successivamente comincia ad affinare la sua tecnica narrativa scrivendo brevi romanzi fantasy, rimasti ancora inediti.
Da sempre appassionato di studi scientifici, frequenta poi il corso di laurea in Informatica all’Università degli studi di Catania, conseguendo con successo la laurea triennale e, successivamente, quella magistrale.
La formazione e le competenze accumulate nel tempo lo portano ad ottenere dei lavori come sviluppatore di videogames per piattaforme mobile (Android e Ios) standalone (Pc, Mac) e web, dapprima come sviluppatore indie e, successivamente, come dipendente di una ditta privata del catanese.
Attualmente collabora con l’Università degli studi di Catania come sviluppatore di videogames.

E adesso rinfreschiamoci la memoria sull’opera che ci ha presentato 😉

Luigi Viagrande - Ancients. Il grande freddo
TRAMA:

In un mondo devastato da un virus letale, Liam Cooper è un ragazzo di appena 27 anni che vive un’esistenza mediocre ma al riparo dal virus all’interno della città-cupola di Nuova Yermo. La sua vita cambierà quando il professor Graham, leader della congrega dei Sapienti, decide di trasferirlo nella prestigiosa Università di Pahrump, luogo dove si formano le menti che, in un futuro ancora distante e incerto, riusciranno a debellare il virus dalla faccia della terra. Per sempre. Qui Liam viene a conoscenza di una inquietante verità; il virus sta rapidamente conducendo il globo verso un tragico epilogo. Il processo non è irreversibile e Liam affronterà un viaggio crudele e pericoloso nell’estremo tentativo di salvare le poche persone ancora in vita. Conoscerà un mondo dominato dalla malvagità e dalla crudeltà dell’uomo e scoprirà che la verità è ancora più agghiacciante di quanto sembri. Fuori c’è ben altro, una realtà più oscura e terribile del virus stesso.

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E ora ecco un estratto dell’intervista che ha avuto luogo nel nostro Gruppo su Facebook 😉

  • Cosa ti ha spinto a scrivere questo romanzo? Perché hai scelto questo genere? Valentina L.
  • Sono un grande appassionato di giochi di ruolo. In passato volevo aprire una mia land testuale e ho cominciato a buttare giù una bozza di trama. Poi, la trama è cresciuta ancora e ancora ed ecco che ho deciso di scrivere il romanzo. Non c’è una ragione particolare per cui ho scelto questo genere. Mi piace la fantascienza e le ambientazioni post-apocalittiche. Approfondirò questo punto in una delle domande più giù.
  • Scrivi su carta o pc? Valentina L.
  • Scrivo al pc. Essendo un informatico di professione sto, praticamente, tutto il giorno al computer. A volte, però, annoto su carta alcune/i idee/pensieri attinenti al romanzo che mi vengono mentre sono impegnato a fare altro.
  • Cover… le realizzi tu o hai un aiutante? Valentina L.
  • Come detto sono un informatico ma non sono un grafico 😛 Credo mi venga complicato anche disegnare una O con il bicchiere. La cover è stata realizzata da una professionista che lavora in collaborazione con la CE che mi ha pubblicato.
  • Hai avuto un momento in cui ti e’ sembrato che il romanzo non filasse o che non fosse possibile far quadrare tutte le trame e le sottotrame? Se si’, come l’hai risolto? Silvia R.
  • Cerco di non lasciare nulla al caso. prima della stesura di un nuovo romanzo mi prendo 1/2 settimane per buttare giù alcune note su personaggi, luoghi, date, eventi, ambientazione. Quando scrivo qualcosa di particolarmente delicato ho sempre davanti queste note. Poi, una volta terminata la scena, rileggo quello che ho scritto per vedere se ci sono incongruenze e, finora, non mi sono mai “incartato”.
  • Quali sono gli autori che ti hanno fatto appassionare a questo genere?
    Come e quando hai iniziato a scrivere? Come vivi il momento tra la fine del romanzo e la sua pubblicazione? Sergio S.
  • Allora, ti dirò che non mi sono appassionato a questo genere per via di qualche autore in particolare. Ho avuto un avvicinamento sostanziale alla fantascienza in generale tramite Battlestar Galactica. Il genere distopico/post-apocalittico lo amavo già ai tempi di ken il guerriero, proseguendo con hunger games prima e il ciclo del mulino poi, aggiungendo the walking dead, apocalisse z (tutti e tre i libri), io sono leggenda (film e libro), la quinta onda (libro), la torre nera e potrei continuare a lungo 🙂 Ho iniziato all’età di 18 anni, scrivendo un paio di fantasy che non farò mai conoscere al pubblico 😀 Considerando che, al momento, ho un solo romanzo pubblicato, ho vissuto la sua pubblicazione con trepidazione e il timore, sempre presente, che non sarebbe stato apprezzato.
  • Domani ti svegli all’interno di un romanzo. Quale e perché?
  • Bella domanda. Vorrei conoscere tante persone ma John Coffey le batte tutte. Il miglio verde è uno dei romanzi che più ho amato. John è una persona di cuore, buona e con una grande forza d’animo. Umile fino alla fine. L’unico personaggio per cui ho pianto.
  • Hai già in lavorazione un altro romanzo? Oppure questo è il primo di una serie? Sergio S.
  • È il primo di una serie e ho già in lavorazione il seguito. Nel frattempo ho anche scritto uno spin-off, dal titolo Una Winston Blu. Parla di uno dei militari presenti nel romanzo e di come ha cominciato la sua carriera.

Noi ci fermiamo qui, ma come sempre ci auguriamo che voi vogliate approfondire la conoscenza di questo bravissimo autore 😉

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