Recensione Rick e Morty

Cosa potrebbe mai andare storto se tuo nonno, che viaggia nell’iperspazio attraverso una spara-porta dimensionale, decidesse di portarti in giro con lui?

TRAMA

Rick Sanchez è uno scienziato geniale, con giusto qualche problema di dipendenza con l’alcool. Ha un nipote un po’ scemo, Morty, che decide di portare con sé in giro nello spazio. Ben presto tutta la famiglia sarà coinvolta nelle loro avventure tra pianeti lontani e universi paralleli, in linee temporali diverse, cloni e tanta, tantissima, follia.

RECENSIONE Rick e Morty

Cosa c’è di male se tuo nonno che viaggia nell’iperspazio e nel multi-verso attraverso una spara-porta dimensionale, decidesse di portarti in giro con lui?

Cosa ci sarebbe di sbagliato nell’andare a trafugare manufatti alieni, scoprire nuovi mondi, nuovi universi paralleli e scoprire che lo spazio è un caos senza via d’uscita, dove il prezzo da pagare per viaggiarci all’interno è perdere sé stessi?

Se la tua risposta è perchè no? Allora dovresti guardare Rick e Morty.

Rick e Morty è una serie animata Netflix, creata da Justin Roiland e Dan Harmon per la Adult Swim di sette stagioni, tutt’ora in corso.

La serie è incentrata sulle avventure della famiglia Sanchez, in particolare di nipote e nonno, anche se tutto il nucleo familiare sarà coinvolto nelle loro avventure.

La serie prende spunto da “Ritorno al futuro” per poi avviarsi in una serie di avventure, in un cosmic horror, che sconfina in tutti i generi esplorabili del fantastico.

Un prodotto di puro intrattenimento, fatto di umorismo dark e grottesco, linguaggio volgare e dal contenuto adulto, in cui il cinismo di Rick contrasta con l’ingenuità di Morty.

La serie all’apparenza sembra non avere un filone di trama principale, che invece si snoda lentamente, mentre seguiamo Rick e Morty nelle loro avventure. Scopriamo così che diversi retroscene del doloroso passato di Rick, il prezzo che ha dovuto pagare per la conoscenza dei misteri dell’universo, che non è solo la perdita di sé stesso, ma della sua stessa famiglia.

La serie riesce a raggiungere picchi drammatici e assumere tinte criptiche e nere, fino al punto in cui non sappiamo più se la famiglia Sanchez che stiamo guardando sia quella autentica o fittizia, in che linea temporale siamo e perché.

La trama si spezzetta in una serie di microstorie, mini filoni, in un what if continuo e in loop a cui assistiamo inerti, a cui lo stesso Rick non può, o non vuole, porre rimedio.

Tutto questo senza mai perdere la sua linea tragicomica, rendendo la visione della serie sempre accattivante.

recensione Rick e Morty

Gli autori di Rick e Morty sembrano voler esplorare il concetto più pauroso e sconfinato di spazio tempo, di universo parallelo, assieme a quello delle fragilità umana, che si fa corrompere dal potere.

Rick e Morty è una serie che ho profondamente amato, fin dalla sua prima stagione. Ho letteralmente riso e pianto nel vederla. I componenti della famiglia Sanchez sono tutti caratterizzati in modo sublime con i loro pregi e difetti. Morty è un’adolescente insicuro, egoista, con le paure e disagi tipici della sua età. Summer è la sorella furba e superficiale in pieno contrasto con il resto della famiglia. Ma io personalmente sono innamorata di Beth, la figlia di Rick. La figlia per cui Rick ha cambiato e stravolto le leggi del cosmo.

Perché è la famiglia a muovere e motivare Rick nelle sue azioni. Sono i suoi traumi che lo portano ad essere un alcolista a nutrire il suo ingegno. Diventando così un personaggio grigio, spaccato in due dalla sua frenesia di esplorare l’universo e diventarne il padrone, e dall’amore per la moglie e la figlia, per le quali vorrebbe riavvolgere le trame del tempo.

Le puntate sulla Cittadella dei Rick per me sono il punto più bello e geniale della trama di Rick e Morty. Dove scopriamo che un Morty che inverte la rotta e inizia a diventare padrone del suo destino, può essere pericoloso e più cattivo di un Rick.

Nonostante nelle ultime stagioni la serie abbia perso un po’ di smalto e sembra voler allontanarsi dal filone di trama principale a favore di piccole puntate staccate tra loro, Rick e Morty resta godibilissima. Straconsigliata per gli amanti del genere grottesco, new-weird, del multiverso e dei viaggi temporali, sconsigliata invece a chi non ama le serie animate, il linguaggio e il contenuto volgare.

Spero che gli autori tornino presto sul filone di trama principale, per snodare finalmente alcuni punti fondamentali ancora irrisolti e che ci hanno lasciato con la gola asciutta.

Perché come dice Rick:

“L’universo è troppo grande per preoccuparsi di queste piccolezze.”

Alla prossima!

Ottavia

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