Recensione: La sirena di Bellaere di M.D. Veluti

Bentrovate amiche e amici! Oggi, vi propongo una recensione di un genere diverso dal solito! Per la rubrica “Dietro l’angolo” ho il piacere di esporvi le mie considerazioni su “La sirena di Bellaere” scritto dall’autrice Maria Diletta Veluti.

Questo libro si tratta del suo primo romanzo uscito dal progetto editoriale curato dalla nostra Liliana Marchesi, Self Creation, per mezzo del quale, la nostra Lili aiuta e sostiene autori esordienti nella loro percorso editoriale, curando ogni aspetto in una sinergica collaborazione.

Come primo tentativo, devo dire che ha saputo stupirmi, intrattenendomi piacevolmente.

TRAMA

Nelle pagine ingiallite delle cronache del villaggio di Bellaere è stato riportato l’attacco subito nel 1568 per mano dei corsari barbareschi. Fra quelle righe, però, non c’è traccia di una certa Sirena.
Eppure una giovane donna dalla chioma corvina e dagli occhi cerulei venne rinvenuta sulla spiaggia e condotta a bordo della Gift, la nave del famoso quanto temuto Capitano della Marina Reale John Ward.
Chi è questa donna misteriosa?
E da dove viene?
L’incontro tra Sirena e il capitano Ward pare dettato dal destino, malgrado rabbia e diffidenza animino i loro continui scontri.
Tuttavia, ci sono emozioni capaci di andare oltre le apparenze, i conflitti e forse… persino oltre l’inspiegabile.

RECENSIONE

Innanzitutto voglio dirvi il perché io abbia deciso di leggere questo libro.

Ebbene sì…perché parla di sirene, in realtà di una sirena, che da sempre è una delle creature che popolano i racconti legati ai miti ed alle leggende che più mi attirano. Vi dico solo che da bambina ho imparato a memoria tutte le canzoni de “La Sirenetta”, il famoso film di animazione della Disney. Di conseguenza, ho manifestato, sin da subito curiosità verso questo libro.

Lo stile dell’autrice è fluido e avvince il lettore, che viene catturato ed attratto dalla storia. La narrazione avviene in prima persona dalla protagonista che ci racconta le vicende che l’hanno coinvolta.

I personaggi, nonostante, la storia sia breve, sono ben descritti sia dal punto di vista fisico che caratteriale. La scena si svolge principalmente sul veliero Gift. Diletta è molto brava nel non annoiare mai il lettore, snocciolando un po’ di particolari e tasselli alla volta così da suscitare sempre interesse e tener viva la curiosità.

La prima parte della storia, quella appunto che introduce la vicenda, presenta un ritmo più lento, ma non per questo meno ricco di avvenimenti e privo di fascino.

La seconda, invece, è semplicemente travolgente. Il lettore viene letteralmente sconvolto dall’imprevedibilità degli eventi.

L’ epilogo, inimmaginabile, è sicuramente l’aspetto che più mi ha colpita. Vale realmente la lettura del romanzo!.

L’autrice in pochi capitoli sconvolge completamente ciò che ci si potesse aspettare da questa storia!.

Sicuramente Diletta deve fare ancora tanta strada, ma personalmente, posso dire che si trovi su quella giusta!.

Buone letture e immersioni

Valentina Meana

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