di Massimo Soumaré
Lindau Editore
26 Maggio 2023
Nel paese del Sol Levante la letteratura fantastica vanta una lunghissima tradizione, che si potrebbe far partire idealmente dal più antico testo scritto pervenutoci, il Kojiki (Cronache di antichi eventi), compilato nel 712 d.C. da Ō no Yasumaro. Divenuta uno degli elementi portanti della cultura popolare del Periodo Edo (1603-1868) – anche rispetto ad arti quali l’ukiyo-e e il teatro Kabuki –, in anni recenti ha esercitato una fortissima influenza su film, telefilm, manga e anime.
Dopo averne ripercorso la storia, questo volume si concentra in particolare sui suoi sviluppi moderni e contemporanei, che hanno visto protagonisti molti dei «sommi scrittori» del XX secolo, da Natsume Sōseki, il padre del romanzo moderno nipponico, a Tanizaki Jun’ichirō, da Kawabata Yasunari a Dazai Osamu, da Mishima Yukio a Murakami Haruki. Ne analizza i generi principali – l’horror, la fantascienza e il fantasy – che tanta parte hanno avuto e continuano ad avere nella fascinazione che il Giappone esercita sull’immaginario occidentale
Descrizione
di Massimo Soumaré
Lindau Editore
26 Maggio 2023
Nel paese del Sol Levante la letteratura fantastica vanta una lunghissima tradizione, che si potrebbe far partire idealmente dal più antico testo scritto pervenutoci, il Kojiki (Cronache di antichi eventi), compilato nel 712 d.C. da Ō no Yasumaro. Divenuta uno degli elementi portanti della cultura popolare del Periodo Edo (1603-1868) – anche rispetto ad arti quali l’ukiyo-e e il teatro Kabuki –, in anni recenti ha esercitato una fortissima influenza su film, telefilm, manga e anime.
Dopo averne ripercorso la storia, questo volume si concentra in particolare sui suoi sviluppi moderni e contemporanei, che hanno visto protagonisti molti dei «sommi scrittori» del XX secolo, da Natsume Sōseki, il padre del romanzo moderno nipponico, a Tanizaki Jun’ichirō, da Kawabata Yasunari a Dazai Osamu, da Mishima Yukio a Murakami Haruki. Ne analizza i generi principali – l’horror, la fantascienza e il fantasy – che tanta parte hanno avuto e continuano ad avere nella fascinazione che il Giappone esercita sull’immaginario occidentale