Recensione: “La Carne” di Cristò.

Trama:

Nel mondo come era quando avevo otto anni tutti morivano, chi prima e chi dopo. Adesso nessuno è sicuro neanche di questo.

Settantadue anni fa tutto si è fermato: non c’è più niente di nuovo da assaggiare, niente da provare, si producono gli stessi modelli di elettrodomestici e la televisione trasmette gli stessi programmi.

Sono sempre di più quelli che escono di casa e si dispongono ordinatamente in fila davanti ai depositi della carne. Nel mondo come è adesso un ottantenne ricorda il mondo come era, pensa a una storia che ha per protagonista un medico e osserva le vite dei suoi sosia.

Recensione:

Ciao a tutti amici di leggere distopico. Avete presente tutti quei libri, film o serie TV, che parlano di zombie?
Ecco! Prendeteli e metteteli da parte perché questa è tutta un’altra storia. Gli zombie sono presenti ma il loro scopo è quello di raccontarne altre di storie.

Partiamo da quella del personaggio principale: un ottantenne con i suoi vizi, le sue manie, i suoi hobbies, la sua sfacciataggine e la sua vergogna, la mania di ripetere le cose e i suoi acciacchi tipici della sua età. Il suo mondo si è fermato a un certo punto della sua vita, quando era ancora un bambino, e lui, diversi decenni dopo, cerca ancora di capire come e perchè. Ha una vicenda in mente e ce la racconta in contemporanea alla sua, la storia di Tancredi.

Ho passato buona parte della mia lettura a chiedermi: dove vuole andare a parare l’autore con questo libro? Eppure, nonostante questo, ne sono rimasto ipnotizzato. Non ha nulla delle sicurezze che può darti un romanzo distopico/horror ma questo è anche il suo punto di forza. Perchè la caratterizzazione dei personaggi è veramente fatta a regola d’arte, ognuno è credibile e in tutti possiamo ritrovare persone che realmente conosciamo e magari anche un po’ di noi stessi.

Lo stesso dicasi per lo scenario generale che rafforza ancora di più la caratterizzazione dei personaggi, principali e secondari. Alcuni diventano zombie e altri no, nessuno sa il perché, nessuno sa quando, nessuno sa come. E quando intorno a te tutto il mondo è cambiato completamente, per forza ti ritrovi a porti delle domande. Perché lui sì e io no? Perché proprio lui? Non voglio finire così. Toccherà anche a me? Ma se ci fermiamo a riflettere, zombie o no, non sono le stesse domande che tutti noi ci poniamo in alcuni periodi della nostra vita?

Sergio Sulis

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