Recensione: Mass Effect 2 (Legendary Edition) della BioWere

Salve, sono il Comandante Shepard è questo è il mio negozio preferito della Cittadella

Frase iconica di Mass Effect 2

Oh! E che è successo?
Succede che sono tornata dopo mesi di latitanza, ve so mancata?
Seh, cor quasi.

Allora, parliamo di questo gioiello. Capolavoro indiscusso dei videogiochi sci-fi.
Questo gioco è una dichiarazione d’amore verso il giocatore, un’ode al rispetto delle scelte e delle cose fatte bene.
Non ho paura di dire che Mass Effect 2 è il MIGLIOR GIOCO DELLA SAGA.
Mi avete sentito bene: non è ripetitivo come il primo e graficamente è migliore degli altri due messi assieme. Per non parlare della cura dei dettagli, dell’approfondimento dei personaggi secondari, tutti loro, che nel primo titolo erano ridotti a semplici macchiette.

Cerberus sì, ha fatto cose cattive, ma vuoi mettere come costruisce lui le navi?
Hanno pure i sentili in pelle! (cit. Joker)

Perciò partiamo a bomba e svisceriamo ogni aspetto di questo titolo, cercando di fare meno spoiler possibili.

Trama

Lineare, semplice ma d’impatto e condita con le missioni dei personaggi, alcune anche piuttosto carine.
“Doveva essere una missione di routine”
Così inizia il racconto del comandante Shepard che ci aggiorna su ciò che è successo negli ultimi anni: dopo la sconfitta della Sovereign (ME1), rivelatasi un Razziatore (organismo artificiale dall’origine sconosciuta con lo scopo di annientare la civiltà), Shepard e la sua squadra vengono mandati in diverse missioni di routine e in una di queste vengono attaccate da una nave non identificata, che distrugge la Normandy.
Per salvare Joker rimasto indietro, il Comandante Shepard muore nello spazio.
E mo direte: a Zannè, questo è spoiler!
NO! QUESTO È L’INCIPIT SIGNORI MIEI!
Non mi aspettavo un’intro del genere, nemmeno io che ne ho viste di cotte e di crude: sono rimasta incollata allo schermo cercando di capire cosa si sarebbero inventati per farmi giocare il Comandante Shepard.
Un clone? Un androide con le sue sembianze?
No, Cerberus ne sa una più del diavolo e, tramite il Progetto Lazarus, riesce a riprenderci dall’Aldilà e a rimetterci a nuovo. E, se abbiamo le mod, siamo pure più fighi rispetto al gioco precedente.
Ora però arrivano i problemi: sono passati due anni dalla nostra dipartita e ora siamo al servizio di Cerberus, un’organizzazione razzista verso le altre specie aliene, a cui nel precedente gioco abbiamo fatto il culo per via degli esperimenti che conduceva sugli esseri umani. Nessuno sa che siamo vivi e a dire il vero dovremmo tenerlo segreto, senza contare che qualcuno sta facendo razzie nelle colonie umane come si depredavano i supermercati del lievito madre in tempi di pandemia, solo che questi lo fanno con le persone.
Quindi le missioni principali sono tre: raccattare una squadra di spacca culi per una missione suicida, potenziare la nave per suddetta missione e capire chi sono questi Collettori, sventare i loro piani e, nella pausa pranzo, distruggergli anche la base.
Semplice no?

