Sarah J. Maas: la nuova regina del fantasy?

Buongiorno Distopici, oggi sono qui per fare un po’ di polemica. So che tutti voi stavate aspettando questo momento! Piccola premessa prima di iniziare: tutto ciò che leggerete corrisponde al mio parere e al mio gusto, non intendo criticare o attaccare nessuno, ognuno è libero di leggere e apprezzare ciò che vuole, anche perché se no sarebbe davvero una noia mortale.

Attenzione: potrebbero esserci degli spoiler se non avete mai sentito parlare dei libri della Maas e non conoscente neanche i personaggi protagonisti! Se invece qualcosa l’avete sentita, andate tranquilli non vi rivelerò di certo qualche segreto sorprendente.

Partiamo dal presupposto che l’oggetto del mio articolo sarà in particolare la serie de La corte di rose e spine (chi riesce a ricordarsi i titoli dei singoli volumi senza confonderli ha tutta la mia stima, perché io riesco a distinguerli solo attraverso soprannomi indecenti). Questa saga conta al momento la bellezza di 4 titoli che hanno spopolato sui social e in particolare su Tiktok:

  • La corte di rose e spine
  • La corte di nebbia e furia
  • La corte di ali e rovina
  • La corte di fiamme e stelle

I primi tre volumi raccontano la storia di Feyre, una giovane ragazza povera, costretta a mantenere la sua famiglia cacciando, che si imbatte senza volerlo nel regno di Prythian, abitato da Fae. Feyre viene dipinta come l’alterego della fanciulla indifesa: indipendente, testarda, pronta al sacrificio e dedita alla sua famiglia. In realtà è solo una bella maschera per nascondere una ragazza lamentosa, altezzosa ed estremamente volubile. Perché se nel primo volume, l’unico oggetto del suo amore sembra essere un certo Tamlin, dalle prime pagine del secondo tutto viene cancellato con un colpo di spugna per lasciare spazio all’insuperabile Rhysand. Anche lui a mio parare fin troppo sopravvalutato. A guardar bene, del sovrano dai poteri immensi e insuperabili resta solo un uomo che ne ha passate tante certo, ma che diventa un inguaribile sottone non appena vede la possibilità di una relazione stabile, con una non proprio del tutto fuori di testa.

L’ultimo libro invece racconta della sorella di Feyre, Nesta: arrogante, cattiva ed egoista per sua stessa ammissione, che si ritrova a vivere in un mondo che odia mentre osserva la sorella ottenere tutto quello che la madre aveva sempre pensato per lei. Ad accompagnarla nella narrazione però ci sarà Cassian, uno dei generali di Rhysand, nonché suo migliore amico. Ecco, su di lui non posso pronunciare nessuna critica perché ha praticamente tutte le caratteristiche che apprezzo nei personaggi del fantasy: deciso, altruista, gentile, testardo. Tutto ciò che sostanzialmente Nesta non merita, anche se devo ammettere che l’evoluzione del suo personaggio è decisamente più apprezzabile di quella compiuta invece dalla sorella.

Ora, come si può aver intuito dalle mie parole non sono una grande fan di questa autrice e di questa saga in particolare, che trovo un po’ sovrastimata. I personaggi sono stereotipati ed eccessivamente prolissi, nonché a tratti contraddittori. Credo che ciò che ha conferito tanto fascino a queste storie sia di base la componente spicy molto, molto, molto, presente ed accentuata nonché il personaggio di Rhysand che sembra tanto brutto e cattivo ma alla fine è un pezzo di pane, come tutti gli altri.

Non ho apprezzato il cambio di protagonista maschile da un libro all’altro, anche perché è stato del tutto immotivato. Avrei preferito che questa scelta fosse anticipata da incertezze già dal primo volume, se quella era la strada che si aveva intenzione di percorrere, altrimenti la trovo una scelta semplicemente dettata dal desiderio dei lettori e delle lettrici. Per non parlare poi della lunghezza di questi libri. Io li ho ascoltati in audiolibro, altrimenti non penso che sarei riuscita a concluderne neanche mezzo. Insomma, de gustibus non disputandum ma io non sono proprio riuscita a farmela piacere questa storia!

Detto questo direi che vi ho anche tediato abbastanza con le mie considerazioni, quindi arrivederci!

Martina

(E sì, se ve lo stavate chiedendo: per scrivere questo articolo ho dovuto controllare titoli e nomi su Amazon perché non ne ricordavo mezzo. Avete capito quanto ho apprezzato questa saga?)

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