Recensione La Ruota di Rosetta Guggino Costa

TRAMA DE LA RUOTA

La ruota è un’opera eclettica, variegata: raccoglie un cospicuo gruppo di componimenti che affrontano i temi più disparati. Tra le pagine della raccolta, lo sguardo dell’autrice si posa come una farfalla delicata sugli eventi, sulle cose del mondo, sui sentimenti umani; e la sua poesia, semplice e genuina, si condensa ora in brani più lunghi e musicali, che suonano come delle filastrocche o degli scioglilingua, ora in brani più stringati, dal sapore quasi aforismatico. Ancora una volta, Rosetta adopera la parola poetica come strumento espressivo per raccontare, in modo lucido e appassionato, la propria visione del mondo e dar voce alla propria sensibilità, travolgendo, come una ruota, i tanti aspetti della vita e della Storia.

RECENSIONE DE LA RUOTA

Amici di LDFO, per Dietro l’angolo, oggi navigheremo in acque poco conosciute: quelle della poesia. Questo libro, come il precedente, nasce dal desiderio delle figlie di omaggiare e dare il giusto rilievo alla prolifica produzione poetica della loro madre.

Se nella silloge “Radici”, la poetessa bivonese Rosetta Guggino Costa ci raccontava in versi l’amore per la sua terra natia – unitamente ad alcuni momenti cardine del suo vissuto personale – e non lesinando omaggi a dei personaggi noti, fonte di ispirazione per i suoi brani di ampia portata, con “La ruota” il contenuto subisce un rinnovamento, anche se il verso mantiene la sua forma libera e scarna quasi da haiku.
Si tratta di poesie essenziali ed esistenzialiste tanto nella forma quanto nel contenuto; sono frammenti che con un calibrato intreccio si fanno strada fra sogno e realtà, ma senza ricorrere a una sintassi articolata o a locuzioni involute.
Ecco, ciò che voglio sottolineare è il tratto espressivo che ne distingue la poetica è dato dalla sua misuratezza; con poche e mirate espressioni fa vibrare le corde del cuore.
Il timbro è tenero e trasmette un quid di “accogliente”, si denota una scrittura sincera e melodica, corredata da grande sensibilità; in alcuni componimenti fanno capolino accorgimenti linguistici come allitterazioni o rime.

MARCIAPIEDE

In ogni minuto del giorno,
gente d’ogni ceto ti calpesta.
Gente frettolosa, infelice,
in festa, ti batte, ti ribatte e se ne va.
E tu, vecchio marciapiede di pietra,
levigato da uno e mille passi,
ti lasci da tutti calpestare,
ma non puoi trattenere la verità.

Tutto parte da un’immagine intuita per caso catturando particolari talvolta minimizzati, infatti, il suo modo di intendere la poesia consiste nel guardare con occhi “nuovi” il quotidiano, che diventa foriero di metafore espressive e che rivela la natura di attenta osservatrice di Guggino Costa.
È un compendio che mi sento di consigliare a chi già legge poesia e ancor più a chi non la legge, ma vorrebbe provare a fermarsi e a riflettere sulle piccole cose.

Elisa R

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