Recensione L’alba del destino di Donatella Tamburini

Bentrovati e bentrovate!

Oggi apriamo il bunker per presentarvi la recensione del nuovo romanzo, ovviamente distopico, della scrittrice ligure Donatella Tamburini. Se il nome non vi ricorda nulla, provo a rinfrescarvi la memoria. Donatella è, infatti, l’autrice della saga “S-The Reset” della quale abbiamo parlato ampiamente sul sito poco tempo fa.

Oggi, volevo condividere con voi le mie considerazioni su “L’alba del destino” primo spin-off ispirato ai personaggi dei romanzi precedenti che è uscito il 31 Ottobre e, che, ho avuto il privilegio di leggere in anteprima (ringrazio Donatella per avermi offerto questa opportunità).

Come di consueto, partiamo dalla trama

TRAMA DE L’ALBA DEL DESTINO

Sono le prime luci dell’alba. Alcuni spari riecheggiano nel silenzio e per Philip Rehms e i suoi ribelli questo è l’inizio della fine.

Con la morte di Nicholas tutto sembra irrimediabilmente perduto e il destino già scritto contro cui la Resistenza si era battuta strenuamente appare una realtà ormai inconfutabile.

Gli Eletti dominano ciò che resta del mondo conosciuto dalla loro roccaforte nella megalopoli di Infinity, i Reietti e tutti gli altri sventurati colpiti dalla malattia S sono condannati senza appello a una morte lenta e dolorosa e il Guercio col suo manipolo di fedelissimi è costretto a trovare rifugio nel sottosuolo, in attesa dello scontro inevitabile con le forze della capitale.

Jessie, scampata al massacro ma ridotta all’ombra di se stessa, sembra ormai fuori gioco, mentre oscure trame vengono ordite in segreto sia tra le fila dei ribelli che nei corridoi del Palazzo. Impensabili tradimenti e verità troppo a lungo tenute nascoste daranno il via a un’inarrestabile catena di eventi che a distanza di quindici anni dalla scomparsa di Nicholas porterà alla ribalta un nuovo tipo di potere, più oscuro e spaventoso di quanto chiunque avesse potuto prevedere.

Vecchi e nuovi personaggi si scontreranno per quella che sarà, forse, l’ultima terribile battaglia.

Sullo sfondo di un mondo martoriato da decenni di guerra e soprusi, disastri naturali e calamità di ogni genere, ciò che resta dell’umanità sarà chiamato ancora una volta a combattere per salvare se stessa, ma stavolta il nemico da affrontare sarà ben al di sopra di ogni più cupa aspettativa.

Dopo il grande successo ottenuto dalla saga distopica “S the Reset”, gli amati personaggi dell’epopea fantasy scritta da Donatella Tamburini tornano ancora una volta con nuovi intrecci e risvolti inattesi in uno spin off adrenalinico indipendente ma correlato alla storia principale.

“L’Alba del Destino” è il primo romanzo di una dilogia che riporterà il lettore nell’atmosfera cupa della saga che ha conquistato centinaia di appassionati, permettendo non solo di conoscere meglio i personaggi, ma anche di scoprire come sarebbero andate le cose “se”.

Collegato direttamente a ciò che accade al termine di “S the Reset – Il Risveglio”, infatti, la storia si configura come un interessante finale alternativo, una chicca imperdibile per tutti i lettori che hanno amato i personaggi e le vicende della saga principale.

RECENSIONE DE L’ALBA DEL DESTINO

Inizio col dire che il romanzo mi è piaciuto veramente molto e, che, a mio giudizio, è il migliore della saga!.

Il ritmo delle vicende narrate è sempre alto, con interessanti analisi e risvolti che coinvolgono il lettore visceralmente.

Lo stile è fluido e avvincente, non esiste un punto morto e che mi abbia annoiata.

La storia è narrata dai protagonisti della saga e, secondo me, questa è la carta vincente del libro e che conquista il cuore del lettore.

Le vicende si snodano in seguito alla dipartita di Nicholas Bumper, l’eroe scienziato di “S-The reset” soffermandosi su ciò che essa causa negli altri personaggi, per compiere nell’epilogo, uno sconvolgente e destabilizzante salto narrativo. Il libro, quindi, riassume e rielabora in una maniera del tutto nuova l’intera saga. Un lavoro immenso se si pensa alla complessità di quest’ultima.

“Hai già deciso come chiamarla?” Mi domandò senza guardarmi in faccia, mentre si lavava accuratamente le mani.

“Aurora” dissi d’un fiato “si chiamerà Aurora. Sarà lei che terrà accesa la candela della speranza per tutti noi, proprio come ha fatto oggi. Sarà lei che traghetterà il nostro mondo verso la luce della rinascita, fuori dalle tenebre del male in cui è piombato”

Questo libro, per me, è stato un viaggio, un viaggio con una forte componente emotiva dovuta alla narrazione in prima persona dei singoli attori che partecipano alle vicende. L’autrice, decide, sapientemente di alternarli e ognuno di noi ci fornisce un tassello importante sulla storia dal loro vissuto personale.

Donatella, regala al lettore che l’ha seguita un prezioso focus sui suoi personaggi. Gli stessi che ci hanno fatto arrabbiare, inorridire, piangere e gioire nei precedenti libri. Tutto è magistralmente orchestrato in una complessa sinfonia e il ritmo è dettato dal cuore del lettore e dalle sue emozioni.

Stilisticamente l’ho trovato, praticamente, perfetto e si notano i progressi stilistici compiuti dall’autrice.

Interessante è , anche, il worldbulding che alterna ambientazioni alla Hunger Games ad altre più simili ai romanzo fantasy e fantascientifici.

Devo dirvi proprio un difetto?

Il finale! Volutamente aperto!.

Uno spin-off imperdibile che ha saputo stupirmi e emozionarmi!.

A presto!

Valentina

Di seguito vi lascio i link delle recensioni dei precedenti volumi se avrete piacere di recuperarle:

https://www.leggeredistopico.com/2022/11/08/recensione-il-risveglio-vol-1-saga-s-the-reset-di-d-tamburini/

https://www.leggeredistopico.com/2022/12/12/recensione-linizio-della-fine-volume-due-saga-s-di-d-tamburini/

https://www.leggeredistopico.com/2023/01/13/recensione-lincubo-continua-vol-3-saga-s-di-donatella-tamburini/

https://www.leggeredistopico.com/2023/03/15/recensione-the-reset-4-il-giorno-della-liberta-di-donatella-tamburini/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *