Recensione: “Rim of the world”.

Rim of the World: la recensione del nuovo film Netflix

TRAMA:

In California al campo estivo “Rim of the World” arrivano tra gli altri tre adolescenti, diversissimi tra loro: Alex, un giovane orfano appassionato di astronomia; ZhenZhen, una ragazza cinese fuggita da casa e Dariush, il figlio arrogante e sbruffone di un ricco commerciante afro-americano. Durante una gita, i tre ragazzi si allontanano dal gruppo e incontrano tra i boschi Gabriel, un ragazzo estraneo al campo che afferma di vivere nei dintorni ma che poi si scoprirà essere evaso dal vicino riformatorio. All’improvviso dall’atmosfera giungono delle navette spaziali aliene con l’intenzione di invadere la Terra.

RECENSIONE:

Ogni volta che mi trovo a guardare un film come questo torno ragazzino, viaggio con la fantasia in un’avventura in cui mi sento protagonista. Non è stato difficile immedesimarmi in Alex, vivere con lui le sue paure, e contemporaneamente vedere nei suoi compagni di viaggio alcuni dei miei amici d’infanzia.

RIM OF THE WORLD - recensione

La Terra è in ginocchio e la civiltà umana sembra destinata a soccombere. Saccheggi, e anarchia regnano incontrastati tra ciò che resta delle città ormai deserte. I quattro ragazzini dovranno trovare la forza di portare a termine la missione che gli è stata affidata, ma per farlo dovranno imparare a collaborare e a fidarsi gli uni degli altri.

Rim of the World” è un film godibile, ironico e con quel pizzico di suspense che riesce a renderlo interessante fino alla fine. Quattro ragazzini si trovano catapultati in prima linea con il peso della salvezza del mondo sulle spalle. Quattro improbabili eroi, ognuno con i propri difetti e una percezione della vita diversa dagli altri.

Giovani che vogliono fare i grandi, che vivono i loro problemi con profondità e che al contempo riescono a ridere anche nei momenti meno appropriati. Il Figo, il Nerd, la Misteriosa e lo Sbruffone si bilanciano per raccontare una storia di amicizia e accettazione.

In conclusione un film che consiglio e che, al netto di qualche battuta sessuale leggermente fuori contesto, ho trovato ben fatto.

A presto.

Delos

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