I 5 migliori episodi di Black Mirror

Dopo l’uscita della sesta stagione di Black Mirror, ho deciso di creare e condividere con voi la mia personale classifica dei cinque migliori episodi. E non è stata affatto un’impresa facile. 

Black Mirror, come tutti sapete, e come ne ha già recentemente parlato il mio collega Marco Fava (nella sua Recensione), è una serie televisiva creata da Charlie Brooker lanciata su Netflix nel 2011 e che ha rapidamente acquisito un’enorme popolarità in tutto il mondo.

Ogni episodio è autoconclusivo, con una trama indipendente e un cast diverso. Ogni storia è ambientata in un futuro prossimo o in un universo alternativo, in cui ci viene presentata una visione distopica o satirica della nostra dipendenza dalla tecnologia e dei suoi effetti sulla società, sfidando gli spettatori a porsi domande etiche e morali.

Dopo questa introduzione, passiamo alla classifica. Vi avverto che ci saranno spoiler. 

Quinto posto: “Vota Waldo“

Questo episodio si distingue per la sua satira tagliente e la sua riflessione sul potere della popolarità mediatica. 

Jamie Salter è un comico che anima l’orsetto blu di nome Waldo tramite il Motion Capture in un programma comico notturno. Il produttore, Jack Napier, suggerisce che Waldo dovrebbe concorrere con i veri politici alle prossime elezioni. 

In breve tempo la situazione sfugge di mano perché Waldo non si limita più a qualche gag televisiva, ma il suo atteggiamento, esageratamente provocatorio, mette in evidenza le debolezze del sistema politico e dell’influenza dei media. Questo suo enorme impatto sulla società trasforma lui stesso in una figura politica di successo. 

Assistiamo ad un vero e affilato esame dei meccanismi della democrazia moderna, in cui la politica è spesso sopraffatta da spettacolo e intrattenimento. “Vota Waldo” ci ricorda che l’intrattenimento può essere un potente strumento di manipolazione e che il confine tra realtà e finzione può diventare pericolosamente sfocato. 

Nell’episodio l’unico a rendersi conto di questo pericolo sembra proprio Jamie, il quale, sopraffatto dalla colpa, prega il pubblico di non votare per Waldo.

La cosa che mi ha proprio spezzato il cuore è la scena finale: Jamie (diventato un senzatetto) si accanisce contro uno schermo con la pubblicità di Waldo, che ormai è completamente diventato proprietà di Napier. 

Io mi sono messa nei panni del protagonista per qualche secondo e mi sono sentita malissimo.

Quarto posto: “Messaggio Al Primo Ministro”

Questo è il primissimo episodio della serie. Anche qui abbiamo una storia che ci fa immergere nell’abisso della politica moderna e ci mostra questioni complesse riguardanti il potere, la moralità, l’uso dei media come strumento di manipolazione e la vulnerabilità dei leader politici di fronte a situazioni estreme.  

La sua trama controversa mi ha decisamente scossa, e non credo di essere l’unica ad affermare ciò.

L’episodio ruota attorno a un’impensabile richiesta rivolta al primo ministro britannico: per liberare una principessa rapita, deve avere un rapporto sessuale con un maiale in diretta televisiva nazionale.

Lo spettatore assiste ad una vera propria lotta interna del personaggio, che si ritrova infine costretto a mettere in pratica l’atto osceno in diretta televisiva, davanti ad un pubblico che si disgusta velocemente, pur rimanendo a guardare.   

La principessa viene rilasciata prima della scadenza dell’ultimatum, il rapitore si suicida, ma nessuno se ne accorge poiché distratti dal raccapricciante spettacolo che sta andando in onda. Lo  scopo del rapitore infatti era portare alla luce la disattenzione al mondo reale del pubblico e del governo. 

Sia lo sceneggiatore che il regista sono stati molti abili nel creare tensione e mettere in evidenza la disperazione, l’umiliazione e l’ambivalenza morale che caratterizzano il percorso del protagonista. 

Il coraggio di Charlie Borker nel trattare un argomento tabù, in cui costringe gli spettatori a confrontarsi con domande scomode e riflettere sulle dinamiche di potere, rende questa storia sicuramente scomoda da guardare, ma senza dubbio straordinaria.

Terzo posto: “San Junipero”

Questo episodio ha catturato il cuore di molti spettatori. Alcuni, però, potrebbero esser rimasti inorriditi dalla mia scelta di metterlo sul podio. 

