Recensione di J-Card di Laura Scaramozzino

J-Card Laura Scaramozzino

Quando mi hanno proposto di leggere J-Card di Laura Scaramozzino non ho esitato ad accettare.

Uno perché conosco da tempo la penna di Laura, due perché questa novella inaugura una nuova realtà editoriale, la 256 Edizioni (si legge “Due Cinque Sei”) nata qui nel profondo nord-est (precisamente a Udine) grazie a un giovanissimo editore che punta a pubblicare solo racconti e solo di autori italiani sia in digitale che in cartaceo. Una scelta coraggiosa che non si può che supportare!

La trama di J-Card

Lo scenario distopico che immagina l’autrice è un mondo diviso tra i ricchi possessori della tessera H, che possono accedere al cibo sano, e gli intestatari, poveri, della tessera J, costretti ad alimentarsi a solo cibo spazzatura. I due punti di vista sono quelli di Adele, una giovane e ricca donna la cui vita è divisa tra un rapporto tossico, la mancanza di amore e l’impossibilità di avere figli e di Francesco, un bambino della classe sociale più povera, figlio di una delle colf di Adele. Attraverso il loro incontro si dipana una storia che sconfina nel noir più cupo.

J-Card Laura Scaramozzino retro

Recensione di J-Card

Le mie aspettative erano alte e vi anticipo subito che non sono state assolutamente deluse!

Laura dimostra con questa novella di aver acquisito un’abile padronanza dello storytelling tanto che riesce a costruire in poche pagine una trama densa, a volte disturbante, sconfinando senza esitazioni nel thriller.

I temi cari al suo raccontare ci sono tutti: infanzia negata, famiglia disfunzionale, donne al limite del disagio psichiatrico. E questi li ha legati a una storia in cui gli effetti della cattiva alimentazione accentuano il divario sociale.

"Al termine delle lezioni, Francesco ha osservato il banco vuoto di Andrea. Ha indugiato sulla soglia dell'aula. Ha pensato al giardino morto, dietro la scuola. Alla sostanza molliccia di cui erano fatti Giacomo e la maestra Giri. Ha avvertito un pungolo nel fianco e si è chiesto se anche il suo fegato avesse i buchi. Era un mondo pieno di buchi, in fondo. Di cose che venivano tolte, scavate, perforate. Per un attimo, anche il banco di Andrea gli è aparso come un foro. Il pozzo verde-azzurro di un'assenza senza fondo."

Ma non ha tralasciato di far notare che la tessera H non preclude dai tormenti e dalle sofferenze, anzi… La classe privilegiata, arroccata nel proprio status, paga il prezzo di una salute fisica perfetta con un’equivalente carenza di affetto ed empatia (e forse di fertilità?).

"Ho raggiunto la doccia e mi sono gettata sotto lo scroscio dell'acqua. La fame era un logorio nel ventre. Nel pulviscolo acqueo, l'ansia ha scacciato via il desiderio insano di una scossa zuccherina. Le lacrime si sono mescolate all'acqua. La disperazione non arrivava mai all'improvviso. Si rivelava quando l'ossessione diventava la fame più grande."

L’autrice ha rivelato che questa novella deriva da un precedente racconto (pubblicato nella rivista di Speculactive Fiction Alkalina circa un anno fa) dove per la prima volta ha affrontato il tema della cattiva alimentazione, soprattutto in relazione al divario e alla differenza dei consumi a seconda dello status sociale: tema nato dall’interesse al rapporto tra  una scorretta alimentazione e l’insorgere delle malattie croniche.

Ecco credo che lo scenario ipotizzato in J-Card e nel precedente breve racconto meriti assolutamente una storia di più ampio respiro in cui dare voce ad altri personaggi, vicende, luoghi.

Lo consiglio? Assolutamente sì!

Ma attenzione: se non conoscete lo stile e le tipologie delle storie di Laura Scaramozzino mi tocca mettervi in guardia: spesso la cupezza è disturbante, le scene sono crude e dolorose e spesso la finzione diventa terribilmente simile alla realtà; che se da un lato è sicuramente un pregio della sua scrittura, dall’altro può essere deterrente per chi cerca leggerezza o facile intrattenimento.

J-Card – Laura Scaramozzino – 256 Edizioni – Data di uscita: 25/09/2023 – Pagine: 104

Se volete leggere qualcosa di più leggero (ma sempre fantadistopico) di Laura Scaramozzino, nel nostro sito trovate anche la recensione di “Dastan verso il mare” un libro per ragazzi pubblicato da Edizioni Piuma e selezionato al Premio Internazionale Città di Como.

A presto!

Debora Donadel

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *