Recensione (fumetto): “Il Cuore Della Città” di Francesco Savino e Giulio Rincione.

TRAMA

Una metropoli pronta a schiacciare chiunque la abiti. Un ragazzo conteso tra le forze del bene e quelle del male in una lotta per impedire alla città di fagocitare un’altra vita. Un viaggio urbano alla scoperta dei propri demoni. Non per sconfiggerli ma per imparare a conviverci.

RECENSIONE

Il Cuore Della Città è un opera che colpisce fin dalle prime pagine, è un viaggio introspettivo attraverso la disumanizzazione delle città, un percorso allucinogeno attraverso le paure e gli stereotipi che affliggono i cittadini.

Attraverso gli occhi di un giovane che si è appena trasferito assistiamo alla lotta che contrappone La Città, un archetipo senziente che ospita i parassiti umani, e il Sindacato, composto dai peggiori stereotipi che affollano le zone urbane.

Un confronto psicologico e estremamente introspettivo alla ricerca del sottile confine che divide il nostro benessere dal male altrui.

Perché tutto viene narrato attraverso gli occhi del protagonista? Perché viene coinvolto nella guerra? Perché in ballo c’è la sua anima. Lui non è speciale, non più di ognuno di noi, è solo l’ultimo arrivato e deve scegliere da che lato stare.

I dialoghi non sono molti, non è un opera che ha bisogno di vignette fitte di parole. L’abilità narrativa di Francesco Savino emerge attraverso i quadri di Giulio Rincione, le sensazioni emergono spontanee assieme al senso di appartenenza alla storia.

Non c’è uno schema narrativo e nemmeno una scelta stilistica definita. Tutto muta in base a quello che deve essere raccontato.

I colori cambiano tonalità, i dialoghi acquistano forza e le immagini predono il sopravvento sulla narrazione per trascinare il lettore nella storia.

Già vincitrice nel 2017 come migliore Webcomics al Premio Boscarato, viene ottimamente riproposta da Shockdom per essere toccata e annusata dal grande pubblico.

Il Cuore Della Città è un opera forte, intima e capace di impressionare. Qualcosa che consiglio vivamente a coloro che hanno voglia di navigare tra le ombre del luogo in cui vivono.

A presto

Delos

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