Recensione: “Invincible”.

TRAMA :

Mark Grayson è un normale adolescente, tranne per il fatto che suo padre Nolan è il supereroe più potente del pianeta. Poco dopo il suo diciassettesimo compleanno, Mark inizia a sviluppare dei poteri propri.

RECENSIONE :

Eccomi finalmente a parlarvi del nuova e controversa serie Amazon. Ho atteso il finale di stagione prima di mettermi alla tastiera e nel frattempo mi sono divertito moltissimo a leggere i commenti di chi urlava alla copia e accusava “Invincible” di essere una brutta versione di “The Boys”.

Partiamo dalle basi. “Invincible” è una serie tratta dall’omonimo fumetto del 2003. Ebbene sì, quello che per molti è una novità, per noi vecchi nerd è già storia. Edito dalla Image “Invincible” fa la sua prima apparizione su Savage Dragon (un altro capolavoro che meriterebbe una serie) nel 2002, per poi avere una sua vita editoriale autonoma l’anno seguente.

La serie è una adattamento abbastanza scarno delle vicende di Mark Grayson, un ragazzo di diciassette anni figlio del più potente supereroe della Terra: Omni-Man. L’ennesimo riadattamento dell’archetipo nato con Superman, un alieno dai poteri smisurati che per una lunga serie di ragioni si trovava vivere sul nostro pianeta in incognito. Fin qui nulla di nuovo, gusto? In teoria avreste ragione, se non fosse per la poca gentilezza con cui vengono affrontati i cattivi e per la totale mancanza di compassione che i “buoni” hanno nei confronti di chi sbaglia.

Tutto qui? Allora “The Boys” è meglio! Forse, ma solo in parte. Nonostante l’incipit sia simile e il dubbio che creature dotate di poteri smisurati possano sfuggire al controllo, “Invincible” ha il pregio di portare la crudezza della realtà in ambito adolescenziale. “Invincible” ci riporta alla Silver Age, il periodo creativo in cui molti adolescenti diventavano involontariamente eroi, ci ricorda che nessuno è perfetto e che i superpoteri non rendono migliori.

Non esiste una linea di demarcazione tra buoni e cattivi, non c’è il politicamente corretto e nemmeno un fattore misterioso che porta l’eroe a salvare sempre la situazione. Mark e i suoi compagni sbagliano, tanto e spesso. Ogni errore costa vite umane, sofferenze e indicibili problemi nel vano tentativo di imparare dai propri sbagli. Nessuno è perfetto, non c’è una coscienza suprema che d’improvviso si palesa dimostrando di sapere tutto, non a caso il grande segreto del padre di Mark (Omni-Man) verrà rivelato al mondo nella maniera peggiore e più brutale possibile.

Come sempre non voglio rivelarvi nulla e devo autocensurarmi per non approfondire molti aspetti che il fumetto e la serie tv portano alla luce. Pensandoci bene una cosa posso dirvela. A differenza dei suoi colleghi supereroi la serie “Invincible” non è infinita e non si conclude solo per scelte editoriale. E’ nata per avere un arco narrativo ben definito, è una sorta di libro per immagini che segue un’unica linea narrativa a cui si agganciano tutte le sottotrame.

“Invincible” è una storia umana fatta di tradimenti e di dure lezioni di vita. Credo sia un bel prodotto e credo anche che varrà la pena di vederlo tutto.

a presto.

Delos

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