Give me five & give film (risponde Delos Veronesi)

Seconda tappa del viaggio alla scoperta della distopia cinematografica insita nei componenti della redazione di LD. Ecco i 5 film che più amano o che, in qualche modo, hanno lasciato il segno nella loro memoria. Lungometraggi, film di animazione, serie tv di genere distopico, ma non solo. Oggi, la rubrica give me five & give me film ospita l’altro boss della nostra combriccola: Delos Veronesi. Scopriamo insieme la Delos list (in modalità classifica, tipo top five).

5° posto: NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO. “Forse una delle più belle favole del maestro Miyazaki. Una storia di coraggio e di emancipazione in un futuro sconvolto dalla guerra e dall’inquinamento. Nausica della Valle del Vento ci trasporta in un futuro a pezzi, un tempo in cui la sconsideratezza umana ha devastato il territorio e l’ignoranza spinge gli esseri umani a farsi la guerra invece di collaborare per preservare quello che hanno” (Delos V.)
4° posto: READY PLAYER ONE. “Interessante, soprattutto per le nuove generazioni. Un film che mostra ai nativi digitali il rischio di farsi trascinare dentro una vita fittizia, un mondo elettronico che rischia di rapirne gli abitanti per allontanarli dalla realtà da cui vogliono fuggire. Ready Player One è un monito a non perdere mai il contatto con il mondo materiale, nulla potrà mai sostituire il calore di una carezza o il profumo della persona amata.” (Delos V.)
3° posto: AKIRA. “Futuro post apocalittico, bande di teppisti e esperimenti genetici sfuggiti al controllo dei loro creatori. Akira è uno dei grandi pilastri della distopia, un cyberpunk che oscilla tra violenza e ricerca interiore. Kaneda e Tetsuo sono le due facce della stessa medaglia, due ragazzi che vengono trascinati oltre l’orrore che hanno ereditato dai loro padri, protagonisti e antagonisti di una storia che ha cambiato per sempre le regole del genere“. (Delos V.)
2° posto: V per Vendetta. “È un’opera che rivede in chiave moderna i grandi classici della distopia totalitaria. Forte di una narrazione sofisticata, a tratti anche eccessiva, esplora il grande terrore delle dittature totalitarie attraverso un antieroe dal sapore romantico. Un uomo senza nome, perennemente mascherato, che riesce a dare un unico volto a un popolo oppresso“. (Delos V.)
1° posto: Blade Runner. “Ritengo che sia una delle migliori rappresentazioni della distopia. Attraverso una storia “umana” viene mostrata una realtà alienante, un futuro decadente che emerge dallo sfondo per diventare predominante nell’immaginario dello spettatore. La presenza invasiva delle pubblicità, la coltre di smog che avvolge la città, la disumanizzazione e la quasi totale mancanza di rapporti umani sono elementi tangibili in una storia che non si sofferma a mostrarli. Emergono spontanei e si imprimono nella retina come ombre indelebili.” (Delos V.)

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