Fantascienza Post Apocalittica: consigli di lettura

Argomento che la fantascienza non sembra abbandonare mai, è quello dell’apocalisse e della fine del mondo. Sono molteplici le declinazioni sul tema, ma in questo caso ci vogliamo occupare soltanto dei consigli di lettura su quei romanzi che raccontano realmente una catastrofe (avvenuta o in procinto di avvenire) sul nostro pianeta: il post-apocalittico.

Fin dall’inizio dei tempi sono ovviamente tantissimi i libri e gli autori che si sono dedicati all’argomento, ma come sempre restringeremo il cerchio alle uscite dell’ultima decade, che pure ha proposto diverse opere molto interessanti in merito.

Consigli di lettura per il genere post-apocalittico

IL CONTO ALLA ROVESCIA di Ben H. Winters (Piemme – 2016)

Secondo romanzo di una trilogia che ci racconta di un mondo prossimo al grande disastro, con un meteorite (Maya) in procinto di spazzare via gran parte della popolazione. La storia è quella di Hank Palace, l’ultimo poliziotto ancora in attività per cercare di mantenere quel minimo di ordine in una società allo sbando. Ed è in questo caos fatto di complottisti, gente scomparsa, drammi familiari e quant’altro, che Hank si muoverà per fare quello che gli riesce meglio, il suo lavoro di poliziotto. Anche se mancano due mesi alla fine del mondo.

Per iniziare al meglio la serie, conviene forse leggere “UN OMICIDIO ALLA FINE DEL MONDO” (Piemme, 2016) che è il primo capitolo (ma a me questo secondo è piaciuto di più), per poi concludere con “L’ULTIMO CRIMINE”.

“77 giorni. È tutto ciò che resta alla nostra Terra per essere ancora quello che è sempre stata: un magnifico e contraddittorio calderone di vite, pensieri, ricordi, paure, ed errori. Gli errori di cui è da sempre a caccia il detective Hank Palace, il poliziotto più ostinato di Concord, New Hampshire, almeno finché non ha dovuto lasciare il suo posto. Perché ora che un asteroide sta per distruggere per sempre il nostro pianeta, sembra che il mestiere di poliziotto, come molti altri, non abbia più senso: in un mondo a fine corsa, importa ancora a qualcuno raddrizzare i torti e punire i colpevoli? Ma quando una vecchia amica gli chiede di ritrovare suo marito, convinta che non se ne sia andato di sua spontanea volontà, Hank capisce che se c’è una cosa che ha ancora senso è proprio quella: fare il suo lavoro. Perché anche in una società completamente disperata, ci sono cose che contano ancora.”

LA FINE di Mats Strandberg (Giunti, 2021)

In questo caso Strandberg ci racconta non solo di un mondo che sta per essere spazzato via da una cometa in arrivo, ma anche della totale mancanza di soluzioni alternative. L’uomo (e tutte le forme di vita del nostro pianeta se è per questo)  è semplicemente destinato a scomparire dalla faccia dell’universo e non c’è niente e nessuno che possa fare nulla.

In questa disperazione e consapevolezza si muovono i suoi personaggi, soprattutto i due protagonisti principali, Simon e Lucinda. Ma a differenza di molte storie dove il focus è sulle devastazioni sociali e umane che una situazione del genere potrebbe comportare, questa volta c’è paradossalmente spazio anche per una certa speranza. Non quella di sopravvivere, ma quella di non perdere la propria umanità.

Anzi, chissà che proprio senza ormai nulla da perdere, qualcuno non riesca proprio a ritrovare i giusti valori umani, stringendosi attorno ai propri cari. C’è chiaramente l’ombra dell’apocalisse in questo libro, ma è anche se non soprattutto una storia d’amore, anzi, più storie d’amore intrecciate insieme. Malgrado tutto si sviluppi in realtà alla ricerca di un assassino, quello di una ragazza (Tilda) che farà da unione emotiva e pratica per gli altri personaggi del gruppo.

