Recensione: “Inside the bunker” di Raffo Ferraro

Buongiorno Amici Lettori, oggi vi parlerò di un romanzo molto breve, che potrete leggere in un paio d’ore 😉

Si tratta di “Inside the bunker” di Raffo Ferraro, edito da Scatole Parlanti.

TRAMA:

Cosa potrebbe succedere dopo un’apocalisse mondiale che ha portato morte e distruzione su tutto il pianeta? Raffo Ferraro immagina un nuovo mondo sotterraneo, costituito da bunker, in cui pochi esseri umani scelti hanno avuto la possibilità di ricreare una società diversa, con leggi e regole studiate da menti geniali che hanno come obiettivo finale la continuazione della razza umana secondo determinati livelli pacifici di convivenza. Eppure, dopo circa trentotto anni, alcune leve della nuova generazione provano l’irrefrenabile desiderio di tornare in superficie. In un crescendo di suspense, in cui passato e presente si alternano, il lettore avrà la netta sensazione di vivere sulla propria pelle le conseguenze delle contraddizioni umane che viviamo quotidianamente.

RECENSIONE:

Inside the bunker è un romanzo molto breve, e forse questo è il motivo per cui i personaggi non vengono approfonditi. L’autore ci descrive il mondo da lui creato attraverso l’alternanza di presente e passato, per darci modo di capire come si è arrivati ad abitare un bunker in cui tutto pare girare attorno alla riproduzione.

Lo stile dell’autore è pulito e il romanzo è ben scritto, anche se a mio avviso è rischioso inserire dei cliché di genere in un romanzo breve. Secondo me, se la storia fosse stata più articolata, si sarebbero notati meno. L’autore avrebbe potuto arricchirli, modificarli o reinterpretarli inserendoli in una trama più ampia.

Più che un romanzo, quest’opera l’ho percepita come una denuncia verso la società odierna che, per quanto si sforzi a guardare al futuro, sotto certi aspetti insiste nel conservare un’anima bigotta. All’interno della storia vengono sottolineati molti aspetti negativi del nostro presente. Si parla infatti delle fake news e della superficialità con cui oggi ci si interessa a ciò che accade, della facilità con cui si possa riscrivere persino il passato, perché tanto la memoria è corta e si fa in fretta a dimenticare, così come è facile credere a una bugia quando ci viene ripetuta ogni giorno.

Liliana Marchesi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *