Recensione: “La notte ha divorato il mondo”.

TRAMA:

Sam si ritrova nel bel mezzo di una festa a casa della sua ex; è lì non tanto per cercare di riconquistarla quanto per recuperare la sua collezione di cassette musicali. L’atmosfera euforica della serata non lo coinvolge affatto e si addormenta nell’attesa che tutto finisca. E tutto finisce davvero: al suo risveglio scopre che gli invitati si sono trasformati in zombi, come nel resto della città (Parigi) e, forse, come nel resto del mondo. Nella strade alcuni superstiti scappano rincorsi dalla popolazione mutata, mentre Sam si avvia ad una quarantena forzata, nel condominio della sua ex fidanzata, con alcuni ex viventi.

RECENSIONE:

Quanti film sono stati girati sul tema zombi? Innumerevoli. Il filone “Deadman walking” è stato talmente frequentato che sembrava avesse ormai dato e detto tutto. E invece no. “La notte ha divorato il mondo” riprende lo stilema originario del genere e con un progetto “pochi soldi ma molte idee” aggiunge del nuovo al visto e rivisto. La fonte ispiratrice è da ricercarsi nel primo zombie movie, quel capolavoro che risponde al nome de” La notte dei morti viventi “di George Romero, il cui vero messaggio, mascherato fra le tombe scoperchiate, è una critica esasperata alla società americana e alla società dei consumi. “In una società consumistica noi finiamo per comportarci in modo simile, come fossimo eterodiretti all’acquisto di cose e merci, senza controllo“, dichiarò in seguito Romero. Nel caso della notte che divora il mondo, il testo in bottiglia è sempre destinato alla nostra società, ma il bersaglio principale è la solitudine. Nel mondo della connessione costante e della comunicazione multimediale siamo più isolati, più chiusi e più depressi. O meglio: in qualche modo siamo “costretti” a mostrarci socievoli, a dire: “dai, va tutto bene”, e ciò riduce notevolmente lo spazio per noi stessi. Al limite, ogni tanto, saremmo anche propensi ad esprimere i nostri reali stati d’animo, anche solo per sussurrare “sto di merda, lasciatemi in pace”. Ma non ce lo concediamo e siamo tristemente soli quando veniamo asserragliati dalla società circostante che ci vuole sempre positivi, ottimisti e “mulinobianchisti”. Per raccontare tutto questo il regista francese, Dominique Rocher, ha scelto di avvalersi della complicità dei morti viventi, di un condominio e di Parigi. Ne scaturisce un film ben riuscito, con piccoli colpi di genio e con un ritmo molto umano, un incedere molto meno frenetico del mondo dei vivi.   

CREDITI: titolo originale: La Nuit a Dévoré le Monde; PAESE DI PRODUZIONE: Francia; ANNO: 2018; DURATA: 94 min; REGIA: Dominique Rocher. CAST: Anders Danielsen Lie; Golshifteh Farahani, Denis Lavant.

Disponibile su Prime Video.

Riccardo Muzi

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