MEDUSA

I mondi di K.A. Teryna – autrice di spicco della fantascienza russa contemporanea – sono difficili da dimenticare: in “Medusa” siamo in una parodia del cyberpunk, potenziato da social network e gamification, in stile Black Mirror; “Krözelcikus” è un giallo che parte dal furto dell’elioforo, una macchina fotografica ritenuta illegale; “Hunky-dory” spazia dalle nanotecnologie agli studi di Vernadskij sulla noosfera, anche se alla base del racconto c’è il sacrificio e l’illuminazione; per finire, in “Fatamorgana”, il protagonista fugge dall’incubo post-mortem di una Mosca staliniana che non è ciò che sembra. Le storie di K.A. Teryna possono sembrare favole moderne intrise di una comicità grottesca e nera tipicamente russa che ondeggiano tra il surreale e il futuribile. Tuttavia, a un livello più profondo, sono storie di liberazione che trascendono l’orizzonte delle nostre convinzioni. K.A. Teryna è nata il secolo scorso oltre il Circolo Polare Artico, è cresciuta al 48° parallelo dell’emisfero settentrionale, ha studiato all’università qualcosa di cui però non si occupa affatto nella sua vita da adulta. K.A. Teryna ha pubblicato il suo primo racconto nel 2008. Negli ultimi dieci anni almeno altri quaranta racconti brevi e lunghi l’hanno seguito su antologie, riviste e opere – anche in traduzione inglese, ungherese e polacca. Ha vinto sia premi nazionali di fantascienza, “Zolotoj Roskon” e “Interpresskon”, che internazionali “Eurocon”.

Descrizione

I mondi di K.A. Teryna – autrice di spicco della fantascienza russa contemporanea – sono difficili da dimenticare: in “Medusa” siamo in una parodia del cyberpunk, potenziato da social network e gamification, in stile Black Mirror; “Krözelcikus” è un giallo che parte dal furto dell’elioforo, una macchina fotografica ritenuta illegale; “Hunky-dory” spazia dalle nanotecnologie agli studi di Vernadskij sulla noosfera, anche se alla base del racconto c’è il sacrificio e l’illuminazione; per finire, in “Fatamorgana”, il protagonista fugge dall’incubo post-mortem di una Mosca staliniana che non è ciò che sembra. Le storie di K.A. Teryna possono sembrare favole moderne intrise di una comicità grottesca e nera tipicamente russa che ondeggiano tra il surreale e il futuribile. Tuttavia, a un livello più profondo, sono storie di liberazione che trascendono l’orizzonte delle nostre convinzioni. K.A. Teryna è nata il secolo scorso oltre il Circolo Polare Artico, è cresciuta al 48° parallelo dell’emisfero settentrionale, ha studiato all’università qualcosa di cui però non si occupa affatto nella sua vita da adulta. K.A. Teryna ha pubblicato il suo primo racconto nel 2008. Negli ultimi dieci anni almeno altri quaranta racconti brevi e lunghi l’hanno seguito su antologie, riviste e opere – anche in traduzione inglese, ungherese e polacca. Ha vinto sia premi nazionali di fantascienza, “Zolotoj Roskon” e “Interpresskon”, che internazionali “Eurocon”.

MEDUSA, K.A. Teryna  (Future Fiction)

Informazioni aggiuntive

Anno di uscita

2019

Tipologia

Racconto