Recensione Mya di Mondo9 di Dario Tonani

Ho avuto l’onore di leggere Mya in anteprima. Un dono che Dario Tonani ci ha voluto fare e che ci ha dato l’occasione di scoprire tutte le novità di Mondo9.

TRAMA

Per questa volta, oltre alla trama ufficiale, vi lascio il book trailer del romanzo, molto più incisivo di qualsiasi parola.

Cresciuta da uno pneumosnodo che vaga da anni alla deriva tra le dune, la figlia di Naila di Mondo9, Mya, è una ragazzina ribelle eindomabile, con un’innata attrazione per i guai, la competizione, il potere. Un incontro fortuito la porterà a imbarcarsi sulla Madrigale, l’unica nave piumata di tutto il pianeta, assieme a una ciurma di saltimbanchi ragazzini che si guadagnano da vivere nei vari porti del Grande Deserto. I suoi affetti più cari, però, non hanno mai smesso di cercarla. Al punto di iscrivere la loro nave alla più folle e massacrante prova di coraggio che possa impegnare un comandante: la Corsa dei Dodic’Anni, una competizione senza esclusione di colpi, in bilico tra due universi speculari. Il ritorno, teso e sorprendente, di una delle saghe più premiate e di successo della nuova fantascienza internazionale.

RECENSIONE

Mya è una bambina cresciuta da una macchina. Non sa dove siano i suoi genitori, forse persi tra le dune, e non sa nemmeno cosa sia un contatto umano. Ha solo metallo attorno a sé e la voce dei cilindri a tenerle compagnia.

Seppur piccola, Mya, sembra già rassegnata a spegnersi lentamente nell’abbraccio metallico del pneumosnodo. Il portellone è sigillato, non c’è modo di uscire, l’unica possibilità è che qualcuno lo apra dall’esterno. Qualcuno disposto a rischiare la vita, a scendere da una nave del deserto per tentare di forzare il boccaporto.

Con queste premesse inizia la la nuova avventura su Mondo9. Una storia che, attraverso un arco temporale di quasi un secolo, trascina il pubblico alla scoperta di ciò che nessuno prima aveva mai visto. Nuovi personaggi si fanno strada tra vecchie conoscenze, gli enormi vascelli mostrano abilità nuove e la vita spietata tra le dune del deserto si evolve più velocemente delle creature che la abitano.

Blake Snyder nel suo manuale “Save the cat” esprime un concetto tanto semplice quanto fondamentale, che ho felicemente ritrovato in Mya di Mondo9. Quando un progetto funziona non bisogna stravolgerlo, ma non si può nemmeno replicarlo all’infinito, per cui bisogna creare qualcosa di “uguale ma diverso”. Ed è esattamente quello che succede in questo romanzo. Tutti i punti di forza di Mondo9 emergono dalle pagine, ma lo fanno sotto una luce nuova e molto interessante. Come si può intuire dalla splendida copertina di Franco Brambilla, nuove tonalità di verde coprono l’ocra della ruggine. Facce giovani prendono il posto di vecchie maschere di cinismo, il vento trasporta informazioni e l’oscurità del cielo è spaccata da fenditure di luce.

Dario Tonani è una delle grandi voci della fantascienza italiana, ciò che scrive può piacervi o non piacervi, ma non gli si può negare l’abilità di aver ridato luce a un genere messo all’angolo da molti editori, dimostrando che si possono affrontare temi importanti anche attraverso una narrazione fantastica. In questo romanzo, oltre alla storia d’avventura, troviamo la contrapposizione di due mondi. Tocchiamo con mano la differenza tra una terra morta, fatta di sabbia e ossa, e la vita che prospera tra la vegetazione. Assistiamo impotenti al dramma di un’anima a cui la vita ha strappato tutto, e ne vediamo un’altra dividersi per cercare di stare accanto ai suoi affetti.

Mya di Mondo9 è un romanzo di portata planetaria, non si limita a raccontare la storia di una manciata di protagonisti, ridisegna gli equilibri politici e i commerci di Mondo9. Ci mostra nuove forme di vita, sposta il potere verso nuove gilde e ci solletica con una nuova forma di dipendenza: le memorie.

C’è molto più di quello che mi aspettassi, non vi nascondo che l’ho apprezzato molto e che sono felice di potervene parlare. E i difetti? Ci sono sempre dei difetti, giusto?

Sì e no. Ci sono delle cose che da lettore avrei voluto vedere diverse, e che non posso dirvi per non fare spoiler, e c’è una complessità narrativa che potrebbe intimidire i neofiti della saga. L’unico consiglio che posso dare ai novellini è di iniziare il romanzo dal fondo, dal compendio illustrato, in modo da avere ben chiare le nozioni di base che ogni navigante di Mondo9 deve conoscere.

Per il resto, buon viaggio.

A presto.

Delos

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