Recensione I Qui Presenti

Fabio Bartolomei è un autore romano che poco a che fare, solitamente, con il mondo del fantastico letterario. Forse anche per questo ho approcciato con estrema curiosità il suo ultimo “I Qui Presenti” edito da E/O, attirato ancora una volta dalla possibilità di leggere un nuovo punto di vista originale al genere.

La Trama del Libro

Oscar è il classico ragazzo sbandato alle prese con problemi di vita, di droghe, di alcol e di soldi. Per questo ci rimane si stucco quando un bel giorno si sveglia da una delle sue nottatacce con tutto il resto del mondo trasformato in una perfetta distesa di bianco.

Solo lui e la sua ragazza, che viene invece da una ricca famiglia borghese, sono rimasti in tutto quel bianco. Il fatto è che scoprono presto che soltanto Oscar riesce in qualche modo a far “riapparire” il vecchio mondo sotto i suoi piedi, mano a mano che esplora i dintorni.

Ma la cosa ancora più strana è che tutto quello che viene riportato alla luce, o meglio, ai colori, sembra essere rimasto fermo alla notte prima senza avere minimamente idea di quello che è successo.

In più, telefonini e televisione continuano a proporre un altro mondo che è andato avanti come se nulla fosse, compreso loro stessi che stanno come vivendo due vite diverse ma in qualche modo collegate tra loro.

Ora non resta che scoprire il perchè di questo legame e cercare un modo per tornare a casa. Sempre che sia possibile. E sempre che ne valga ancora la pena.

Recensione I Qui Presenti

recensione i qui presenti

Una delle principali abilità di questo autore, è probabilmente quella di riuscire a rendere al meglio i personaggi reali, donandogli un po’ di fantasia e alone di fantastico. In questo libro però, ha dovuto necessariamente fare l’opposto, ovvero riuscire a rendere meno fantastico il mondo immaginario in cui vivono i protagonisti.

Perché se è vero che tutto nasce da una possibilità totalmente irreale, come quella di svegliarsi in un mondo scomparso e sostituito da una distesa bianca, il nocciolo della questione è quello di confrontarsi con una nuova possibilità di vita.

Il racconto non a caso è visto dagli occhi di Oscar, fallito miseramente nella sua vita reale, ma qua riportarlo alla vita sotto una luce diversa (anche se paradossalmente, è l’unico a poter farla scomparire). Una “seconda possibilità” ripartendo da zero, anzi di più, rimediando agli errori fatti. In questo come nell’altro mondo.

C’è un coinvolgimento totale nella lettura, perché ci sentiamo tutti un po’ Oscar in quel tentativo, a volte maldestro, di provare a fare la cosa migliore. In mezzo, il confronto con le differenze di classe, con gli stereotipi che ci accompagnano, con l’obbligo di avere successo nella vita, anche a scapito di ciò che realmente siamo. E con le difficoltà dell’amore, davanti a tutto questo.

La ricerca dei valori più essenziali della nostra esistenza, da ricercare proprio là, in quel modo che sembrava scomparso e che invece, passo dopo passo, cerchiamo di plasmare al meglio. Insieme alle persone più care.

La scrittura è perfetta e ci cala bene nel contesto della storia così come nel personaggio di Oscar, che ha un linguaggio tutto suo con cui prendiamo presto confidenza e che racconta già un pezzo della sua storia.

Il finale è forse annunciato (specie per gli appassionati del genere), ma resta il coronamento di un viaggio di lettura che a mio parere è stato davvero piacevole sorpresa.

Alla prossima!

Marco

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