Recensione Teddy di Jason Rekulak

Bentrovati distopici!

Oggi per la rubrica “Dietro l’angolo” vi propongo le mie considerazioni sul romanzo “Teddy” di Jason Rekulak.

TRAMA DI TEDDY

Un thriller che sconfina nel paranormale e che, grazie alla forza espressiva delle illustrazioni, vi sorprenderà, pagina dopo pagina, in un inquietante crescendo, fino all’imprevedibile colpo di scena finale.

Teddy è un dolce bambino di cinque anni, intelligente e curioso, che ama disegnare qualsiasi cosa: gli alberi, gli animali, i genitori e, occasionalmente, anche la sua amica immaginaria, Anya, che dorme sotto il suo letto e gioca con lui quando è da solo. Ma ora a occuparsi di lui per tutta l’estate c’è Mallory, la nuova babysitter. I due si sono piaciuti fin dal primo incontro, tanto che il signor Maxwell non ha potuto opporsi all’assunzione della ragazza, che nonostante la giovane età ha dei difficili trascorsi con la droga.

All’apparenza tutto è perfetto: i Maxwell sono gentili e comprensivi, la loro casa sembra uscita direttamente dalla copertina di una rivista e le giornate sono scandite da una routine serena, che comprende giochi, pisolini e bagni in piscina. Fino a quando i disegni di Teddy cominciano a cambiare, diventano sempre più strani, cupi, quasi macabri e rivelano un tratto decisamente troppo complesso per un bambino di quell’età.

Che cosa sta succedendo? Per Teddy è colpa di Anya, è lei a dirgli cosa rappresentare e a guidare la sua mano. Qualcosa non va e, anche se può sembrare una follia, solo Mallory può scoprire la verità prima che sia troppo tardi.

RECENSIONE TEDDY

Buongiorno distopici e fantascientifici amici!

Oggi voglio parlarci di TEDDY di Jason Rekulak.

Ho acquistato questo libro spinta dai commenti di Stephen King, essendo una seguace di King mi sono fidata a occhi chiusi.

Parliamo di una storia che unisce il thriller al paranormale, una miscellanea che adoro!.

La protagonista femminile, Mallory, è una ragazza segnata dalla vita, con un passato di dipendenza che tenta di ricostruirsi, pezzo dopo pezzo.

L’opportunità le viene data dai Maxwell, una famiglia che la accoglie e le affida il compito di badare a Teddy, il loro bambino. Il piccolo però dopo qualche tempo inizia a disegnare strani personaggi che nel tempo diventano macabri scenari di morte la cui mano non ha nulla a che vedere con quella di un fanciullo. Mallory pensa che sia lo spirito di Anya a guidare la sua mano, e per giungere alla conclusione dell’enigma inizia a indagare affindandosi anche a una medium. Che cosa accadrà dopo non Ve lo posso svelare, ma resterete incollati alle pagine. La scrittura semplice, diretta e i disegni rendono la lettura gradevole e misteriosa. Chi guida la mano del bambino? Un fantasma oppure c’è un’altra verità da svelare?

Assolutamente consigliato.

Daniela

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