LA DISTANZA TRA LE STELLE di Lily Brooks-Dalto

Non ci sono ben chiari i motivi che hanno portato il mondo di “La distanza tra le stelle” alla fine dei suoi giorni. Sappiamo che ci sono state esplosioni atomiche, che l’uomo non potrà più vivere su questo pianeta, ma non ci vengono forniti molti dettagli a riguardo. Anche perchè tutta la storia in realtà è vista da punti di osservazione decisamente al di fuori dall’epicentro delle esplosioni.

Da una parte un vecchio scienziato che vive i suoi ultimi giorni in una sperduta base nell’artico, dall’altra l’equipaggio di una missione spaziale che sta facendo rientro sulla Terra dopo un lungo viaggio su Giove. Ignari di quello che sta succedendo, gli astronauti proveranno a comunicare con la Terra ottenendo però un’unica risposta, quella di Augustine dal circolo polare artico.

Il racconto di questo filo di solitudine che unisce Sully sull’astronave e lo scienziato nella sua base, è il filo conduttore della fine dell’umanità raccontata attraverso le emozioni umane di due persone che raccolgono i propri pensieri e analizzano il loro passato per cercare di chiudere un cerchio prima della fine. Da questo libro è poi stato tratto il film “The Midnight Sky”, diretto e interpretato da George Clooney.

SUNFALL di Jim Al-Khalili (Bollati Boringhieri, 2019)

La prima cosa da tenere conto di questo romanzo è che il suo autore è prima di tutto un vero e proprio divulgatore scientifico, autore di diversi saggi che sono riusciti a coinvolgere simpaticamente il grande pubblico anche sui complicati temi della fisica.  Ciò nonostante, in Sunfall non troviamo molto spazio per spiegazioni scientifiche e quant’altro, ma piuttosto un bel thriller con ritmo molto elevato tanto da evocare subito un qualcosa di molto cinematografico per la sua strutture e sviluppo.

La storia parte dal presupposto che una Terra già indebolita dal punto di vista di protezione magnetica, sta per essere investita da una terribile tempesta solare che potrebbe porre fine alla vita come la conosciamo. Dalle prime avvisaglie a una vera e propria escalation di catastrofi, le ultime speranza per l’umanità sono affidate a un gruppo di scienziati che proveranno di tutto per salvare il pianeta.

Nonostante però, ci sia anche chi rema contro, convinto che invece che sia arrivata l’ora per l’uomo di sparire dalla faccia della Terra e lasciare di nuovo che la natura prenda il sopravvento. Siamo in nel 2041, in un mondo non troppo distante dal nostro ma in cui vediamo anche diverse nuove tecnologie applicate alla vita quotidiana e proprio la tecnologia sarà forse l’unica arma a disposizione per la salvezza. Perchè di fatto, il messaggio finale è che non può essere la scienza il male per il nostro pianeta, ma soltanto il modo in cui la si usa è importante.

WOOL di Hugh Howey (Fabbri, 2013)

L’aria e diventata tossica e vivere nell’ambiente esterno è diventato impossibile. L’umanità è stata spazzata via e quanto ne rimane vive all’interno di un enorme silos di cento piani scavati nel terreno. Un micro mondo in miniature dove la distanza dal fondo è anche sinonimo di prestigio, con regole ferree da seguire e pene severissime. Un mondo chiuso, dove è necessario mantenere un perfetto equilibrio anche numerico e dove per ogni nascita, qualcun altro dovrà uscire. Ovvero, morire.

Questo libro è il primo della “Trilogia del Silos”, un’opera di grande successo che ha coinvolto lettori in tutto il mondo.