I DLC: quali sono e in che ordine giocarli

A differenza del precedente titolo, che ne aveva solo 2, qui ne contiamo 5 fra contenuti aggiuntivi e missioni vere e proprie, andando anche a includere contenuti esclusivi molto belli.
Sono tutti inclusi nella Legendary Edition e si sbloccano man mano che procediamo con la storia.
I dossier “veterano” e “ladra” includono due personaggi al nostro equipaggio, rispettivamente Zaeed e Kasumi, con le loro missioni speciali. Questi vi consiglio di giocarli subito: non aggiungono molto alla trama, se non appunto quattro braccia in più, ma le missioni sono molto fighe in particolare quella di Kasumi.
Abbiamo il punto di schianto della Normandy, una missione straziante che consiglio di giocare prima dell’Atto 2, dove ci viene fornito nel dettaglio quello che è successo alla nave e al suo equipaggio.
Incarico: Overlord è un ottovolante di emozioni e un pugno nello stomaco. Disponibile dall’Atto 2 in poi, è consigliabile giocarlo prima della missione finale. Io l’ho giocato subito nella mia prima run e poi verso la fine nella seconda, dato che avevo un compagno che sarebbe stato perfetto secondo me.
La tana dell’Ombra e L’Avvento sono gli ultimi due dlc presenti: disponibili dall’ Atto 3 in poi possono essere giocati anche dopo la missione finale. Molto importanti non per il secondo titolo in sé ma per ciò che verrà dopo.
Difatti Avvento è strettamente collegato a Mass Effect 3. Una cosa che è un po’ il tratto distintivo della BioWere che non ho mai apprezzato: nascondere il “vero” finale in un DLC per convincerti a comprarlo. La stessa cosa avviene in Dragon Age 2 e Inquisition, in questi due giochi sei costretto ad avere i DLC con il finale o è impossibile seguire la trama.
Ecco perché ti odio, BioWere.

Gameplay e Narrazione: cose belle belle in modo assurdo

Dimenticate tutto che avete imparato giocando Mass Effect 1: le missioni non sono ripetitive, abbiamo abbandonato il Mako (R.I.P Mako, insegna agli angeli come saltare male, inchiodarti e non ripartire più.) e ci sposteremo principalmente a piedi con la squadra che interagirà con il mondo circostante in maniera più fluida e anche piacevole da sentire.
HANNO ANCHE ELIMINATO L’ASCENSORE, che a quanto pare al povero Garrus piaceva da morire.

Garrus: ti mancano le nostre conversazioni negli ascensori?

Tali: no

Garrus: suvvia quando ti chiedevamo della tua vita sulla tua flotta era un’opportunità per condividere.

Tali: questa conversazione finisce qui

Garrus: parlami ancora del tuo sistema immunitario

Tali: ho qui un fucile

Garrus: ne parleremo un’altra volta

Garrus e Tali a spasso per la Cittadella

Il gameplay è molto fluido, anche per chi gioca con mouse e tastiera, vivo e meno legnoso rispetto al titolo precedente. Di tanto in tanto avremo delle cutscene con quicktime event dove dovremo scegliere se far intraprendere azioni da Esemplare (buono) o Rinnegato (malvagio) al nostro comandante. Io ve lo dico: giocare il Rinnegato è bellissimo; non solo perché avremo sul volto delle cicatrici fighissime e gli occhi rossi, ma anche per via delle azioni e delle battute fatte dal Comandante stesso.
Le armi non si surriscaldano più, possiamo sparare quanto ci pare finché non scarichiamo le clip termiche. Unica nota dolente: quando avremo la sacca delle munizioni piena non potremo riempirla ulteriormente quindi dobbiamo usarle con parsimonia perché non c’è un drop fisso e potremo avere luoghi pieni zeppi di munizioni e stanze della missione che non ne hanno nemmeno mezza. Il gameplay è stato reso meno meccanico anche per favorire una narrazione più cinematografica e sciolta: la trama delle missioni è accattivante, alcune di esse hanno più momenti di dialogo che di combattimento ma non per questo sono meno noiose e in molti passaggi, in base alle azioni compiute nel precedente gioco, i personaggi secondari avranno reazioni diverse.
Come avete capito, i compagni sono al centro di questo gioco: ci danno dei potenziamenti per la nave e bisogna completare le loro missioni fedeltà, altrimenti rischiano di morire nel finale e dovremo anche scegliere bene i ruoli da assegnare durante questa questo si rischia di perderli comunque. Insomma, bisogna avere cura, attenzione e cervello per sopravvivere.

