Recensione graphic novel: “Undiscovered Country” edita Saldapress.

Bentrovato Popolo di Leggere Distopico!

Oggi vi parlo del primo volume di una serie targata Saldapress, consigliata da Robert Kirkman. Partiamo dal presupposto che di questa CE comprerei tutti i titoli, perché il loro lavoro lo fanno proprio bene. Detto questo, “Undiscovered Country” ha più che soddisfatto le mie aspettative.

TRAMA

Undiscovered country ci fa viaggiare in una regione sconosciuta un tempo chiamata Stati Uniti d’America, ora avvolta nel mistero e letteralmente chiusa dietro un muro con il quale, un secolo prima, ha scelto di isolarsi dal resto del mondo. Due piccole spedizioni entrano simultaneamente negli ex Stati Uniti – una da est, una da ovest – e viaggiano verso l’interno del continente, ognuna alla ricerca delle verità e impegnata a sopravvivere in questa strana e pericolosa terra inesplorata.

RECENSIONE

Fin dalle primissime tavole veniamo catapultati nell’azione e solo più avanti ci saranno una serie di flashback che ci racconteranno cos’è successo al mondo e chi sono i personaggi. Le due spedizioni sono molto variegate e le persone che le compongono non sanno quasi nulla l’una dell’altra. È così che si crea un intreccio di destini, ma anche la corsa alla sopravvivenza, in un mondo ostile e sconosciuto, in maniera del tutto egoistica. Sì, perché ciò che si trova al di là del muro che isola gli Stati Uniti d’America è qualcosa di impensabile e feroce. Chi ha vissuto al suo interno si è abituato a combattere e sa come farlo, ma le due spedizioni invece dovranno lottare duramente per scoprire la verità, regalandoci tantissimi colpi di scena.

Le tavole le ho trovate magnifiche e sono opera di Giuseppe “cammo” Camuncoli, Daniele Orlandini e Matt Wilson. La sceneggiatura a mio avviso impeccabile è di Charles Soule. E io non vedo l’ora di leggere il secondo!

Alla prossima,

Tania Dejoannon

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