DA ZERO A INFINITO

Dalla prefazione di Massimo Citi:«Uno dei principali segni distintivi della narrativa di Fabio Lastrucci è la fine, una fine con la “f” minuscola, un giudizio universale che non ha nulla della tradizione cristiana né di altre religioni, ma che ha una risonanza saldamente laica, una cesura che viene a interrompere una successione di vite banali, terrene, spesso volgari, curve su una realtà asfittica e prive di qualsiasi impulso che possa salvarle dalla successione dei vuoti gesti quotidiani. Non una fine definitiva, ma un evento temporaneo, un’interruzione in qualche modo prevista, uno iato nella quotidianità che lascerà posto ad Altri e che rovescerà le carte mostrando il tessuto profondo del mondo. Andando nell’ordine della memoria questi Altri, i soli viventi della scena, potranno assumere panni estremamente diversi, segnati da un leggero ma incontenibile humour nero: uno scarafaggio incline a considerazioni sfiduciate, un cane di cartone, un licantropo di nobili natali, una galleria di vecchi cartoons in bianco e nero, un fantasma borghese, un minotauro condannato a ripercorrere gli stessi sotterranei metropolitani, un drop-out in una Ferrara dechirichiana, alieni che hanno dimenticato la loro missione, transessuali con una passione molto particolare, satanisti ingenui e ignoranti. Tutte creature ugualmente incerte, perplesse, obbligate a misurarsi con la propria natura – ferina o metodica, rabbiosa o malinconica – e sforzarsi di immaginare un mondo privo di un’umanità chiassosa e impudica.»

Descrizione

Dalla prefazione di Massimo Citi:«Uno dei principali segni distintivi della narrativa di Fabio Lastrucci è la fine, una fine con la “f” minuscola, un giudizio universale che non ha nulla della tradizione cristiana né di altre religioni, ma che ha una risonanza saldamente laica, una cesura che viene a interrompere una successione di vite banali, terrene, spesso volgari, curve su una realtà asfittica e prive di qualsiasi impulso che possa salvarle dalla successione dei vuoti gesti quotidiani. Non una fine definitiva, ma un evento temporaneo, un’interruzione in qualche modo prevista, uno iato nella quotidianità che lascerà posto ad Altri e che rovescerà le carte mostrando il tessuto profondo del mondo. Andando nell’ordine della memoria questi Altri, i soli viventi della scena, potranno assumere panni estremamente diversi, segnati da un leggero ma incontenibile humour nero: uno scarafaggio incline a considerazioni sfiduciate, un cane di cartone, un licantropo di nobili natali, una galleria di vecchi cartoons in bianco e nero, un fantasma borghese, un minotauro condannato a ripercorrere gli stessi sotterranei metropolitani, un drop-out in una Ferrara dechirichiana, alieni che hanno dimenticato la loro missione, transessuali con una passione molto particolare, satanisti ingenui e ignoranti. Tutte creature ugualmente incerte, perplesse, obbligate a misurarsi con la propria natura – ferina o metodica, rabbiosa o malinconica – e sforzarsi di immaginare un mondo privo di un’umanità chiassosa e impudica.»

DA ZERO A INFINITO Fabio Lastrucci CS_Libri

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Anno di uscita

2019