Metro 2033 – Dmitry Glukhovsky

Dmitry Glukhovsky - Metro 2033

TRAMA:
L’anno è il 2033. Il mondo è ridotto ad un cumulo di macerie. L’umanità è vicina all’estinzione. Le città mezze distrutte sono diventate inagibili a causa delle radiazioni. Al di fuori dei loro confini, si dice, solo deserti e foreste bruciate. I sopravvissuti ancora narrano la passata grandezza dell’umanità. Ma gli ultimi barlumi della civiltà fanno già parte di una memoria lontana, a cavallo tra realtà e mito. Più di vent’anni sono passati dall’ultimo decollo di un aeroplano. I binari ferroviari, abbandonati, portano verso il nulla. L’etere è spento e laddove prima suonavano le frequenze delle maggiori radio mondiali, da Tokyo a New York fino a Buenos Aires, ora regna solo il silenzio.

L’uomo è stato sostituito da altre forme di vita, mutate dalle radiazioni e più idonee a vivere nella nuova arida terra. Il tempo dell’uomo è finito.
Poche migliaia di esseri umani sopravvivono ignorando il destino degli altri. Vivono nella Metropolitana di Mosca, la più grande del mondo. E’ l’ultimo rifugio dell’umanità. Le stazioni sono diventate dei piccoli stati, la gente riunita sotto idee, religioni, filtri dell’acqua o semplicemente per difendersi. E’ un mondo senza domani, senza spazio per sogni, piani e speranze. I sentimenti hanno lasciato spazio all’istinto di sopravvivenza, ad ogni costo. VDNKh è la stazione più a nord, una volta la più bella e più grande. Oggi la più sicura. Ma oggi una nuova minaccia si affaccia all’orizzonte. Artyom, un giovane abitante di VDNKh, è il prescelto per addentrarsi nel cuore della Metro, fino alla leggendaria Polis, per avvisare tutti dell’imminente pericolo e ottenere aiuto. E’ lui ad avere le chiavi del futuro nelle sue mani, dell’intera Metro e probabilmente dell’intera umanità.
Metro 2033 prima di essere videogioco, è un fenomeno librario unico nel suo genere.
La metropolitana di Mosca è una delle metropolitane più grandi e suggestive del mondo. Ha ispirato molte menti nell’ultimo secolo e non ultimo, proprio il giovane Glukhovski. Classe 1979, si dice che abbia immaginato il romanzo già a 12 anni, dovendo attraversare ogni giorno per l’intera larghezza la metro di Mosca.
A ogni stazione una storia, un personaggio, un’idea. Maturato un po’, ma non troppo, nel 2002, alla giovane di età di 23 anni, Dmitry Glukhovski scrive Metro 2033 a puntate sul suo sito internet, prima di darlo ad un editore tradizionale che ha venduto mezzo milione di copie in pochissimo tempo.
SERIE CONCLUSA.
COMPOSTA DA TRE VOLUMI.

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