Recensione: Europa Nera. Storie che confinano con la nostra

Si dice che la storia non si faccia con i “se” e con i “ma”. È sempre vero? Ecco la lettura che vi farà ricredere. Da pochi mesi è disponibile Europa Nera. Storie che confinano con la nostra, la seconda raccolta di racconti curata da Michele Borgogni e Andrea Berneschi dopo Europa Nera. Se cammini attraverso l’inferno.

Un progetto editoriale indipendente molto ben riuscito con contributi di Michele Borgogni, Andrea Berneschi, Simone Cicali, Antonio Pilato, Francesco Primitivi e una bella introduzione di Alessandro Girola.

Trama

Racconti horror, weird, ucronici, ambientati in un mondo dove lo sbarco in Normandia è fallito, il controllo nazista sulla vecchia Europa è sempre più forte e il mondo è diviso in tre blocchi: a est l’Unione Sovietica e i paesi comunisti, a ovest gli Stati Uniti e le poche democrazie liberali rimaste, al centro il dominio del Reich, con sempre più paesi pronti a unirsi sotto il simbolo della svastica.

In questo volume sono raccolti tutti i racconti della “seconda stagione” della serie, undici storie inedite che vi condurranno dai sotterranei di Milano alla profonda provincia americana, dalla Germania nazista a Bologna, dalla Toscana ai cieli ucraini…

Recensione

La storia che si può fare con i “se” ha un nome specifico: ucronia, immaginare un corso degli eventi alternativo. Se le cose non fossero andate come sono andate ma… Se la Germania non avesse perso la seconda guerra mondiale e il terzo Reich fosse rimasto al potere cosa ne sarebbe stato dell’Europa? Innanzitutto l’Italia potrebbe essersi divisa tra i luoghi in cui la Resistenza ha avuto la meglio, la Repubblica Partigiana di Toscana, e dove ha invece prevalso la Repubblica di Salò, nelle regioni del nord della Penisola. Ma una volta che le ali della fantasia sono ai piedi si può volare ancora più in alto con l’immaginazione. Azzardare mostruosi esperimenti eugenetici dei ricercatori nazisti, zombie da Zyklon B, Ghiaccio Cosmico e tanto altro.

I racconti spaziano tra i generi con storie che si attengono al piano storico e altre che toccano il weird e l’horror. Per questo nella sua introduzione Alessandro Girola parla di ucronie “impure” perché contaminate da elementi fantastici. Non mancano precedenti letterari a questa impresa. Solo per citare quelli menzionati da Girola: il ciclo dell’invasione di Harry Turtledove, Il richiamo del corno di Sarban e il classico dei classici, L’uomo nell’alto castello di Philip K. Dick. Nonostante gli illustri precessori l’esperimento letterario non perde nulla del suo fascino e apre a tantissime e inusitate possibilità, abilmente esplorate in questa raccolta.

Tra i racconti che ho amato di più vi segnalo Zyklon Z di Simone Cicali. Cosa accadrebbe se non tutti i detenuti nei campi di concentramento portati nelle docce e avvelenati dal gas fossero morti? Chi, o meglio cosa, sarebbero i sopravvissuti? E che ne farebbero i nazisti? Un’ipotesi affascinante, raccontata in prima persona da un gruppo di questi singolari superstiti.

Un altro racconto molto divertente è Brutale Amicizia di Andrea Berneschi. Una geniale storia di formazione che vede protagonisti due ragazzi: la voce narrante e l’indomito fascista Rino, pronto a tutto, anche alle sfide più assurde e ridicole, pur di diventare un vero Kamerad!

Indimenticabile anche Il derby di Francesco Primitivi, la telecronaca della partita di calcio decisiva tra la squadra di punta della Repubblica di Toscana, il Casalecchio, e i campioni del Corticella della fascista Repubblica sociale del Nord Italia. Il derby è giocato nello stadio di una Bologna divisa tra i due nuovi Stati e la posta in gioco sembra molto più alta della semplice vittoria dell’incontro… Soprattutto per i due coach avversari, Enea Cavandoli e Fabio Musotti, ex compagni di squadra e ormai divisi da una diversa scelta di campo, non tanto di gioco quanto politica.

Ogni storia è un tassello che compone e rende vivo il ritratto di questa ricca e composita Europa ucronica dopo la vittoria dei nazisti e il fallimento degli Alleati. L’ambientazione affascinante e le escursioni nel fantastico rendono questa raccolta irresistibile. Qua e là, come nei migliori worldbuilding, ci sono aspetti citati e non approfonditi di questo mondo complesso, aspetti che lasciano spazio ad altre storie e idee che forse troveremo in una prossima raccolta di Europa Nera.

Ki Ba

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