Recensione: “Good Luck girls” di C. Davis.

Buongiornissimo cara ciurma distopica!

Finalmente è arrivata l’estate, e questa è la mia prima recensione dopo il lockdown. Come ve la passate? Oggi ho il piacere di presentarvi le mie opinioni riguardanti un romanzo veramente stupefacente; si tratta di “Good luck girls” della bravissima Charlotte Davis. Un libro atipico con una storia estremamente coinvolgente. Ma partiamo dalla TRAMA:

Le chiamano ragazze della Buona Fortuna, ma tutti a Arketta sanno che quelle ragazze sono tutto tranne che fortunate: vendute ancora bambine a una ” casa di benvenuto”, marchiate con un tatuaggio maledetto e intrappolate in una vita che non avrebbero mai scelto. Quando una di loro uccide un uomo per legittima difesa, fuggono in cinque dalla casa di benvenuto e intraprendono un viaggio pericoloso e impossibile alla ricerca della libertà, della giustizia e della vendetta in un mondo che ha negato a loro ogni diritto. Inseguite dai poteri più corrotti e malvagi di Arketta, la loro unica speranza è riposta in una storia della buonanotte tramandata  da una ragazza della Buona Fortuna all’ altra, una storia a cui solo le più giovani e disperate tra loro sono disposte a credere. Perché possano sopravvivere non basterà la buona fortuna. Servirà tutta la forza della loro amicizia.

RECENSIONE

Questa è la storia di un viaggio. Un viaggio carico di speranza per conquistare la libertà e conoscere finalmente se stessi. Un viaggio avventuroso e ricco di temibili insidie alla scoperta di mondi affascinanti e pericolosi al tempo stesso dove il passaggio dalla vita alla morte è sottile e il confine è praticamente inesistente. Questa è la storia di cinque ragazze che dopo anni di sofferenza e soprusi avranno, finalmente, la possibilità di credere in sé stesse. Siamo ad Arketta, una delle tante città dove il divario tra ricchezza e povertà è sempre più evidente. Una città in cui le famiglie che non sono in grado di provvedere al sostentamento dei propri figli sono costrette a vendere le bambine ai ricchi proprietari delle famigerate “case di benvenuto”, per poter mangiare. Qui vengono, all’ età di sedici anni, dopo una cerimonia che ha un che di iniziatico (denominata “Notte della fortuna”), avviate alla prostituzione. Ed è proprio durante una di queste cerimonie che una delle protagoniste del romanzo uccide accidentalmente un uomo che appartiene alla classe più abbiente della città. Così, insieme alla sorella, anch’essa una ragazza della Buona Fortuna e alcune amiche, decide di fuggire, con la speranza di un futuro migliore. Proprio da qui inizia il nostro viaggio di cui parlavo precedentemente.

Aster restò in silenzio a lungo. Poi “Penso a quante ragazze come noi ci sono là fuori. Ragazze che non hanno la fortuna di avere qualcuno a vegliare su di loro. è un tale miracolo essere arrivate qui, Clem. Una possibilità su mille. è ora che tutte vengano aiutate ad avere una possibilità”.

Il romanzo mi è piaciuto. Lo stile dell’autrice è fluido e ciò permette al lettore di approcciarsi alle vicende narrate con scioltezza. È un libro che si divora grazie alla presenza di numerosi colpi di scena e alle vicende narrate che appassionano il lettore. Curatissimi sia i personaggi sia le ambientazioni che mi hanno colpita particolarmente per la loro bellezza e complessità. Per quanto riguarda i protagonisti non mi sono affezionata a nessuno di essi, ma ho apprezzato maggiormente la complessità della struttura socio-politico ambientale. Un romanzo molto originale, obiettivamente non mi sono finora trovata a leggere nulla di simile. Predomina il genere avventura ma al suo interno ne possiamo distinguere altri. Il lettore, tra sparatorie, fughe rocambolesche e rapine, si trova a vivere in prima persona in un film western. Unica nota dolente, a mio avviso, è stato l’ epilogo che non ha soddisfatto appieno le mie aspettative. A parte ciò, che è un aspetto puramente personale, consiglio vivamente la lettura di questo romanzo. Nelle sue pagine troverete originalità, paesaggi incantevoli e vi sarà impossibile non appassionarvi alla storia narrata.

Valentina

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