Recensione: "Valerian" il film

Buongiorno!
Oggi tutti al cinema targato Leggere Distopico 😉
Film in programmazione: Valerian e la città dei mille pianeti.
Gustatevi il trailer che poi arriva la mia recensione 😉

TRAMA:

Anno 2740. Il Maggiore Valerian, agente governativo, e il sergente Laureline, sua fidata partner, vengono inviati in missione dal Ministro della Difesa nel caotico e intradimensionale Big Market del pianeta Kirian, allo scopo di mettere in salvo l’ultimo convertitore Mül rimasto. I Mül sono un popolo che si crede estinto, ma attorno al loro destino vige un misterioso segreto militare. E il mistero si fa più fitto quando Valerian e Laurelin raggiungono Alpha, la Città dei Mille Pianeti: un’enorme stazione spaziale minacciata dall’interno da una zona radioattiva in rapida espansione.

Luc Besson accarezzava l’idea di portare al cinema la graphic novel concepita da Pierre Christin e disegnata da Jean-Claude Mézièrs fin dai tempi de Il Quinto Elemento, ma solo ora la tecnologia a disposizione del cinema lo ha messo in condizione di realizzare quell’idea.

Valerian

RECENSIONE:

Visto che è stato nominato Il Quinto Elemento, ne approfitto per dire che, senza aver precedentemente letto l’affermazione riportata qui sopra, guardando il film i miei ricordi sono andati dritti a quando Mila Jovovich indossava una tutina di strisce bianche a fianco di Bruce Willis. Il Quinto Elemento mi era piaciuto e Valerian mi è piaciuto ancora di più.

Grazie agli effetti speciali moderni, le elaborazioni computerizzate e tutte le magie fantastiche del cinema, il film è stato realizzato molto bene sotto l’aspetto grafico e scenografico. Gli attori recitano alla perfezione la loro parte, interpretando personaggi che, pur avendo una missione seria da compiere, non si esimono dall’intrattenerci con della sana ironia e un pizzico di sarcasmo.

Lo sapete, io amo le storie d’amore costellate di pallottole e qui, ho trovato pane per i miei denti 😉

Perciò, se volete gustarvi un film in cui la fantascienza abbraccia un po’ di sano romanticismo, per lanciare il messaggio che l’amore è speranza e fiducia nel prossimo (anche se il prossimo ha la testa a punta, le mani palmate o un becco al posto della bocca), allora guardate Valerian.

Anche solo per perdervi negli occhi cristallini del protagonista 😛

Hihihi!

Qui potrete trovare altre info sull’omonimo libro 😉

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