Recensione: “Territori Oscuri” di A.Glynn.

TRAMA :

Immagina una droga che faccia funzionare il tuo cervello al massimo, che sfrutti tutte le tue potenzialità creative ed esalti il bagaglio di conoscenze di un’intera vita. Immagina una droga che ti permetta di elaborare le informazioni così rapidamente da poter leggere un libro in poche ore e ricordarne ogni parola, o imparare una lingua straniera in una sola sera. Una droga che ti permetta di interpretare gli schemi dei mercati finanziari, ti renda tanto affascinante da sedurre senza sforzo una sala piena di sconosciuti, e ti aiuti a trovare il lavoro dei sogni. Eddie Spinola è sotto il suo effetto. Si chiama MDT-48, e gli sta cambiando la vita, aiutandolo a diventare l’uomo che avrebbe sempre voluto essere. Nel momento in cui Eddie sta raggiungendo il successo economico e personale, comincia a cedere: mal di testa lancinanti, amnesie, improvvise crisi di violenza. Ma ormai è troppo tardi per tornare indietro. Eddie è assuefatto e le scorte di MDT, in apparenza illimitate, si stanno esaurendo. Il ragazzo si mette sul le tracce di altri fruitori, scoprendo le pericolose origini del la nuova sostanza e i misteri nascosti dietro la morte del suo spacciatore. Ciò che all’inizio sembrava un sogno è diventato il suo peggior incubo.

RECENSIONE :

Territori Oscuri, di Alan Glynn, è il romanzo da cui è stato tratto il film Limitless.

Il romanzo ci porta in una realtà comune, del tutto identica alla nostra, e scava in un terreno simile a quello di Fiori per Algernon. L’intelligenza, la capacità ci comprendere e imparare tutto, non sempre dona la felicità.

Eddie Spinola lo scoprirà a sue spese grazie alla misteriosa droga MTD-48, un composto in grado di svorastimolare il cervello oltre i suoi normali limiti. Soldi, potere, affermazione personale spingono il protagonista a fare un uso eccessivo della droga, fino a diventarne completamente assuefatto. L’idea di perdere le sue capacità, e con esse tutto quello che ha conquistato lo sconvolge, lo spinge ad addentrarsi nel sottomondo criminale in cerca di una soluzione.

“Territori Oscuri” è un romanzo breve, ricco di dettagli e di escursioni mentali del protagonista, che si concentra più su un tentativo di creare un thriller che sulla trama. Nonostante il plot sia ottimo, come per altri romanzi che si basano su un’idea similare, lo svolgimento della storia mi ha lasciato parecchi dubbi. Ho avuto l’impressione che l’autore abbia forzato alcune scelte dimenticandosi che il suo protagonista ha un’intelligenza infinita.

Perché ficcarlo nei guai con la mafia russa se potrebbe farsi da solo in casa MTD-48? In fondo ha tutte le capacità per farlo.

Perché torturarlo con effetti collaterali devastanti? Una cura o una formula migliorata è alla portata di un cervello senza eguali.

Cose troppo difficili?

Allora chiediamoci perché non sa mai come gestire l’MTD o perché non si è mai chiesto da dove arriva e come mai gli è capitato in mano. Spinola sembra concentrarsi unicamente sul mercato azionario, sul modo per generare profitto, senza usare realmente la sua super intelligenza.

Ovviamente, queste sue scelte inspiegabili lo porteranno a vivere alcune situazioni, che danno vita a una grossa fetta della trama. Momenti di ricerca e di scoperta che danno la romanzo un taglio thriller che lo allontana molto dalle premesse iniziali.

In conclusione posso dire che “Territori Oscuri” non è un brutto romanzo, se non si tiene conto di avere a che fare con un’intelligenza suprema. Breve e abbastanza veloce riesce a creare aspettativa nel lettore.

A presto.

Delos

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