Fantascienza Primo Contatto Alieno: consigli di lettura

In ambito Fantascienza il Primo Contatto Alieno è una tematica affrontata in tante declinazioni diverse, come del resto vastissime sono le possibilità che l’incontro con una vita fuori dal nostro pianeta offre allo sviluppo di una storia.

La presenza di alieni è una componente di molte delle più conosciute storie di fantascienza (letterarie e cinematografiche). Si passa dalle mille specie diverse di Star Trek e Stars War, fino agli incontri più ravvicinati di “E.T.” o “Arrival“. In mezzo tutta una serie di variazioni che ci hanno raccontato come potrebbe essere la vita su altri pianeti e, soprattutto, come potrebbero arrivare a interagire con noi (o viceversa).

Uno spettro di colori (letteralmente) così vasto e ampio che in effetti praticamente tutto diventa possibile cambiando la fisionomia degli alieni, la loro provenienza, il grado di sviluppo tecnologico (o sociale), le loro stesse intenzioni. Un tema quindi estremamente affascinante perchè quasi sempre ci mette a confronto non solo con intelligenze totalmente differenti dalla nostra, ma anche con i vari modi in cui l’essere umano si trova ad approcciarsi a questo incontro che, in un modo o nell’altro, è destinato a rivoluzionare la sua storia.

Tanti sono stati i romanzi di fantascienza che hanno raccontato il momento di un primo contatto alieno (da “Contact” di Carl Sagan a “Incontro con Rama” di Clarke solo per citarne un paio), ma come sempre nei nostri consigli di lettura ci limiteremo a titoli usciti negli ultimi anni, senza per questo dimenticare i tanti classici che pure sono stati (e sono ancora) tra i capisaldi del genere.

Fantascienza Primo Contatto Alieno: consigli di lettura (stranieri)

PASSAGGIO CON MANO INVISIBILE di M.T. Anderson (Rizzoli) 

fantascienza primo contatto

L’approccio di Anderson all’argomento primo contatto con il suo “Passaggio con mano invisibile” è davvero molto particolare. Intanto perchè gli alieni invasori, i “Vuuv”, non si presentano come guerrieri violenti ma quasi come salvatori. Ai terrestri non portano laser e raggi gamma, nè pericoli imminenti di conquista. Anzi. Si prestano subito per fornire loro assistenza, prodotti meravigliosi capaci di curare ogni malattia, fonti energetiche inesauribili, strumenti e tecnologie avveniristiche capaci di risolvere ogni problema.

Sembra insomma un incontro capace di dare uno sviluppo estremamente positivo per gli esseri umani. Eppure, pian piano qualcosa non funziona come dovrebbe. Perchè tutte queste nuove tecnologie e oggetti sono controllati dagli stessi “Vuuv” e stanno mettendo la Terra in ginocchio dal punto di vista economico, bruciando posti di lavoro e stravolgendo il tessuto sociale. Qua viene fuori uno spunto un po’ surreale della vicenda, visto che una delle passioni degli alieni è quella del passato dei terrestri, in particolare la vita negli anni cinquanta. Una passione che ha portato addirittura ad aprire un canale pay-per-view tematico e molti giovani a inventarsi nuovi lavori impersonando scene e vissuto di quel tempo da trasmettere sul canale a pagamento.

E proprio uno di questi ragazzi, Adam, si troverà al centro della storia e dovrà fare i conti con le esigenze sempre più marcate dei Vuuv. Una storia ovviamente oltre le righe, che però pone l’accento su tematiche piuttosto interessanti e con risvolti probabilmente molto meno “ironici” di quanto si possa pensare.

REJOICE di Steven Erikson (Armenia)

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Rejoice è un approccio decisamente particolare all’argomento primo contatto alieno. Intanto perchè di fatto l’entità che si avvicina al genere umano è una intelligenza artificiale, creata però da una triade di specie aliene e denominata ADAM.  La sua missione è fermare la più grande epidemia che la Terra abbia mai vissuto: quella dell’uomo. Tra continue guerre e minacce all’ecosistema stesso del nostro pianeta, il limite era ormai prossimo.

Ecco allora che ADAM si prende carico di modificare il comportamento stesso degli uomini, agendo sull’elettromagnetismo terrestre. La violenza viene quindi quasi totalmente eliminata e molte zone del pianeta vengono rese off limit per permettere agli animali e alla natura di riprendere il sopravvento.

