Dario Tonani – Naila di Mondo9

Buongiorno Amici! Oggi torniamo a parlare del Dystopian Day, e vi presentiamo un altro fantastico autore che sarà presente il 21 Marzo 2020 alla Libreria Il Covo della Ladra a Milano!

Lui è il mitico Dario Tonani, il creatore di un Mondo così affascinante da catturare l’attenzione dei Giapponesi!

Milanese, una laurea in Economia Politica alla Bocconi, Dario Tonani si divide tra l’attività di giornalista professionista e la scrittura. Spaziando tra fantascienza, thriller, horror e new weird, ha pubblicato diversi romanzi e circa 120 racconti in antologie, quotidiani nazionali e sulle principali testate di genere italiane (“Urania”, “Millemondi”, “Giallo Mondadori”, “Segretissimo”, “Robot”). Per Mondadori, in Urania, sono usciti i romanzi Infect@ (2007), L’algoritmo bianco (2009) e Toxic@ (2011), tutti ambientati in una lisergica Milano del futuro, a cavallo tra il 2025 e il 2045. Sempre nel 2011, per Delos Books, ha pubblicato, in cartaceo e digitale, l’antologia Infected Files, che raccoglie il meglio della sua produzione breve di Science Fiction. Ma la sua opera più conosciuta, già tradotta con successo in Giappone e presto anche in altre lingue, è il ciclo di Mondo9, la cui storia iniziale, nel 2011, è sbarcata negli Stati Uniti curata da Paul di Filippo, uno dei padri riconosciuti dello steampunk. I capitoli iniziali della saga – nella forma del fix-up – sono poi stati riuniti da Mondadori nel 2015 sotto il titolo di Cronache di Mondo9 nel primo “Urania Millemondi” interamente dedicato a un autore del Bel Paese (e illustrato internamente). In Giappone, Mondo9 è stato inserito tra i migliori dieci titoli di fantascienza occidentale dell’anno. A settembre 2018 è stato il primo autore italiano a essere pubblicato con un romanzo inedito – Naila di Mondo9 – nella prestigiosa collana Oscar Fantastica di Mondadori, che annovera tra i suoi titoli opere di autori del calibro di George R. R. Martin, Neil Gaiman, Ray Bradbury, Dan Simmons, William Gibson, N.K. Jemisin. Convinto sostenitore della contaminazione tra generi, di sé dice: “Scrivo per ritrovare la via di casa, raccogliendo un sassolino alla volta, una parola dopo l’altra”. Tra i numerosi riconoscimenti, Tonani ha ricevuto nella Convention di Dortmund del 2017 il Premio Europa come miglior scrittore di fantascienza continentale dell’anno. Il suo sito Internet è www.dariotonani.it

Con un Curriculum del genere potevamo non invitarlo alla prima edizione del Dystopian Day?

Se volete approfondire la conoscenza di Dario, vi invito a leggere questa intervista che gli è stata fatta all’interno del nostro bunker ^_^

TRAMA:

Mondo9 è un pianeta desertico, letale, una sconfinata distesa di sabbie velenose. Nel corso dell’evoluzione i suoi abitanti si sono applicati a una sola arte, la meccanica, rendendolo il regno delle macchine, del metallo e della ruggine. Titanici veicoli a ruote, grandi come bastimenti e dotati di una loro forma di vita cosciente, solcano i deserti tra una città e l’altra mentre un Morbo letale infetta gli esseri umani trasformandoli in rottami. In questo mondo vive Naila; anche lei solca l’oceano di sabbia con la sua Syraqq, una vecchia baleniera convertita a cargo, seguendo le rotte delle megattere alla ricerca della Grande Onda. Una leggenda secondo alcuni. Una superstizione. Persino un’eresia. Per Naila, l’ossessione di una vita, il sogno, l’unica via per restituire a Mondo9 un futuro di pace.

Cliccando qui potrete leggere la mia recensione a questo bellissimo romanzo, ma prima di salutarvi e darvi appuntamento al prossimo articolo, vi regaliamo un breve estratto di Naila di Mondo9 😉


PROLOGO

Arriverà una sola Grande Onda.

Come una cometa

che rotola in un’orbita di sabbia.

(Antica profezia nomade)

Dune. All’infinito. Un oceano color zafferano. E aria che tremolava per il calore ingannando occhi e lenti.

Naila abbassò il cannocchiale e avvicinò le labbra all’interfono.

«Megat…» si bloccò. Per un attimo rivide nella mente l’immagine abbagliante che da anni tormentava le sue notti: una montagna di sabbia che increspava l’orizzonte e piano piano si innalzava fino al cielo, per travolgere lei, la sua famiglia, il suo vascello.

Si rivide bambina, mentre correva scalza dietro al feticcio di una nave: una traballante sagoma di lamiera e cartone pressato che poggiava sulle ruote di un vecchio carretto. Ci avevano impiegato giorni a costruirla, a modellarne i comignoli e a dipingere la polena. I maschi spingevano e lei, senza fiato, li incitava urlando. Più veloce, più veloce… La balena ci prende!

Su e giù dalle dune. Nubi di polvere. Sabbia nei denti.

Per nome avevano scelto Coraggiosa

Ridusse gli occhi a una fessura e scacciò i fantasmi dei ricordi. Non c’erano dubbi sull’identità del profilo nero che s’era immerso sotto la superficie, a un centinaio di metri dalla chiglia, eppure quella minaccia non era nulla a confronto dell’incubo che infestava i suoi pensieri.

Si chiese se non fosse il caso di tirare dritto senza badarci.


Per oggi è tutto 😉

Un bacio dalla vostra distopica Liliana Marchesi

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