Mysterious Writer: Federica Piera Amadori

Rieccoci qui di nuovo per farvi conoscere Federica Amadori, autrice di “Amari spicchi d’arancia“, edito da Le Mezzelane Casa Editrice. Un romanzo davvero particolare, adatto soprattutto a coloro che non temono le forti emozioni 😉

Federica Amadori nasce nel 1974 a Genova. Terminati gli studi superiori si iscrive al corso di Lettere e Filosofia presso l’Università di Genova, facoltà che successivamente abbandonerà per conseguire la qualifica professionale di decoratore e restauratore di affreschi e stucchi presso una scuola edile in Piemonte. Qualifica che le permetterà di lavorare in questo campo per il decennio successivo. Diventata madre ha la necessità di abbandonare un lavoro che la porta spesso fuori regione e attualmente è store manager per un’azienda di abbigliamento, ma la sua vena creativa e la passione per l’arte hanno trovato nuova linfa nella scrittura. Amari spicchi d’arancia è il suo primo romanzo.

E adesso passiamo al libro.
TRAMA:

Il romanzo narra la storia di una donna, scelta in fasce per fare da cavia in un esperimento pseudoscientifico consistente nel sottoporla, nel corso della sua vita a violenze, frustrazioni e soprusi da parte di un misterioso servizio segreto deviato. Una volta presa coscienza che la sua vita travagliata non è frutto di semplice sfortuna, la protagonista cerca di reagire e di vivere normalmente a dispetto dei suoi aguzzini, della cui esistenza e operato chiunque altro è all’oscuro. La sua vita riesce così a comprendere una storia d’amore, di crescita personale, di ribellione e infine il riscatto dal sistema degenere di cui è stata vittima, in questo aiutata da persone con cui raggiunge forte empatia e confidenza, che la sostengono nel raccogliere le prove necessarie a scardinarlo. Nel contempo, diventata madre, dovrà proteggere a caro prezzo la vita del figlio, dal quale dovrà anche staccarsi proprio per garantirgli un futuro libero dai suoi persecutori. Sullo sfondo della narrazione, la storia del Paese a partire dagli ’20 fino agli ultimi decenni del secolo scorso.

E adesso approfondiamo la conoscenza di questa bravissima autrice attraverso alcune domande che le sono state poste durante l’intervista. Qui potrete leggerle tutte 😉

  • Comincio subito a chiederti se puoi raccontarci brevemente del tuo incontro con la donna che ha ispirato questa storia.
  • Si tratta di un incontro del tutto casuale. Era il 1992.. questa signora mi si è avvicinata, ero al tavolo di un locale con delle amiche, e mi ha chiesto di ascoltarla. Inizialmente ho pensato volesse del denaro poi ho capito che aveva solo l’urgenza di raccontare la sua storia. Una storia che per anni mi sono portata dentro e che è poi diventata l’idea per questo libro..
    Quello che mi colpì fu che quella signora non aveva l’aria né della mitomane né della schizofrenica. A me sembrava credibile…
  • So che sei mamma, e da mamma so che è impossibile non temere per il futuro dei propri figli. Cosa ti spaventa maggiormente di ciò a cui potranno andare incontro nel loro domani?
  • Mi spaventa tutto se penso a loro, dagli incontri che possono fare al lavoro che dovranno trovarsi.. mi auguro solo che possano avere delle passioni e dei valori che li motivino sempre.
  • È stato difficile scriverla?…quanto ci hai lavorato? Perché hai scelto questo periodo storico? Valentina L.
  • Ho impiegato due anni a notti alterne per scrivere questo libro.. Di giorno lavoravo e non avevo tempo per scrivere. Non è stato difficile farlo, ha solo richiesto impegno. Ho scelto quel periodo storico perché è quello in cui sono nati i miei genitori e i loro racconti hanno accompagnato la mia vita.
  • Perché hai scelto questo genere? Valentina L.
  • Io racconto quello che mi colpisce. Non ho scelto un genere ma una storia.
  • Per la stesura del tuo romanzo ti sei documentata relativamente a situazioni realmente accadute? Romina B.
  • Si. Ho cercato di non tradire mai il concetto di verosimiglianza sia per l’ambientazione storica sia per gli episodi narrati.

Con il riassunto ci fermiamo qui, certi che questo breve estratto vi spingerà a recuperare il resto dell’intervista.

Ringrazio l’autrice per essere stata con noi e ovviamente vi invito a leggere il suo romanzo, che merita davvero.

Alla prossima!

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