Il libro ci porta così a spasso nelle varie zone raccontandoci le storie di alcuni personaggi e di come questa trasformazione viene vissuta, visto che se da una parte la AI ha sicuramente reso l’essere umano “migliore”, dall’altra ha anche minato profondamente la base dei sistemi economici e sociali rendendo necessari adeguamenti non certo facili. Riusciranno gli esseri umani ad approfittare di questa occasione? E soprattutto, ci sarà concessa un’altra possibilità dopo i tanti errori?

I FIGLI DEL TEMPO di Adrian Tchaikovsky  (Fanucci)

Un altro aspetto del possibile “primo contatto” è quello riferito al tipo di vita che andremo a incontrare. Se in molte storie di fantascienza facciamo riferimento a una sorta di “umanoidi” che, per quanto diversi possano essere, hanno comunque avuto evidentemente un’evoluzione poi non troppo lontana da ciò che siamo abituati a immaginare, ci sono altri casi in cui invece l’alieno è qualcosa con cui risulta molto difficile anche solo comunicare.

Adrian Tchaikovsky in questo caso fa qualcosa di ancora più particolare: ci racconta passo passo l’intera evoluzione di una specie che conosciamo nella sua origine (gli aracnidi), trasformandola però in un qualcosa di senziente e sempre più complessa nella struttura mentale e sociale. Vediamo così lo sviluppo del loro linguaggio comunicativo, la loro tecnologia e soprattutto le loro lotte culturali e sociali.

Ci accompagna in questa storia evolutiva fino al contatto vero e proprio con gli esseri umani, potendo così comprendere come non mai il punto di vista di entrambe le specie.  Già disponibile poi, anche il seguito di questa storia: “I figli della Caduta”.

LAGUNA di Nnedi Okorafor (Zona42)

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Quando parliamo di primo contatto, capita spesso che la storia prenda poi la piega della classica invasione aliena (o viceversa). In questo “Laguna” però, sarebbe davvero riduttivo parlare soltanto di questo. Intanto perchè la Okorafor è penna brillante e non certo banale, capace di dare una struttura molto particolare alla storia, che si apre piano piano ai nostri occhi dopo aver conosciuto i vari punti di vista dei personaggi in gioco.

Ma è soprattutto il continuo connubio con la “magia” e le tradizioni africane a farci sembrare l’incontro alieno come qualcosa di ancora più magico ed evocativo.

Laguna racconta la storia di un’umanità al crocevia tra tradizioni secolari, un presente incerto e un futuro denso di potenzialità. Il romanzo combina in una miscela esplosiva il più classico tema fantascientifico, l’invasione aliena, al fermento di una città tentacolare. Con una pluralità di voci narranti, Laguna unisce in uno straordinario abbraccio la tradizione magica africana alla riflessione sociale e politica della migliore fantascienza. La scrittura di Nnedi Okorafor, avvincente, emozionante e spericolata, avvolge il lettore in una rete di suggestioni che ne rivelano tutta la ricchezza.

MESSAGGI DALLO SPAZIO di Morgan Rice (Self)

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Fuori dai circuiti editoriali tradizionali, si muove ormai un mondo di autori e autrici altrettanto validi che hanno però deciso di muoversi in maniera autonoma. In questo senso, Morgan Rice è sicuramente una voce interessante che ha saputo ritagliarsi un suo spazio (anche con ottimo successo di pubblico) dopo decine di pubblicazioni in autonomia soprattutto nel mondo del fantasy, ma non disdegnando anche quello fantascientifico.

Esempio ne è questa mini serie, “Le Cronache dell’Invasione” (in quattro volumi), che comincia proprio con questo “Messaggi dallo Spazio” e che ha a che fare direttamente con un primo contatto alieno. La storia comincia proprio quando il SETI riceve un segnale chiaramente identificabile come messaggio da parte di un’altra forma di vita intelligente.

Il problema è che questo messaggio sembra impossibile da decifrare, nonostante tutti gli sforzi messi in campo. La soluzione arriva nella maniera più casuale e insperata possibile: l’unico in grado di comprenderlo infatti, è un ragazzino di 13 che soffre di una rarissima malattia celebrale. Ora però nascono altre domande: come reagirà il mondo a quel messaggio?

Gli autori italiani

ERRORE DI PROSPETTIVA di Nino Martino (Delos Digital)

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Uno dei problemi che potrebbe nascere in un primo contatto, è… accorgersi che ci sia un contatto. Per quanto si possa infatti immaginare il tipo di specie con cui avremo a che fare, le possibilità sono infinite e alcune sono completamente al di fuori persino della nostra comprensione. Così come potrebbe esserlo definire realmente che cosa sia davvero una forma di vita intelligente.

