Se c’è un genere che più di tutti ha spopolato negli anni duemila, questo è sicuramente quello della “Fantascienza Distopia”. Il successo di pubblico di libri e film a riguardo è stato talmente eclatante che molto spesso il termine “distopia” è stato utilizzato per identificare l’intero genere fantascientifico. Questo ha portato a una certa confusioneLeggi tutto ⟶
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Recensione Rainbirds di Clarissa Goenawan
Approda in Italia per merito della Carbonio Editore e con traduzione curata da Viola di Grado – autrice italiana nota nel panorama letterario nostrano grazie a testi quali “Settanta acrilico trenta lana” e “Cuore cavo” – Clarissa Goenawan, scrittrice singaporiana, con il suo romanzo d’esordio “Rainbirds”. TRAMA Ren Ishida è molto affezionato a sua sorellaLeggi tutto ⟶
Recensione: “L’isola abitata” di A. e B. Strugackij
Bentrovati cari amanti della fantascienza e della distopia! Oggi vi presento un romanzo della fine degli anni Sessanta del Novecento, scritto da due fratelli sovietici, autori illustri non solo ai loro tempi, pregevolissimo romanzo ora riproposto in traduzione italiana con saggi di corredo che ne ripercorrono storia, vicende, contesto. Storia di un’avventura interplanetaria e dellaLeggi tutto ⟶
Recensione: “La muta” di A. Whiteley.
TRAMA: Immaginate un mondo in cui si cambia pelle ogni sette anni, e con la pelle vengono via i ricordi, le sensazioni, gli amori. Se c’è chi brama il cambiamento, c’è chi invece vuole tenersi stretto il passato e l’identità che gli appartiene. Ora questo è possibile con un nuovo farmaco, il Suscutin, che previeneLeggi tutto ⟶
RECENSIONE: “Buio” di Anna Kańtoch – traduzione di Francesco Annichiarico.
Trama: Dimessa da un sanatorio sul Baltico nel 1935, una donna senza nome giunge a Varsavia, accompagnata dal fratello maggiore Franciszek, per dimenticare il passato. Eppure, nel turbinio di colori e suoni e nel chiacchiericcio dei caffè, i ricordi riaffiorano prepotenti, riportando la protagonista al 1914, a Buio, l’amata tenuta dell’infanzia, che è stata ancheLeggi tutto ⟶
Recensione: “La città condannata” di Arkadij e Boris Strugackij.
Scritto negli anni ’70 e sepolto in un cassetto perché improponibile nella società del tempo e poi finalmente pubblicato alla fine degli anni ’80, quando le condizioni politiche in Unione Sovietica stavano cambiando radicalmente, La città condannata dei fratelli Strugackij è certamente un libro di lettura impegnativa perché denso e complesso, innegabilmente figlio della miglioreLeggi tutto ⟶