Recensione: "Amari spicchi d'arancia" di Federica Amadori

Buongiorno carissimi amici Lettori.

Oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho letteralmente divorato in una manciata di ore!

Si tratta del romanzo, non prettamente distopico, “Amari spicchi d’arancia” di Federica Amadori.

TRAMA:

Il romanzo narra la storia di una donna, scelta in fasce per fare da cavia in un esperimento pseudoscientifico consistente nel sottoporla, nel corso della sua vita a violenze, frustrazioni e soprusi da parte di un misterioso servizio segreto deviato. Una volta presa coscienza che la sua vita travagliata non è frutto di semplice sfortuna, la protagonista cerca di reagire e di vivere normalmente a dispetto dei suoi aguzzini, della cui esistenza e operato chiunque altro è all’oscuro. La sua vita riesce così a comprendere una storia d’amore, di crescita personale, di ribellione e infine il riscatto dal sistema degenere di cui è stata vittima, in questo aiutata da persone con cui raggiunge forte empatia e confidenza, che la sostengono nel raccogliere le prove necessarie a scardinarlo. Nel contempo, diventata madre, dovrà proteggere a caro prezzo la vita del figlio, dal quale dovrà anche staccarsi proprio per garantirgli un futuro libero dai suoi persecutori. Sullo sfondo della narrazione, la storia del Paese a partire dagli ’20 fino agli ultimi decenni del secolo scorso.

RECENSIONE:

Come avrete già intuito dall’introduzione di questa recensione, il libro mi ha totalmente conquistato.

Fin dalle prime righe sono stata risucchiata dalla storia. Una storia dura, intensa, che non vi lascerà indifferenti.

Lo stile dell’autrice è unico, ha una cifra tutta sua difficile da descrivere. Leggere questo romanzo è stato come sedere a sorseggiare un caffè con una persona sconosciuta, decisa a raccontare la sua storia nei minimi particolari, ma senza essere prolissa, logorroica o noiosa, bensì con un tale patos che alla fine… sono stata pervasa dalla sensazione di conoscerla da sempre.

Una storia incredibile, intrisa di emozioni contrastanti. La dimostrazione di quanto l’uomo possa essere, nella sua idiozia, la causa del male che condurrà la nostra specie verso l’autodistruzione.

Perché sappiate che questa triste e violenta storia, seppur ambientata in luoghi diversi e con protagoniste persone differenti, nasce dal racconto che una donna originaria dell’Europa dell’est, reale quanto me e voi, ha fatto all’autrice.

Quando finisci di leggere un romanzo che ti entra dritto nel cuore, vorresti avere l’autrice a portata di mano per stringerla in una morsa di emozioni, come le sue parole hanno fatto con te.

Quindi non mi resta che complimentarmi con Federica e tutti coloro che hanno contribuito a far risplendere questo capolavoro. Un’opera che vi consiglio assolutamente di leggere!

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