“CAVIE” di Liliana Marchesi

Esce oggi il (tanto atteso) nuovo libro di Liliana Marchesi (our Boss). Dopo il successo dell’anteprima al Salone del Libro di Torino, oggi CAVIE è finalmente acquistabile da tutti! Lo trovate nelle librerie e sulle piattaforme online 😉 Come sempre noi per comodità vi lasciamo il link Amazon.

Ma passiamo alla trama e subito dopo alle opinioni di un paio di membri dello Staff che il libro, alla faccia vostra, lo hanno già letto 😀

TRAMA:

Ti svegli e ti ritrovi dentro una bara di vetro. Non sai come né perché sei lì. Devi solo sopravvivere. L’esperimento è appena iniziato. Cora si risveglia all’interno di una teca di cristallo. Non sa dove si trova, come sia finita lì dentro, e soprattutto non ne capisce il perché. Ma non è sola. Con lei ad affrontare lo stesso incubo c’è Kurtis, un ex soldato che sembra essersi risvegliato poco prima e che, come lei, sembra non ricordare nulla. Hanno tutti e due degli strani tatuaggi sul braccio e ben presto capiranno di essere finiti in un labirinto di prove al limite della sopravvivenza, e che avranno bisogno l’uno dell’altra per superarle. E mentre poco alla volta i ricordi iniziano a riaffiorare, e scomode verità a emergere, dovranno dare fondo a tutte le loro abilità e a ogni goccia del loro coraggio per poter sopravvivere al folle esperimento in cui sono stati catapultati. E scoprire quali segreti si celino dietro quello che viene chiamato “Progetto Pentagono”.

RECENSIONI:

Mi accingo a scrivere questa recensione all’insaputa del Boss tenendo a mente quello che mi ha detto quando abbiamo iniziato a collaborare: Sei un recensore, devi essere obbiettivo. Rispetta l’autore ma anche i lettori.

Lo farò… sperando di non giocarmi il lavoro 😉

Ho avuto il piacere di poter leggere il romanzo prendendolo il anteprima al Salone del libro di Torino e nonostante una piccola reticenza iniziale devo dire che mi è piaciuto. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio.

Questo libro è donna e per un gretto da osteria come me è difficile calarmi nei panni di una giovane spaventata, indecisa e schiava delle sue remore. Spesso non comprendo “i vorrei ma non posso” o i motivi per cui bisogna procrastinare le cose prima di decidersi a farle. Sono tagliato come il salame spesso e questo genere di finezze molte volte mi rendono difficile comprendere i personaggi. Quando ho iniziato a leggere Cavie temevo di trovarmi nuovamente davanti a questo tipo di problema, ma devo ammettere che Liliana Marchesi mi ha aiutato a superarlo. Certo, non sono mancati i momenti in cui ho pensato “forza ragazza, deciditi!” Parlavo con lei, la esortavo senza rendermi conto di essermi fatto coinvolgere al punto di voler comunicare con la protagonista. La storia parte piano, è claustrofobica. Piccoli passi che si trasformano d’improvviso in una corsa sfrenata verso la sopravvivenza, per poi rallentare di nuovo facendoci riprende fiato. Un’altalena di eventi che si susseguono alzando ogni volta l’asticella della difficoltà.

Scusatemi se non vado troppo nel dettaglio ma non voglio rovinare la lettura a nessuno (un altro punto che il Boss ha chiesto è quello di non spoilerare mai nulla, non c’è niente di peggio che rovinare una trama). Il ritmo del romanzo accelera lentamente, i colpi di scena sono significativi all’interno della storia, e ben posizionati per creare aspettativa nella lettura.

Un bel romanzo che consiglio a chiunque abbia voglia di confrontarsi con una narrazione che chiede al lettore l’attenzione ai dettagli.

Brava Boss! BRAVA LILIANA

Delos, detto anche Osso Duro

Buongiorno Amici Lettori, prima di partire con questa recensione è necessaria una premessa: la mia conoscenza di Liliana Marchesi è avvenuta con RIG, la sua trilogia distopica di cui io mi sono innamorato. Tramite un’amicizia comune ho poi iniziato a seguirla su facebook e solo un anno fa ci siamo incontrati per la prima volta. Da lì è nata una splendida amicizia e ho iniziato ad acquistare tutti i suoi altri libri, compreso Cavie (edito per La Corte Editore), preso in anteprima al salone del libro 2019. Non per questo la mia recensione, lei lo sa perfettamente che sono una persona che parla schiettamente, sarà meno obbiettiva.

Cavie è un libro che parte subito col botto, l’adrenalina è subito altissima, e mantiene questo livello di tensione per tutto il libro, in un susseguirsi di colpi di scena, cambi di scenario improvvisi, situazioni portate all’estremo ma che, proprio per questo, tengono incollato il lettore e lo coinvolgono una pagina dopo l’altra. E’ veramente difficile staccarsi da questo libro proprio perché le carte in tavola cambiano in continuazione, e si vuole sempre sapere che direzione prenderanno le vicende di Cora e Kurtis.

Cora è una protagonista ben sviluppata, ben caratterizzata e che all’interno del romanzo è in continua evoluzione. Con tutto quello che le capita non potrebbe essere diversamente. 
Kurtis anche è un coprotagonista accattivante, con una spiccata ironia anche nelle situazioni più estreme, e questo mi piace molto.
Dei personaggi secondari non posso dirvi senza svelarvi nulla, quindi mi limiterò a raccontare che anch’essi sono ben costruiti, e aiutano nel comprendere meglio i due protagonisti, li fanno risaltare com’è giusto che sia.

Le ambientazioni sono estreme, da cardiopalma, descritte con poche parole ma efficaci, come fosse la sapiente videocamera di un ottimo regista che con poche inquadrature rende l’idea dell’ambiente.

In poche parole, Cavie è un libro che davvero consiglio a tutti voi.

BRAVA LILIANA!

Sergio S.

Da pochissimo è uscito il seguito, che trovate qui.

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