DIETRO L’ANGOLO: “La farfalla d’Ombra” e “Linfa di farfalla” di Y. Ou Ametisha

Prima di parlarvi di uno dei miei dittici preferiti, vi lascio cover e trama dei due splendidi volumi scritti dalla nostra Yali Ou Ametistha, editi da I.D.E.A. Immagina Di Essere Altro.

TRAMA:

Attraverso le parole di Yalihta entriamo nel suo mondo di ribellione, rivoluzioni, viaggi interiori, farfalle, personaggi stravaganti e misteriosi. Nel corso di questa storia, la sua vita percorrerà strade impensabili, fino a giungere a un bivio: lì, cambierà completamente la prospettiva del suo racconto. “Chi mi conosce sorride per il mio modo bizzarro di esprimermi, e vi chiedo pazienza, perdonate il mio idioma poiché esso è l’insieme delle lune che sono sorte sulla mia pelle, dei passi che ho messo uno in fila all’altro, delle lingue che ho appreso e parlato, dei luoghi che ho visitato e delle anime che ho preso. Non sono una scrittrice, quindi, è senza maestria che vi racconterò la mia storia.”

TRAMA:

Yalihta si risveglia in una grotta vicino al mare. Sarà il suo punto di partenza per ritrovare se stessa, attraverso un viaggio senza ritorno, nel passato. Vecchi e nuovi incontri saranno i compagni di un altro viaggio, quello della sua vera trasformazione nell’affrontare la crudeltà della sua nuova esistenza.

RECENSIONE:

Non solo per chi ama la figura del vampiro!

Eccomi qui a presentarvi due romanzi (la cui lettura del primo mi ha letteralmente cambiato la vita) che amo profondamente tanto quanto amo l’autrice: perfezionista, deliziosamente gotica e tuttofare.

Il dittico di Yali parla di vampiri… ma non di quelli che brillano al sole, piuttosto di quei dannatissimi succhiasangue che dall’alto della loro immortalità guardano l’umanità con sufficienza. E Yalihta, la protagonista, si trova a vivere la sua trasformazione (non è uno spoiler, lei ci avvisa subito che tipo di storia ci sta per raccontare) e tutto ciò che ne consegue, in un mondo che le è nemico già solo per il fatto di essere donna. E sono proprio la sua essenza, la sua forza e debolezza insieme e il suo istinto di sopravvivenza a respingere o attrarre dei personaggi memorabili (uno in particolare mi ha stregato il cuore).

Ma vediamo dove si muovono questi personaggi!
L’ambientazione non è definita, se non per degli elementi che richiamano l’epoca vittoriana. Troviamo molti luoghi all’aperto, ma anche antiche dimore o locande che odorano di Rum; giardini, grotte, vicoli, il tutto condito da un’atmosfera dark che ha il sapore di gulasch ungherese, tanto per usare un esempio culinario. Sì, perché questi due romanzi hanno richiamato alla mia memoria due classici intramontabili: “Dracula” di Bram Stoker e “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen.

Una delle caratteristiche originali del dittico è la musicalità del testo: dietro ogni parola sembra esserci uno studio atto a rendere il testo musicale e non penso sia un caso il fatto che ogni capitolo sia accompagnato da una canzone. Trovate la playlist su Spotify e anche qui, si denota una grande cura per i dettagli. Per quanto possa sembrare un lessico ricercato, io penso sia uno stile di scrittura perfetto per questo tipo di romanzi e credo anche che sia un esempio di quanto potenziale ci sia dietro la lingua italiana.

Potrei dire altre mille cose, ma concluderò parlando della forma. Al di là delle bellissime cover, l’interno è impreziosito da arabeschi e dettagli grafici (adoro!).

“Avevo così tanti motivi per coltivare il mio orticello del rancore verso quel vampiro, che spesso mi accorgevo di tessere tele fitte di insulti a suo indirizzo, con cui addobbavo il mio malanimo.”

“Linfa di farfalla”

Consigliatissimi!

Alla prossima,

la vostra Tania Dejoannon

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