Recensione: The Last Girl #2 di Joe Hart

Buongiorno Distopic People!

Questa notte ho terminato la lettura del secondo volume della trilogia (mi pare di capire) The Last Girl di Joe Hart.

Che dire?

Vi lascio leggere prima di tutto la trama 😉

In un mondo in cui sono rimaste meno di 1000 donne, Zoey è una delle ultime speranze per l’umanità. È fuggita dalla prigione in cui è stata cresciuta e le hanno dato la caccia fino a ridurla quasi in punto di morte, ma è riuscita a sopravvivere, a riemergere ancora più forte di prima. Ora è giunto il momento di scoprire la verità sulle sue origini: chi è davvero Zoey? Chi sono i suoi genitori? Ma un nuovo nemico è alle porte, insidioso e terribile: la cosiddetta Fiera delle Fate, un macabro spettacolo che vede uomini combattere per vincere una delle rare donne rimaste, che vengono messe in palio e ridotte a nient’altro che schiave da una coppia di sadici senza scrupoli. Quando anche Chelsea viene catturata dagli uomini della Fiera, Zoey deve fare di tutto per liberarla. Sarà a questo punto che incontrerà Wen, una donna forte e determinata quanto lei, una donna che ha perso tutto e che nasconde un importante segreto. Il viaggio di Zoey tra i meandri più oscuri della psiche umana la condurrà sempre più vicino a varcare il limite che separa il bene dal male, e il costo finale della sua sete di giustizia potrebbe essere la sua stessa umanità.

Aspettavo con impazienza l’uscita di questo secondo volume.

Sì perché la realtà creata da Joe Hart provoca dipendenza.

Quando leggo un romanzo Distopico ci sono delle cose che mi aspetto di trovare assolutamente.

Primo: un’idea! E per idea intendo quel piccolo granello di genialità che sta alla base di tutto. Le fondamenta della storia. Insomma, se c’è un’idea geniale di fondo… caro autore hai già la mia stima.

Secondo: l’ambientazione. I luoghi toccati dalla trama devono essere particolari, unici.

Terzo: i personaggi. Devono prendere vita!!!

Quarto: emozioni a go-go!

Insomma, per conquistarmi un romanzo distopico deve afferrarmi il cuore, i polmoni, le viscere, tutto!

In questa serie gli elementi che cerco in una buona lettura ci sono e si fanno sentire.

Leggendo la storia di Zoey affonderete con lei nel suo dolore e brucerete di rabbia fino a quando lacrime di gioia non spegneranno il fuoco che arderà nel vostro cuore dalla prima all’ultima pagina.

The Last Girl 2 - Recensione.jpg

Verrete conquistati dai personaggi, dai loro pensieri, dalle loro speranze.

Una Distopia quella di Joe Hart che non ha nulla a che vedere con l’impossibile, così come non ha nulla di surreale la malvagità, la follia, la crudeltà di cui l’uomo è capace.

Come ogni romanzo Distopico che si rispetti, anche The Last Girl porta con sé un messaggio importante.

Il confine fra il bene e il male siamo noi. Perciò è quello che abbiamo dentro a fare la differenza.

Estratto

Come sempre non mi addentro oltre per evitare di rovinarvi questa lettura ricca di colpi di scena.
Lasciatevi conquistare da questa serie, non ve ne pentirete!
Tutte le info sulla serie le trovate qui!
Alla prossima!

2 Replies to “Recensione: The Last Girl #2 di Joe Hart”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *