LA RIVOLTA DEGLI OGGETTI: FUTURISMO ANDINO

di AA.VV.
Future Fiction
2 luglio 2023

In lingua quechua il passato è davanti a noi perché lo conosciamo e possiamo studiarlo mentre il futuro è dietro di noi in quanto non possiamo vederlo e quindi ci è sconosciuto. Basterebbe già questo esempio, capace di ribaltare la concezione occidentale del tempo, per dimostrare l’importanza fondamentale di tutti quei “futuri” – negletti e trascurati – che non abbiamo avuto modo di leggere né di esplorare. Per questo motivo il futurismo andino – qui rappresentato da una selezione dei migliori autori e autrici provenienti da Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Equador e Perù – diventa uno strumento potentissimo per aiutarci a espandere la nostra comprensione del domani e ad abbracciarne una visione più complessa ma altrettanto ricca.
Tradotte per la prima volta in italiano da Rosa Ricciardi, le storie de “La rivolta degli oggetti” immaginano scenari solarpunk de-colonizzati, cambiamenti climatici radicali, rivolte sociali post-pandemiche e profonde riflessioni sulla nostra dipendenza dai social media, restituendo altrettanti sguardi sui territori e i popoli andini che, seppure schiacciati da antiche colonizzazioni e nuovi imperialismi, sono ancora capaci di raccontare i propri futuri, in modo autentico e originale.

Introduzione di César Santivañez
Sott’acqua di Adriana Alarco – Perù
Un uomo nel mio letto di Solange Pappe – Equador
Dipendenza programmata di Daniel Collazos – Perù
Mentre menti di Laura Ponce – Argentina
Ledva di Luis Apolin – Perù
Miraflores di Tanya Tynjälä – Perù
Il viaggio di Tanya Tynjälä – Perù
Robot poeta di Edmundo Paz Soldan – Bolivia
Parlo con mille voci – Cesar Santivanez – Perù
Anura di Karen Reyes – Colombia
Pop up di Nestor Toledo – Argentina
Serviology di Eva Van Kreimmer – Cile
Diecimila seguaci – Sandrine L. Sarango – Perù
Terrapunk di Luis Apolin – Perù
Traduzione dallo spagnolo di Rosa Ricciardi, illustrazione di copertina di Hugo Espinoza.

Descrizione

di AA.VV.
Future Fiction
2 luglio 2023

In lingua quechua il passato è davanti a noi perché lo conosciamo e possiamo studiarlo mentre il futuro è dietro di noi in quanto non possiamo vederlo e quindi ci è sconosciuto. Basterebbe già questo esempio, capace di ribaltare la concezione occidentale del tempo, per dimostrare l’importanza fondamentale di tutti quei “futuri” – negletti e trascurati – che non abbiamo avuto modo di leggere né di esplorare. Per questo motivo il futurismo andino – qui rappresentato da una selezione dei migliori autori e autrici provenienti da Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Equador e Perù – diventa uno strumento potentissimo per aiutarci a espandere la nostra comprensione del domani e ad abbracciarne una visione più complessa ma altrettanto ricca.
Tradotte per la prima volta in italiano da Rosa Ricciardi, le storie de “La rivolta degli oggetti” immaginano scenari solarpunk de-colonizzati, cambiamenti climatici radicali, rivolte sociali post-pandemiche e profonde riflessioni sulla nostra dipendenza dai social media, restituendo altrettanti sguardi sui territori e i popoli andini che, seppure schiacciati da antiche colonizzazioni e nuovi imperialismi, sono ancora capaci di raccontare i propri futuri, in modo autentico e originale.

Introduzione di César Santivañez
Sott’acqua di Adriana Alarco – Perù
Un uomo nel mio letto di Solange Pappe – Equador
Dipendenza programmata di Daniel Collazos – Perù
Mentre menti di Laura Ponce – Argentina
Ledva di Luis Apolin – Perù
Miraflores di Tanya Tynjälä – Perù
Il viaggio di Tanya Tynjälä – Perù
Robot poeta di Edmundo Paz Soldan – Bolivia
Parlo con mille voci – Cesar Santivanez – Perù
Anura di Karen Reyes – Colombia
Pop up di Nestor Toledo – Argentina
Serviology di Eva Van Kreimmer – Cile
Diecimila seguaci – Sandrine L. Sarango – Perù
Terrapunk di Luis Apolin – Perù
Traduzione dallo spagnolo di Rosa Ricciardi, illustrazione di copertina di Hugo Espinoza.