Recensione: “Binti” di Nnedi Okorafor

Buongiorno Amici, oggi vi parlo di un romanzo, o meglio, di una trilogia short che ho appena terminato di leggere.

Si tratta di “Binti” di Nnedi Okorafor, edito da Mondadori.

Iniziamo subito col dire che questa serie ha vinto i primi Hugo e Nebula, giusto per farvi capire l’importanza del testo.

Tuttavia, la lettura non mi ha pienamente soddisfatta.

Non fraintendetemi, ho adorato Binti e il suo coraggio (impossibile fare altrimenti), d’altro canto la lettura mi è risultata un po’ frammentaria.

Insieme a Binti affronterete tematiche molto importanti come il razzismo, la paura del diverso, ma anche i legami con la famiglia e con le tradizioni che non sempre coincidono con ciò che vorremmo per noi stessi. Questa sedicenne si è trovata nella difficile situazione di dover decidere quale percorso intraprendere. Se seguire la strada prevista per lei dalle sue origini, dai suoi cari, o se ascoltare il suo cuore e lanciarsi nell’ignoto di un futuro incerto e tutto da scoprire.

Un storia fantascientifica che rispecchia molte realtà purtroppo ancora attuali, come le guerre e le discriminazioni.

Forse, è proprio per l’importanza dei temi toccati che avrei voluto addentrarmi più in profondità nell’animo di Binti che, sì, ci apre il suo cuore, presentandoci però un’anima sfuggente, timorosa di mostrarsi persino a noi lettori.

Una lettura consigliata soprattutto agli amanti dei viaggi interstellari, che desiderano tuffarsi in mondi (apparentemente) molto lontani dal nostro.

Un bacio dalla vostra Distopica Liliana Marchesi

TRAMA:

BINTI EKEOPARA ZUZU DAMBU KAIPKA di Namib è una ragazza di etnia Himba, talmente brava in matematica e nella tecnica dell’astrolabio da venire selezionata per frequentare la prestigiosa Oomza University. È l’occasione della vita e così, nonostante la contrarietà della sua famiglia, e le radicate tradizioni della sua terra, Binti fugge dal villaggio in cui vive e si imbarca sulla Terzo Pesce per intraprendere il viaggio interstellare verso Oomza. Ma tutto cambia quando le Meduse, feroci creature belligeranti, attaccano il veicolo che la ospita, uccidendo l’equipaggio, i passeggeri, gli altri studenti che Binti ha appena conosciuto. La giovane si trova così a doversela cavare da sola, intrappolata su un’astronave piena di esseri assassini, per cinque lunghi giorni prima di raggiungere la meta. Ma chi sono le Meduse? Binti scopre che dietro la loro storia, e la guerra che hanno scatenato contro i Khoush, si nasconde molto più di quanto non appaia. E ora una serie di compiti piuttosto gravosi le si para davanti: sopravvivere alla trasferta, proteggere gli abitanti del pianeta su cui ha sede l’ateneo; e provare a usare i propri ineguagliabili talenti per porre fine a un conflitto sanguinoso.

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