Questa storia si distingue per la sua bellezza e la commovente esplorazione di temi come: l’amore, la nostalgia e la possibilità di un’eternità digitale; in poche parole Charlie Brooker ha messo da parte l’angoscia, il pessimismo, e ci ha donati la speranza

La trama ruota attorno all’incontro di Yorkie e Kelly in una città virtuale chiamata San Junipero, in cui le persone possono trascorrere l’eternità dopo la morte. Ciò che inizia come un semplice flirt estivo si trasforma in una storia d’amore intensa e travolgente, che sfida le limitazioni del tempo e della realtà stessa.  

A parer mio è l’unica storia di tutta la serie che si sposa perfettamente con il lieto fine; è un esempio splendido della capacità di Black Mirror di esplorare temi complessi attraverso un equilibrio perfetto tra una narrazione coinvolgente e un messaggio profondo. San Junipero tocca le corde emotive degli spettatori, invitandoli a riflettere sulla relazione con la tecnologia e sulla possibilità di trovare la pace e la gioia oltre la vita terrena.  

Secondo posto: “15 Milioni Di Celebrità”

Anche a voi, se ripensate a questo episodio, vi sale un fortissimo e fastidioso senso di claustrofobia?

Siamo in un futuro non meglio precisato, le persone vivono senza contatti col mondo esterno. La loro realtà è solo quella virtuale; il loro unico scopo: guadagnare crediti che si ottengono soltanto pedalando cyclette con i quali è possibile acquistare cibo, saponi, accessori per il proprio avatar e programmi televisivi, o meglio dire programmi spazzatura, il cui obbiettivo è manipolare le menti. 

Questo episodio è una chiara metafora della società odierna, del capitalismo, del consumismo, e della mercificazione. 

Tuttavia da questo organismo di cervelli alienati, omologati, di anime solitarie senza ambizioni, c’è un via d’uscita che conduce alla fama, alla ricchezza, al mondo esterno: partecipare al talent show Hot Shot

Per accedere alle selezioni, però, occorre pagare quindici milioni di crediti. A possederli è Bing, il protagonista, che decide di donarli ad Abi, una donna con un ottimo talento nel canto. 

Quando Abi si presenta per la competizione, la giuria le propone di diventare una pornodiva. Pur di non tornare sulle cyclette, Abi accetta. Bing, furibondo, decide di vendicarsi: guadagna nuovi crediti per un nuovo biglietto e partecipa allo show. Sul palco inizia a ballare per poi interrompere l’esibizione e minacciare di suicidarsi in diretta con un frammento di vetro nascosto, non senza prima denunciare il sistema ingiusto.

I giudici, rimasti impressionati, gli offrono un programma tutto suo dove può lamentarsi quanto vuole del sistema. Bing accetta, ma inevitabilmente finisce anche lui col diventare l’ennesima marionetta con l’unico scopo di intrattenere il pubblico.

Nella scena finale, infatti, quando Bing spalanca le tende della sua nuova abitazione, notiamo che è ancora intrappolato nel mondo virtuale: simbolo che il suo programma non ha un riscontro nella vita reale, la sua vita scorre identica a prima e che anche lui, come ogni essere umano (o quasi) è corruttibile.

Primo Posto: “Caduta Libera”

Questo episodio offre una critica pungente sulla nostra società iperconessa e sulla ricerca smodata di approvazione virtuale e ti colpisce come un pugno nello stomaco.

La trama ruota attorno a Lacie Pound, una giovane donna che vive in un mondo in cui ogni interazione sociale è valutata attraverso un sistema di punteggio.

Lacie, che sotto il suo falso sorriso nasconde un’anima fragile e piena di insicurezze, cerca disperatamente di migliorare il suo rating sociale per raggiungere i livelli più elevati di “popolarità“, ma si rende conto che questo desiderio di approvazione ha un prezzo elevato.

Il messaggio sociale è potentissimo: l’episodio mette in luce la nostra dipendenza dalla condivisione e dall’approvazione. È un avvertimento inquietante sul pericolo di un futuro in cui la nostra identità viene definita da algoritmi e punteggi virtuali, rischiando di perdere di vista ciò che è veramente importante nella vita.

La ciliegina sulla torta? La scenografia e la fotografia: questi due elementi mettono in risalto il contrasto tra la bellezza plastica delle immagini e la vacuità delle relazioni umane. 

E adesso tocca voi? Che ne pensate di questa classifica? Quali sono i vostri episodi preferiti di Black Mirror?

Un saluto! Alla prossima!

Maria Cristina

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