Recensione Io, Broccolo di Giovanni Brugnoli

Mi piace alternare letture di stili e tipologie diverse, adatte al quel momento particolare. In questo caso, avevo bisogno di qualcosa di più leggero e divertente, per cui vedere una copertina nel reparto fantascienza con un “Broccolo” in evidenza, ha certamente attirato la mia attenzione. E non c’è dubbio che “Io, Broccolo” di Giovanni Brugnoli (edito da Mondadori) è certamente un libro piuttosto originale.

La trama del libro

Può un esperimento scientifico, tramutarsi in una pazzesca guerra tra il genere umano e… delle verdure? Assolutamente, sì. E a quanto pare queste verdure sono anche piuttosto agguerrite e ne sanno una più del diavolo per avere la meglio. Tutto il futuro del genere umano, è così sulle spalle di un giovane biologo che ha una sola passione nella vita: i broccoli.

Brock Stein ha 26 anni e un nome ispirato da un allenatore di Pokémon. Vive a Bolzano con sua mamma, non ha hobby e ha un numero di amici che si può contare sulle dita di una mano; includendo anche il suo, ormai defunto, gatto Bob. Brock ha solo una passione: la biologia delle piante. In particolare, Brock ha una inclinazione speciale per i broccoli; quasi un’ossessione che lo porta a scrivere un articolo scientifico sull’intelligenza delle piante che lo rende il candidato perfetto per una missione speciale del CIPOA, “Centro Italiano per il Progresso Organico Avanzato”: Brock è giovane, preparato e sacrificabile. Ma quale sarebbe questa missione? La situazione è semplice (si fa per dire): Vegethink è un esperimento segreto del CIPOA andato male. Molto male. L’obiettivo era quello di bombardare con raggi gamma una serra per provare a fornire una coscienza alle piante. II problema è che i raggi gamma di intelligenza ne hanno generata troppa. I vegetali ora sono coscienti, organizzati e, a quanto pare, incazzati con gli esseri umani. Il rischio di uno scontro frontale e della fine della specie umana sul pianeta Terra è concreto. Prima che la situazione degeneri del tutto, il CIPOA e l’esercito tentano una mossa disperata. E qui che Brock diventa l’ultima risorsa prima dell’apocalisse: siamo spacciati.

Recensione Io Broccolo

recensione io broccolo

Partiamo da una premessa questo libro vuole chiaramente essere prima di tutto di puro intrattenimento, utilizzando un argomento, una trama, uno stile e un linguaggio tipicamente adatti proprio a un romanzo del genere. Approcciarsi a “Io, Broccolo” vuole quindi dire lasciare alla porta qualsiasi veridicità scientifica e abbandonarsi alla sospensione di incredulità più genuina e semplice.

In questo senso l’esordiente Giovanni Brugnoli, riesce a creare una situazione talmente paradossale e incredibile, dove il confine con il grottesco è sempre molto vicino. Ed è bravo a camminare in equilibrio su quel confine, sfoderando una buona dose di ironia ma anche qualche spunto di approfondimento meno leggero.

Di fatto, ci sono in gioco tematiche di assoluta attualità: cambiamento climatico, uso sconsiderato delle risorse, poca attenzione alle esigenze degli altri e in generale tutte quelle male intenzioni del genere umano verso il resto del pianeta. Tanto che non è difficile spere per chi “tifare”, quando anche le verdure assumono una propria coscienza.

Riuscirà il protagonista a salvare tutti gli altri essere umani oppure avranno la meglio le verdure? E soprattutto, siamo poi così sicuri di meritare di essere noi a portare avanti questo pianeta? Il finale del libro risponderà ad almeno una di queste domande.

In conclusione, il libro è stata un’esperienza divertente e una lettura decisamente veloce (scorrevole, si usa dire). Forse anche troppo, visto che per una storia così surreale non è indispensabile tirarla poi molto per lunghe. Diciamo che alcuni espedienti narrativi sono risultati interessanti e convincenti, altri forse un po’ meno. Ma l’idea di fondo è buona e non è mai facile riuscire ad arrivare al meglio quando si vuole essere sia divertenti, sia interessanti.

Alla prossima!

Marco

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