Recensione film – “Little Joe”: l’inquietante ricerca della felicità.

TRAMA:

Alice è una biologa fitogenetista e lavora per la Planthouse, una società in cui si sviluppano nuove specie vegetali. La donna riesce a creare una pianta, il cui fiore, di colore rosso vermiglio, possiede una particolarità apparentemente terapeutica: collocata in un ambiente confortevole, accudita quotidianamente e parlandole regolarmente, la pianta ha il potere di rendere felice il suo proprietario. Ma la felicità, come recita il titolo di un film italiano di qualche anno fa, “è un sistema complesso” e spesso risponde alla nostre richieste in maniera anomala e pericolosa.

RECENSIONE:

Forse in un mondo come il nostro, in cui i sentimenti per lo più vengono dissimulati, indurre la felicità attraverso gli effluvi odorosi di un fiore, potrebbe essere un’operazione non impossibile. Il problema vero è che non è dato sapere cosa significhi essere felici per ogni singolo essere umano e, se non si parte dal particolare, la riduzione della complessità alla monodimensionalità, può generare mostri.

Ma Alice ha le sue carenze affettive (soprattutto verso il figlio) a cui far fronte, e la sua invenzione floreale può darle una mano; forse, per questo, sottovaluta i risvolti inquietanti insiti nel suo fiore rosso. La tavolozza dei colori scelti da una magnifica regia ci immergono in un mondo che, al contrario di quanto ci si potesse aspettare, sta diventando asettico come le tenui tonalità di pastello imposte dalla messa in scena.

Superba prova anche della protagonista: il suo modo di fare racconta di un rapporto di distacco da tutto. Dalla famiglia, dal figlio, da un probabile amore. Magari l’unico vero errore genetico della nuova creatura vegetale è quello essere dotata di una visione della felicità ritagliata perfettamente sulla personalità della sua inventrice. “Little Joe” è un film riuscito e ben equilibrato. Si muove fra vari registri narrativi supportato da una azzeccata colonna sonora. Forse non è da inserire fra i distopici puri, ma la sensazione straniante e angosciante di cui è pervasa la pellicola la collocano molto vicino al genere.

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Credits:

Anno: 2019; durata: 105 minuti; paesi di produzione: Austria, Germania, Regno Unito; regia e sceneggiatura: Jessica Hausner; Cast: Emily Beecham, Ben Whishaw, Kerry Fox, Kit Connor.

Alla prossima!!!

Riccardo Muzi

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