Recensione: “I due castelli- N.E.O Vol. 2” di M. Bussi

Bentrovati cari bunkeriani!

Trascorse bene le vacanze natalizie? Come saprete lo staff, nonostante la sosta per quanto riguarda le pubblicazioni sul nostro sito, non si ferma MAI e in questo 2022 vi proporremo un sacco di novità!.

La prima, già annunciata, è la fusione con “FANTASCIENZA OGGI” e l’entrata nello staff del nuovo collaboratore, Marco Fava, le altre, ve le riveleremo strada facendo. Ma intanto…vi piace la nuova grafica? Spaziale, vero? Perdonate l’entusiasmo!. Ora scendo da Plutone e torno ad essere le persona seria ( ma dove? Ma quando?) si sempre. Oggi, riapriamo ufficialmente la pagina dedicata alle recensioni con un titolo che è uscito pochi mesi fa. Vi sto parlando di “I due castelli” del famosissimo autore Michel Bussi.

Abbandonato per un po’ il genere thriller in cui è maestro, Bussi si è lanciato in questa nuova esperienza di scrittura con il genere a noi più congeniale, ovvero il distopico, aprendo le danze con il primo volume di questa trilogia “La caduta del sole di ferro” (se volete recuperare la recensione la trovate QUI) e non vedo l’ora che esca il capitolo conclusivo!. Intanto vi lascio la trama di quest’ultimo volume.

TRAMA:

La tribù del tepee e quella del castello si sono unite formando un’unica grande comunità odiata e osteggiata dalla strega Mordelia. I misteri però rimangono. Chi ha avvelenato gli animali prima della fuoriuscita del sangue giallo? Chi era davvero Maria Luna, l’ultima adulta sopravvissuta al passaggio della nube? Quali segreti racchiude la sua tomba, affannosamente cercata da tutti?

I “figli della nube” hanno ormai quattordici anni, sono in piena adolescenza e con la responsabilità di un mondo nuovo da ricostruire, ma ciò non impedisce che ragazzi e ragazze scoprano l’amore, inventino un nuovo modo di vestirsi chiamato Lollymoda, creino un rivoluzionario modo di suonare chiamato new world music e addirittura organizzino un grande ballo. Eppure la domanda che tutti si pongono è: sono soli su questa Terra o esistono altri sopravvissuti come loro? Ogenor e il consiglio decidono allora di organizzare una spedizione esplorativa con l’Albatros, un veliero rimesso in sesto e incaricato di scendere la Senna fino al mare, e ciò che scoprono cambierà per sempre il corso normale delle cose…

RECENSIONE:

Che dire? Difficile spiegare le tantissime emozioni che questo nuovo capitolo, rispetto al primo libro, suscita nel lettore, ma, ahimè, ci devo provare! Il duro compito del recensore!. Inizio col dire che, il ritmo narrativo è sicuramente più intenso e sostenuto. Il lettore si trova in un vero e proprio vortice di avvenimenti e scoperte. Il colpo di scena è sempre dietro l’angolo. Ci si stupisce per la storia, assolutamente originale e ci si appassiona non solo alle vicende, ma, soprattutto, ai personaggi.

Questo gruppo di giovani adolescenti è trascinante e per il lettore è impossibile non appassionarsi alle loro vicende e scorribande. Il romanzo di Bussi può sembrare in prima analisi mooolto simile al famoso “Signore delle mosche” di William Golding per alcuni aspetti, in effetti, è così, ma per il resto è una storia completamente diversa.

Lo stile narrativo è sempre fluido, Bussi non spreca parole inutili, non punta a un linguaggio forbito, ma nella sua semplicità arriva ad un pubblico più vasto e soprattutto giovane. L’autore non lascia nulla al caso anche dal punto di vista descrittivo sia per quanto riguarda i personaggi che per i paesaggi e le ambientazioni, consentendo al lettore di vivere appieno le vicende. Sicuramente un ruolo importante lo ha giocato il traduttore, Alberto Bracci Testasecca, che con il suo ottimo lavoro, ha reso il libro ancora più bello.

Come avrete leggermente intuito dalla mia analisi, il romanzo mi è piaciuto veramente molto. A mio parere il confronto con il primo volume è infattibile, perché le due storie sono completamente diverse pur avendo gli stessi attori. Nel secondo volume, Bussi riprende la storia dove l’avevamo lasciata e fornisce, in maniera sapiente, alcune delle risposte alle domande sorte nel corso del primo libro ( come ad esempio chi è Maria Luna? Come sono sopravvissuti i ragazzi? Cosa è realmente accaduto al pianeta Terra?).

Un libro affascinante, che non posso non consigliarvi di leggere, anzi se dopo la lettura di questa recensione lo farete, fatemi sapere le vostre impressioni.

A presto!

Valentina Meana

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