Recensione Fumetto: “La notte dello scrittore” di Marco Rincione e Elia Cavatton.

TRAMA

Skià è una parola greca. Significa «ombra». Pindaro (Pitica VIII, v. 95) la usa per descrivere l’insignificante fragilità dell’uomo, che dell’ombra è solo un sogno. Quest’ombra che cambia, sfugge e si dissolve è l’idea che anima le storie di Skià: un’esplorazione incompleta di vite quasi senza identità, sorprese nel frammento narrato della loro esistenza.

RECENSIONE

La prima cosa mi ha colpito di quest’opera è il forte impatto grafico. Ancora prima di leggerla la potenza delle immagini mi ha colpito profondamente, ogni trama di bianco e nero mi ha trasmesso un senso di intimità combattuta e di lotta interiore.

La notte dello scrittore è un graphic novel edita da Shockdom molto intima, che scava nel complesso mondo dei desideri e delle ambizioni umane.

Jimmy è uno scrittore, un uomo che insegue un sogno in cui ha riversato ogni sua aspettativa di felicità. Sa di avere la possibilità di scrivere il più grande romanzo della sua vita, l’opera che segnerà il suo destino, anche a dispetto degli ostacoli che sua madre continua a mettergli davanti.

Ha combattuto per riuscire a scrivere e finalmente arriva il momento in cui realizza che può concludere il suo manoscritto, può dare forma al suo sogno ma per farlo deve liberarsi della vecchia madre disabile. L’unico modo per riuscirci è ucciderla, nonostante tutto non è una scelta facile e quando finalmente trova il coraggio di farlo il destino lo mette davanti a un nuovo ostacolo: rimane chiuso fuori casa in una notte buia e angosciante.

Gli occhi della periferia si fanno largo tra l’ansia e la disperazione per scavare nel cuore del protagonista. Marco Rincione tratteggia una discesa nell’animo umano dolorosa e conflittuale, scava tra i gironi infernali del cuore per raccontare il tormento dei sogni irrealizzati.

L’opera, fortemente empatica per tutti coloro che inseguono le strade del desiderio, è arricchita dalle matite di Elia Cavatton. Forti, precise e al contempo irregolari trasmettono alla perfezione il senso di profondo conflitto che emerge dall’opera.

La notte dello scrittore è una storia che colpisce e che forse avrebbe meritato qualche tavola in più. Non è un fumetto d’intrattenimento, la narrazione è lenta e solo la mancanza di molti baloon al rendono “veloce”. Non va letta sotto l’ombrellone, bisogna mettersi comodi e ritagliarsi un attimo di tranquillità per farsi condurre nel complicato mondo della follia.

Spero che possa piacervi.

A presto.

Delos

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