“Cosa faresti se il mondo fuori fosse letale e l’aria che respiri potesse uccidere? Se vivessi in un luogo dove ogni nascita richiede una morte e le tue scelte possono salvare vite o distruggerle? Questo è il mondo di Wool. In un futuro apocalittico, in un paesaggio devastato e tossico, una comunità sopravvive rinchiusa in un gigantesco silo sotterraneo. Lì, uomini e donne vivono prigionieri in una società piena di regole che dovrebbero servire a proteggerli. Il rispetto delle leggi è affidato allo sceriffo Holston, un uomo lucido e malinconico che vive nel ricordo della moglie scomparsa. Dopo anni di servizio integerrimo, un giorno, a sorpresa, rompe inaspettatamente il più grande di tutti i tabù e chiede di uscire, di andare fuori, incontro alla morte. La sua fatidica decisione scatena una serie di terribili eventi. A sostituirlo è nominato un candidato improbabile, un tecnico specializzato del reparto macchine: Juliette. Ora che il silo è affidato a lei, imparerà presto a sue spese quanto il suo mondo è malato. Juliette è abituata ad aggiustare le cose e vuole vederci chiaro: com’è nato il silo? E chi ha interesse a mantenervi l’ordine, tanto da arrivare a uccidere? Forse il silo è in procinto di affrontare ciò che la storia ha lasciato solo intendere e che i suoi abitanti non hanno mai avuto il coraggio di sussurrare. Rivolta.”

MEMENTO. I SOPRAVVISSUTI di Julianna Baggott (Giano, 2012)

Tutto un altro tipo di apocalisse quella che ci racconta Julianna Baggott nel suo “Memento. I Sopravvissuti”. C’è assai poco di scientifico infatti, in quello che accade durante le “detonazioni”, un grande boato scaturito dall’energia delle stelle e del sole che al passaggio sulla Terra deforma il corpo di gran parte della popolazione.

Tra la fantascienza e il fantastico, tra l’apocalisse e la distopia. Un romanzo particolarmente originale, che di certo non lascerà indifferenti.

“Un grande boato, il sole che emana la luce e il calore di tre stelle sovrapposte, e il mondo svanisce, spazzato via dal fuoco. È il giorno delle Detonazioni, il giorno in cui l’umanità si divide in due: da un lato i Puri che, rifugiatisi nella Sfera, sono privi di deformazioni o cicatrici sul corpo; dall’altro i Sopravvissuti che, coi loro corpi deformi, fusi con gli oggetti più disparati, si aggirano tra i detriti e le pozzanghere nere di pioggia della terra esplosa. Pressia aveva sette anni quando le Detonazioni le regalarono una bambola al posto di una mano. Ora ha quasi sedici anni e la bambola è divenuta parte di lei. Tuttavia, nel magazzino sul retro di un negozio di barbiere dove vive con suo nonno, Pressia pensa a volte che sarebbe bello essere Puri, cancellare le cicatrici, vivere in quella Sfera da dove qualche settimana dopo le Detonazioni lasciarono cadere sulla terra devastata un messaggio che diceva: “Sappiamo che siete li, fratelli e sorelle. E un giorno emergeremo dalla Sfera per unirci a voi, in pace”. Invece Pressia deve ora guardarsi dall’ORS, il cui acronimo significava Operazione Ricerca e Salvataggio, e aveva l’obiettivo di ripristinare le unità mediche, redigere liste dei morti e dei sopravvissuti e poi formare una piccola milizia per mantenere l’ordine. Trasformata in Operazione Rivoluzione Sacra, L’ORS governa infatti col terrore e arruola tutti i sedicenni con lo scopo di abbattere, un giorno, la Sfera.”

THE CALCULATING STARS di Mary Robinette Kowal (Mondadori, 2021)

Uno dei romanzi più premiati di questi anni, vincitore tra gli altri del Premio Hugo e Nebula. Di base si tratta in realtà di un’Ucronia, visto che tutto parte da un evento accaduto nel 1952 che però (fortunatamente) non è mai accaduto

Un meteorite ha sconvolto il pianeta, causando non solo milioni di morti ma anche uno stravolgimento climatico che distruggerà per sempre la vita sulla Terra. Unica soluzione, andare altrove. Sperando di fare in tempo.  [leggi la Recensione]

“Una fredda mattina di primavera del 1952: un gigantesco meteorite precipita sulla Terra e cancella buona parte della costa orientale degli Stati Uniti, compresa la città di Washington. Lo sconvolgimento climatico che ne segue renderà presto il pianeta inabitabile per l’uomo, proprio come successo milioni di anni prima, all’epoca dell’estinzione dei dinosauri. L’unica soluzione è lasciare il vecchio mondo, prima che sia troppo tardi.”

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