Ho amato questo accorgimento, dato che io vado a nozze con una narrazione fatta bene, per non parlare delle romance ma a quelle ci arriviamo.

Da sinistra verso destra: Arcangel (e che ve lo dico a fà?), Grunt, Jack, Mordin Solus, Miranda, Tali, Thane, Legion, Jacob e Samara

I compagni: finalmente abbiamo il best boy e la best girl

Se nel primo titolo avevamo solo la possibilità di romanzare 3 personaggi, qui ne abbiamo la bellezza di 3… PER GENERE DEL COMANDANTE più 1 per il DLC.
Non solo Ashley o Kaidan ci daranno il ben servito, in una scena che più che far piangere fa incazzare, ma sarà possibile continuare a romanzare Liara solo nel suo Dlc perciò avremo vecchi compagni da sedurre.
Dunque non avremo la controparte umana dell’Alleanza che abbiamo salvato nel precedente gioco né la dolce Asari archeologa, ma i nuovi compagni (o almeno alcuni di loro) non ci faranno rimpiangere le vecchie glorie.

Tali Zora: (must protecc) troviamo la thic girl già nei primi momenti del gioco e in base a ciò che abbiamo fatto per lei nel primo titolo si fiderà o meno di noi. Si unirà nell’Atto 2 della campagna, diventando una degli ultimi che potremo arruolare. La conosciamo già e ora è maggiorenne, quindi dato che nel 2 saremo praticamente single e col cuore spezzato, perché non consolarci con qualcuno che è stato davvero al nostro fianco? È al mio primo posto nella classifica delle romance di Shepard uomo.

Miranda: Braccio destro dell’Uomo Misterioso, il boss che ci ha salvato dalla morte, è una biotica tutta curve e geneticamente perfetta. Insomma, se nel primo Ashley era una donna con una spranga nel sedere, Miranda è molto più seducente e affabile. Menzione speciale per la relazione di amicizia e fiducia che puoi sbloccare con lei se hai Shepard donna: ho apprezzato la stima che Miranda ha nei confronti del Comandante e del fatto che si possa contare su di lei dopo aver fatto la missione fedeltà.

Jack: Conosciuta anche come “Project Zero” è una biotica criminale e ribelle. Sboccata, irriverente, violenta e un po’ edgy, andrà d’accordissimo con il nostro Rinnegato. La sua filosofia è “Non fidarsi di nessuno e uccidi tutti prima che ti pugnalino alle spalle” odia profondamente Cerberus per le sue azioni e, di conseguenza, non andrà mai d’accordo con Miranda. È la problematica del gruppo, nonché la classica reietta che ad alcuni piace. Un’adolescente problematica nel corpo di una tipa che ormai va sui 20 anni.

Samara: Lei è la mommy. Tutto di lei ha le mommy vibes: la sua voce, il suo modo di vestire, comunicare e camminare. Fa parte delle Justicar, un ordine di asari ormai in via d’estinzione che sono votate a un Codice e devono seguirlo fedelmente… QUALCUNO HA DETTO PALADINO? Il suo doppiaggio in italiano è meraviglioso e sembra poter essere romanzata, sebbene ci si possa limitare a un qualcosa di platonico e solo se siamo esclusivamente Esemplare, in caso contrario avremo un rapporto di amore/odio con lei. La sua missione personale è una delle mie preferite: molti personaggi hanno problemi con i loro genitori e/o figli e lei, assieme a Tali e Thane, hanno uno dei rapporti genitore-figlio che più mi hanno commossa. Ad un certo punto possiamo decidere se tenere lei nella squadra o tradirla per arruolare sua figlia Morinth. Ammetto di non averlo mai fatto: non si voltano le spalle alla dea.

Kelly Chambers: La nostra segretaria! Viene arruolata per fornire un prospetto psicologico, nonché un aiuto come terapista, a coloro che sono sulla nave. Se Tali è la precious girl, lei è al secondo posto. È adorabile ed è impossibile non amarla: ad un certo punto si offrirà perfino di nutrire i pesci che abbiamo in cabina! È possibile romanzarla anche se non avrà particolari cutscene o missioni, la vedo più come una romance di nicchia rispetto a quella che si può avere con il resto della squadra, ma è comunque piacevole.