Saremmo in grado di riconoscere una forma di vita completamente diversa dalle nostre attese? E nel caso, riusciremo mai a comunicare con qualcosa di così indefinito e distante da noi?

Se lo chiede anche Nino Martino nel suo “Errore di prospettiva”, che allarga anche il discorso a un tema decisamente di attualità come il rapporto con i media e i social network. Se la missione esplorativa si dovrà occupare dei problemi scientifici riguardo al primo eventuale contatto alieno, sulla terra è proprio il grande pubblico a decidere le sorti della missione tramite le sue reazioni sui social.

ALIENI A CREMA di Lorenzo Sartori (Plesio Editore)

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L’incontro tra esseri umani e una specie aliena, di qualunque tipo essa sia, lo si immagina sempre come qualcosa di epico ed eclatante che non può certo avvenire in una piccola cittadina di periferia. E invece è proprio lì che Lorenzo Sartori colloca l’arrivo di un centinaio di alieni che, per non si sa bene quale ragione, stanno per sbarcare in quel di Crema.

Tutto comincia quando Ivano Doldi, il Sindaco, viene prelevato dalla sua abitazione Varazze da agenti dei servizi segreti che lo portano niente meno che al cospetto del Presidente del Consiglio. La missione è quanto di più strano si potesse immaginare, anzi, probabilmente è oltre ogni possibile immaginazione: la sua cittadina dovrà ospitare cento esseri provenienti dal pianeta Nayra nella costellazione del Toro.

E a quanto pare, quando si sono presentati al G8 poco prima, sono stati gli stessi alieni a voler visitare proprio quella cittadina. La domanda quindi è solo una: che cosa diamine ci fanno 100 alieni a Crema?

ESSI VENNERO di Raffaele Fiorillo (Self)

Impostazione più classica in questo romanzo che Raffaele Fiorillo si è autoprodotto. Gli alieni arrivano sulla Terra con sembianze piuttosto conosciute, quelle dei grigi. E anche la loro intenzione è qualcosa che abbiamo già visto diverse volte: sono qua per invaderci.

Compito per la verità non troppo complicato visto che gli esseri umani stavano già auto-distruggendosi da soli piuttosto bene. Ora però la popolazione mondiale è letteralmente decimata e i pochi superstiti vivono solitamente rintanati sotto la superficie raccogliendo cibo e acqua dove capita.

La cosa più interessante però il luogo in cui si svolge la storia, una Napoli quasi irriconoscibile e profondamente lacerata dalle battaglie, dove l’incontro tra Giovanni (uno dei sopravvissuti) e Giulia (una delle poche a essere riuscita a fuggire dalla prigionia aliena) sarà determinante per le sorti dell’intera umanità.

CRONACHE DI TEOLOGIA ALIENA: IL DIO DI SOL-3 di Bruno Gianni (Edizioni Scudo)

Qua l’approccio del contatto alieno è reso interessante perchè affrontato anche dal punto di vista teologico. L’autore del resto è un maestro nel campo, avendo scritto a riguardo diversi saggi prima di cimentarsi con la forma del romanzo per raccontarci l’argomento.

Con le “Cronache di teologia aliena” l’autore rievoca quelle atmosfere dissacranti legate all’Illuminismo e le proietta nel nostro prossimo futuro. Una provocazione coraggiosa che offre al lettore l’ebrezza intellettuale di farsi rettile di TauCeti-4 per scrutare, da alieno, prima le imbarazzanti e tenebrose divinità di Sol-3, e poi l’allucinante mistero della vita e della morte.

Il primo contatto con gli alieni si rivelerà gravido di un drammatico trauma teologico. Il protagonista di queste cronache lo scoprirà ancor prima di partire. Una fazione oscura tenta di impedire il lancio dell’astronave Contact; mentre una donna misteriosa si oppone ai sabotatori e si offre come alleata. La soluzione dell’enigma si trova su TauCeti-4, ma non sarà una conclusione liberatoria. La religione del Dio-Pianeta che vige su quel mondo getterà ombre inquietanti sulla Terra e sulle sue divinità. Il dialogo amichevole con i Saggi cetiani si trasforma in incubo, perché gli astronauti scoprono con orrore che sulla Terra e in atto da millenni una tragica distopia. Solo il tormentato ritorno della Contact potrà offrire ai terrestri un’opportunità di giustizia e di vendetta. Un romanzo di fantascienza, ma anche una feroce critica delle credenze religiose dopo il “Micromega” di Voltaire.

Marco Fava

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