Recensione S The Reset – Il Risveglio

Bentrovati distofantareaders! Come state? Il nostro staff è stato scelto, come per altri titoli del resto, dall’autrice Donatella Tamburini, ligure come me, per recensire il primo volume della saga distopica “S-the reset” e intitolato “Il risveglio”

Complessivamente è composta da quattro volumi dopo questo, troviamo:

  • “L’inizio della fine”
  • “L’incubo continua”
  • “Il giorno della libertà”

TRAMA

Anno 2104. Il mondo non è più quello che conosciamo. In una società distorta post apocalittica, una terribile e misteriosa malattia ha sterminato gran parte della popolazione. I superstiti sono rinchiusi, in base alla gravità dei sintomi, in gironi delimitati da recinzioni olografiche dai quali è impossibile scappare, ridotti a Reietti. Un gruppo di scienziati forse può rappresentare l’unica speranza di salvezza per queste persone, ma dovrà scontrarsi con i fantasmi del passato di Nicholas, il protagonista, e con le bugie di un sistema che fonda le sue radici negli interessi e nell’egoismo umano e dietro al quale si nascondono le figure più impensabili.

RECENSIONE S The Reset – Il Risveglio

Ho iniziato la lettura di questo volume senza sapere nulla, trama a parte, di cosa avrei trovato tra le pagine che avevo tra le mani. Non conoscevo l’autrice, il suo stile ed i contenuti. Questo, per un lettore, può essere considerato sia un vantaggio che uno svantaggio. In parte perché conoscendo un autore o un’autrice, si sa già, a grandi linee che prodotto andremo a leggere.

Dall’altra parte non conoscere chi si ha di fronte, il lettore si approccia alla storia con più entusiasmo ed aspettative, oltre all’immancabile e vorace curiosità.

Per quanto riguarda il romanzo della Tamburini, a me personalmente, è accaduto proprio questo!

Priva di ogni punto di riferimento mi sono lanciata a capofitto nella storia. Ma partiamo dall’inizio, cosa parla “Il risveglio”???

Il romanzo è ambientato in un futuro distopico che, non si discosta neanche tanto, dal nostro attuale presente, nella ricca e ipertecnologica metropoli di Infinty. Questa è amministrata dal glaciale e spietato governatore Green ( che non so perché mi ha ricordato tantissimo lo Snow di Hunger Games) e da una cerchia di studiosi e specialisti che, insieme, ad altrettanti cittadini formano il gruppo de Gli Eletti.

Infinity fa parte dello Stato di Urbania suddivisa in tre aree ( Perimetri). Ogni area è controllata da guardie denominate, appunto, Perimetres.

Ma perché vige questa suddivisione?.

In una sorta di salto temporale, viene spiegato cosa è successo. Il mondo è stato infettato da un tremendo virus che intaccando il sistema nervoso lo danneggia completamente, trasformando gli ospiti in entità simili agli zombies ed altrettanto aggressivi.

Il protagonista della storia è il giovane scienziato/ricercatore Nicholas Bumper che, a causa, di una terribile amnesia dovuta a un esperimento scientifico che gli ha salvato la vita, ovviamente, non ricorda più nulla del suo passato e della sua identità e si trova catapultato in questa realtà distorta. Sarà grazie all’aiuto dei personaggi presenti nella storia che ricorderà ogni dettaglio della sua esistenza, questo in un frenetico susseguirsi di sconcertanti rivelazioni e rocamboleschi colpi di scena!.

Da un grande dolore si può rimanere schiacciato o si può risorgere

Il romanzo mi è piaciuto molto e mi ha tenuta incollata alle sue pagine dall’inizio alla fine!.

Il lettore, sin dai primi capitoli viene catturato dalla storia e dai suoi eterogenei personaggi. Lo stile dell’autrice è fluido e avvincente. Le ambientazioni sono varie e ben curate, ricche di particolari e descrizioni, tanto che il lettore si sente realmente presente nella storia. I personaggi mi sono piaciuti, sono ben inseriti nel contesto narrativo e descritti in maniera precisa sia dal punto di vista puramente fisico che quello caratteriale.

Il romanzo tratta, indubbiamente, tematiche già affrontate da altri libri ( pandemia, isolamento, il binomio tecnologia/ricerca) ma lo fa in maniera innovativa. Complessivamente ho trovato la storia di Donatella originale, ben strutturata, ricca di spunti interessanti e adrenalinici colpi di scena.

Considerando che l’editing insieme a tutta la strutturazione del romanzo (quindi cover, impaginazione ecc…) è stata curata dal marito dell’autrice, mi sento ancora più propensa a fare i complimenti ad entrambi per l’ottimo lavoro svolto.

Il romanzo, infatti, risulta stilisticamente perfetto con una copertina accattivante.

Sono rimasta veramente colpita da questa giovane autrice, mamma a tempo pieno di tre bambini, e genovese come me!.

Per concludere non mi resta che consigliarvi la lettura della saga e di proseguire io stessa nella lettura dei volumi successivi. Per diversi aspetti, la Tamburini, mi ha ricordato la bravura di diverse autrici distopiche che abbiamo avuto il privilegio di recensire!.

Passo e chiudo!.

Valentina Meana

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