Grunt: Poteva mancare un Krogan? A differenza di Wrex, già adulto e con un’esperienza da mercenario e capo alle spalle, Grunt è più un bambino che dovremo accudire. Dall’indole distruttiva e aggressiva tipica della sua razza, è un concentrato di forza bruta e anche la sua missione si concentra più sul picchiare roba sempre più grossa (fra cui anche un divoratore). Amante della guerra e del sangue, lo si può perdonare per via dell’amore profondo che nutre per i modellini di T-Rex che colleziona. Purtroppo non è romanzabile, ma è un ottimo compagno di merende se si vuole distruggere qualcosa.

Mordin Solus: L’essere che se gli dici di essere interessato a lui, si mostra lusingato ma declina l’offerta. Lui è uno, se non IL, personaggio migliore mai creato all’interno della Saga. Scienziato Salarian con l’hobby per l’opera e i pezzi di Gilbert e Sullivan, è un ex membro della Squadra Speciale colpevole di aver creato la Genofagia dei Krogan. I suoi dialoghi sono unici e ne ha molti, anche se non ha niente da dire. Sembra essere il pezzo più importante della squadra, dato che può creare congegni capaci di tenere testa alla tecnologia dei Collettori. Logorroico e paranoico, il suo modo di parlare, la sua filosofia piuttosto contorta e la sua missione personale ce lo faranno amare sempre di più, anche se non condividiamo la sua visione delle cose.
Uno dei principali motivi per giocare questo titolo.

“Sono un modello di scienziato Salarian, studiato ho specie Turian, Asari e Batarian…
Sono molto bravo con genetica e biologia, perchè esperto sono, questa è tautologia…
E grande esperto di scienza urbanistica e agraria perchè sono un modello perfetto di scienziato Salarian”

La canzone di Mordin Solus

Thane: Lui è il Daddy. Quando giocai per la prima volta a Mass Effect 2, ero convinta di romanzare un personaggio in particolare. Un mio amico mi disse: “attenta a non innamorarti di Thane”. Quando l’ho incontrato nel gioco ho capito che il mio cuore sarebbe stato diviso per sempre in due. Assassino con una filosofia affascinante, e proprio come la sua filosofia è altrettanto affascinante. È un Drell, alieni simili a pesci che vivono in un pianeta assieme ai Volus (le meduse fluttuanti per capirci). Pacato e molto legato alla famiglia, usa spesso la memoria fotografica tipica della sua genia per rivivere dei ricordi. Impossibile non amarlo, la sua romance è una delle più adulte: sia lui che Shepard sono al capolinea e consapevoli che potrebbero non tornare indietro dalla missione suicida. La scena finale prima della missione con lui è qualcosa di romantico e anche malinconico. È uno del gruppo dei cecchini

Arcangel: Uso il suo nome in codice anche se ho fatto già spoiler. Quando lessi il dossier della missione storsi il naso: cecchino professionista che ha sbracato (termine tecnico per dire che ha aperto i buchi alla gente) parecchi mercenari nel pianeta dove si trova. Man mano che vai avanti nella missione di reclutamento, si viene a sapere che è un Turian. Un Turian cecchino che fa il giustiziere? Mi suona familiare. E quando l’ho incontrato ho urlato dalla felicità. Lui è il nostro precious boy, anche se ora è molto più disilluso ed edgy. BioWere ci tiene particolarmente a questo personaggio e non posso dar loro torto: è tutto quello che si può desiderare. Compagno fedele e amico leale, stima il nostro Comandate e gli resta vicino dall’inizio alla fine proprio per coprirgli le spalle, nonostante non approvi spesso le decisioni che vengono compiute durante il gioco si fida di noi (Hai sentito Kaidan? LUI SI FIDA!). E si preoccupa per noi, nel caso in cui abbiamo deciso di fare Shepard donna, subito dopo l’incontro con Kaidan. Nel secondo titolo scopriremo anche che, oltre alle cicatrici, ha un sarcasmo disarmante e anche un sex appeal niente male. Tranne quando si tratta di Sheprad, in quel caso è un completo imbranato. Primo o Secondo, a seconda della scelta che faremo con Sheprad, capo del gruppo dei cecchini.

