Recensione: “Skin” di Delos Veronesi

Buongiorno Amici Lettori, benvenuti in questa seconda recensione per Leggere Distopico. Oggi vi parlerò di quello che penso di Skin, il secondo libro che leggo di Delos Veronesi nonché continuazione di Winter.

TRAMA:

Nel primo volume della saga, Winter, un killer silenzioso e freddo come l’inverno, si muove tra le opprimenti pareti di metallo delle colonie orbitali in cui gli esseri umani hanno dovuto esiliarsi. Non sa nulla del suo passato, gli scienziati del Progetto Newman gli hanno tolto tutto, anche il suo nome, per trasformarlo in una macchina di morte…

July e Peter, compagni di Winter, sono braccati dal Newman e utilizzano un’astronave per fuggire in un luogo sicuro, abbandonando la claustrofobia della colonia spaziale e immergendosi nella vastità dello spazio.
Nuove minacce, antichi amori e orribili segreti emergeranno dal passato, mostri che hanno rinunciato alla loro umanità per sopravvivere un giorno in più del precedente.
Un’emozionante avventura in cui non c’è niente di scontato, in cui anche il gesto più semplice potrebbe avere conseguenze letali.

RECENSIONE:

Se avete letto la mia recensione di Winter (che trovate qui), sapete quanto io l’abbia amato. Anche Skin è entrato nel mio cuore anche se in misura leggermente minore rispetto al primo romanzo della saga.

Nel primo terzo del romanzo c’è una maggiore attenzione all’ambientazione distopica, che in questo caso si rende più necessaria rispetto al primo libro. C’è anche la volontà di far conoscere meglio Peter (e, se già in Winter non è successo, credo imparerete come me ad amarlo), mentre July perde un po’ di smalto, per poi riprenderlo dal secondo terzo del libro in avanti.

Passata questa prima parte, lo stile che tanto ho amato in Winter si fa prepotentemente sentire e rende la lettura ancora più appassionante, scorrevole e piacevole. I personaggi si evolvono, sono sempre più caratterizzati nelle loro sfumature. In questo caso non saranno solo due i protagonisti ma ci saranno diversi comprimari a rendere il tutto più emozionante.

E Nicholas/Winter? Lui compare all’interno della storia ma non sarò certo io a dirvi quando o in che modo per non rovinarvi il piacere della lettura.

Skin nel suo complesso è un libro che merita di essere letto, che va sempre visto al di là della storia in sé, dove nuovi personaggi e vecchi interagiscono in un bel mix con la storia e fanno appassionare sempre di più a questa saga. Ogni protagonista e comprimario ha un suo mondo, delle sue motivazioni che lo spingono ad agire in un modo piuttosto che in un altro, e questo rende più vero il tutto ed è un grande merito dell’autore. Delos Veronesi a quando il terzo?

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