Recensione Mangata di Corinna Corti

Bentrovati carissime e carissimi distofantareaders!

Come state?

Oggi, ho il piacere di parlarvi di un libro straordinario che si intitola “Mangata” ed è stato scritto dalla bravissima Corinna Corti.

Il libro fa parte di una saga composta da tre volumi. Attualmente ho letto solo questo, che è, per l’appunto il primo e viste le premesse, non vedo l’ora di leggere i successivi che, sono ancora in fase di stesura. Di Corinna non avevo ancora avuto la possibilità di leggere nulla, e sono veramente contenta, grazie a LDFO, di aver avuto l’opportunità di imbattermi nella sua penna che ha saputo conquistarmi sin dalle prima pagine!.

Ma andiamo, ora, a vedere nel dettaglio la trama del libro!.

TRAMA DI MANGATA

In una Terra trasformata, sepolta sotto oceani imponenti, la civiltà si divide tra i grandi Cluster stazionari e le Città Mobili, spinte dalle correnti e dalle maree. Nicholas De Vries è un ladro senza scrupoli che accetta un incarico per conto del Generale, il dittatore che governa il pianeta. Odayn di Seaweed è una novizia dell’Ordine della Memoria, custode dei segreti del passato. I loro destini si incrociano quando vengono coinvolti in una missione per recuperare Amelia Atchison, una comandante di flotta dispersa in acque ostili e incaricata di far luce sul Richiamo, una misteriosa malattia mortale che minaccia l’esistenza della razza umana. Un romanzo che richiama il noir, ambientato in un mondo distopico dove il futuro dell’umanità è appeso a un filo e legato a un’unica scelta.

RECENSIONE DI MANGATA

Inizio dicendo che il romanzo mi è piaciuto molto!. Ho trovato la trama originale e avvincente. Il lettore non si annoia mai, ogni pagina sa intrattenere grazie al ritmo serrato delle vicende, ai continui colpi di scena, alle spettacolari ambientazioni e alla simpatia dei personaggi. Per riassumere, ho apprezzato il romanzo sotto ogni suo aspetto.

La storia è ambientata in un futuro distopico, dove la Terra è stata letteralmente sommersa dagli oceani, solo pochi appezzamenti di terra accolgono la popolazione restante che sopravvive grazie a nuove tecnologie e una complicata organizzazione sociale fondata su due Ordini, quello della Memoria e quello della Milizia.

Tutto ciò è sapientemente orchestrato da una figura misteriosa, ma potente, il Generale che governa tutto dalla Terraferma. Nessuno lo ha mai visto, ma la sua autorità viene riconosciuta e mai contestata, anche quando decide di incaricare una flotta di avventurieri dalla dubbia moralità e una giovane sacerdotessa dal passato oscuro di ritrovare la studiosa e ricercatrice Amelia Atchison misteriosamente scomparsa.

Il suo ruolo gioca una funzione importante nelle vicende narrate nel libro.

L’umanità, afflitta, da un pericoloso morbo chiamato “Il richiamo”, è in pericolo ed è solo grazie agli studi della ricercatrice che si potrà combattere e, forse, debellare.

L’eccentrico gruppo di avventurieri capitanati dalla tenacissima Nadine Walsh, riusciranno a portare a termine l’incarico?.

Dovremo aspettare i prossimi libri per scoprirlo, perché, ahimè, il finale di “Mangata” resta, inesorabilmente, aperto!.

De Vries si morse il labbro. “Non sono un principe, Nadine. Quelli come me le principesse le derubano, non le salvano

Una storia assolutamente non banale che mi ha saputo divertire, intrattenere e stupire!.

“Mangata” è un romanzo non classificabile in unico genere perché al suo interno ne ha veramente tantissimi.

La sua complessità è veramente encomiabile, come la capacità della scrittrice di non lasciare nulla al caso, come il worldbulding estremamente preciso e dettagliato.

-Cos’hanno i vostri occhi?-lo interruppe.

-Sensibilità alla luce-rispose lui-Mi succede sempre nelle giornate assolate.

-Strano-rimuginò lei-non vi facevo tanto delicato.

-I miei occhi lo sono. Tutto il resto è a tenuta stagna.

-Come il cuore-gli ricordò.

Unica nota dolente, a mio avviso, sono i capitoli, un po’ troppo lunghi e articolati. Ci voleva qualche pausa in più, forse, e poi una non propria limpidezza nei fatti che precedono narrazione, che vengono chiariti in sede evolutiva della vicende. Il lettore, così, si sente, un pochino spaesato all’inizio e ha la sensazione di non avere proprio tutto chiaro. A parte ciò, questo libro è un ottimo inizio per una saga da non perdere!.

Alla prossima!

Valentina

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