Legion: L’ultimo compagno che possiamo reclutare. Non ha un dossier, si presenta più come un incidente: inatteso e nella missione principale. Un Happy accident. Lui è il fanboy di Shepard. È un Geth che in realtà è messaggero della volontà dei Geth. Chiamato proprio per via di Legione, il posseduto che ospitava una moltitudine di demoni descritto nella Bibbia, come citerà IDA.
Purtroppo non è romanzabile, ma non è un problema in sé, perché ci farà capire quando ci adora a tal punto da usare un pezzo della nostra armatura e affidarci il destino dei Geth ribelli nella sua missione personale. Saremo secondi solo a Tali, con cui è in conflitto per via dei trascorsi fra loro e i Quarian, ma se giocheremo bene le nostre carte diventeranno amici. Ultimo membro dei cecchini carini.

Zaeed e Kasumi: Sono i personaggi disponibili con i Dlc “veterano” e “ladra”. Il primo è un vecchio mercenario solitario un po’ all’american vibes: non deve chiedere, non chiede, è anarchico e di tanto in tanto vuole darci lezioni di storia. Le sue storie. Un po’ meh se devo dirla tutta, la sua missione personale è comunque carina, lui vorrei gettarlo fra le fiamme. Kasumi è tutt’altra pasta. Ladra, carina e con un senso dell’umorismo niente male, la sua missione personale è molto bella ed è divertente anche vederla in azione.

Jacob: Ultimo e sicuramente meno importante, lui non ha motivo di esistere. Io mi chiedo perché esiste. Lavora come mercenario per Cerberus. Lui non ha assolutamente nulla: non è attraente psicologicamente, ha solo un bel fisico che comunque tiene nascosto, è noioso da portare in missione, da ascoltare, da tenere in considerazione e perfino da romanzare. Anche la sua missione è noiosa e ti fa incazzare, perché tale padre tale figlio (se volte sapere a cosa mi riferisco, aspettate il terzo titolo). Se Kaidan Alenko è il simp della situazione, con alcuni ragionamenti che si possono sopportare, lui ha un repertorio di idee stupide e che spesso manderanno in malora tutto. Perfino il gioco a volte non le considera papabili e selezionabili come opzioni. In poche parole: stai zitto Jacob. È romanzabile, purtroppo e a vostro rischio e pericolo. Voglio dire, ci sono Thane e Garrus, se decidete di romanzare lui al posto loro rivedete le vostre priorità. Se proprio vi dispiace per lui, sappiate che Kasumi gli sbava dietro: carina e dotata lei ma ha dei gusti in fatto di uomini pessimi.

Joker e IDA: La coppia di sposi più strana dell’universo. Lui è il nostro pilota di fiducia, lei una IA che si occupa di tenere in piedi la baracca. Adoro i loro siparietti e soprattutto come si fa a non amare Joker? Ecco, IDA è la sua controparte femminile.

Conclusione: ora ho voglia di rigiocarlo

Vi consiglio vivamente di giocarlo. Preparate pacchetti di fazzoletti a gogo: uno per le lacrime e l’altro per la bava.
Hanno migliorato perfino l’esplorazione dei pianeti, rendendola più cinematografica. Fra easter egg (soprattutto quello di Urano), citazioni e personaggi di nicchia che vorresti vedere più spesso, anche se non è Open Word è uno dei giochi da prendere come esempio quando di parla di “Universo Vivo”.
Che dire? Ho fangirlato abbastanza, anche perché ora si ride… Quando arriverà la recensione di Mass Effect 3, sappiate che andrò in rage.

Zanna

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