Recensione: L’Ordine di Liliana Marchesi.

Trama

Il mondo in cui vivono Syria e Gregory non è più quello di un tempo.
L’Ordine ha cambiato le regole e costruito Istituti in cui i bambini vengono condotti e cresciuti dal loro primo giorno di vita. Rigore e lavoro saranno gli unici genitori che avranno, fino al momento in cui anche a loro verrà chiesto di mettere al mondo dei figli, che non vedranno crescere. Il destino però ha in mente qualcosa di diverso per Syria. La vita all’Istituto per lei è come una gabbia che si restringe sempre di più attorno al suo cuore. Quando Greg viene portato via improvvisamente e lei vede svanire anche l’ultima speranza di un futuro insieme a lui, l’unica cosa che le resta da fare è fuggire.
Riuscirà a sopravvivere al di là dei confini dell’Ordine? Ma soprattutto, riuscirà a ritrovare il suo Greg?

Recensione

In un mondo dove L’Ordine vigila in maniera liberticida sulle vite della gente due giovani innamorati, Syria e Gregory, si godono gli ultimi momenti insieme nell’istituto in cui sono cresciuti da quando ne hanno memoria. Tuttavia non possono rendere palesi i loro reciproci sentimenti, ma quando Greg viene prelevato dall’Istituto per essere condotto altrove, superata l’iniziale reticenza, l’unica soluzione accettabile per Syria è la fuga attraverso un mondo più insidioso che mai e che non conosce affatto. Possibile che la realtà sia diversa da quella che le hanno inculcato finora? Possibile che ci sia un’altra verità?
Spinta dall’amore che prova per il suo Greg, si getta a capofitto nella ricerca pronta ad affrontare un cammino irto di difficoltà pur di ricongiungersi con lui.

«Cos’è l’Ordine? In realtà intendo.»
«L’Ordine è esattamente quello che ti ha fatto credere di essere. Un sistema che si regge in piedi grazie a delle regole molto severe, che tuttavia non tutti condividono. Per la Signora Madre, la sopravvivenza della specie è possibile solo grazie al rigore e ai sacrifici. Nella sua visione non c’è spazio per i sentimenti. Le emozioni e i legami ci rendono deboli, e se siamo deboli non siamo in grado di educare adeguatamente i nostri figli. Motivo per cui i bambini vengono cresciuti negli Istituti.»

L’Ordine è l’undicesimo romanzo di Liliana Marchesi, un distopico che rispetta tutti i sacri crismi del genere trovando la sua più piena espressione in un intreccio originale e mai scontato.
L’autrice ha saputo sviluppare con grande realismo una terra devastata da una crudeltà che colpisce indistintamente uomini, donne e bambini ma dove sopravvivono sprazzi di solidarietà e amore.
I personaggi usciti dalla penna di Liliana si scrollano di dosso quelle etichette tipiche degli young adult, Syria non sta a rimuginare sulla sua esteticità, non si fa mille paranoie per delle sciocchezze ma anzi, dando prova di un grande coraggio per la sua giovane età, affronta l’ignoto pur di poter ritrovare il suo amato. Di Greg che dirvi? Come Syria dimostra di avere maturità e sentimenti genuini, il senso di amicizia e lealtà ha un valore inestimabile per lui. Ad accumunarli la forte determinazione che li anima e la consapevolezza di poter contare l’uno sull’altra; il sentimento che li lega è talmente profondo e totalizzante che è facile mettere da parte la loro età e sognare assieme a loro.
Il worldbuilding sul quale verte il libro è incentrato sulla geografia di un territorio – un Paradiso capovolto – ripartito in terre gestite dall’Ordine, un regime isolato e folle dove il lavoro è sfruttamento, la tecnologia è bandita e il concetto di famiglia assume un significato lontano anni luce dal nostro, e la città di Evolution che, per chi ha vissuto la tirannia dell’Ordine, viene vista quasi come una sorta di “terra promessa” ma lì, anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante, le condizioni di vita sono tutt’altro che rose e fiori. Tuttavia oltre agli abitanti di queste due regioni, nel mezzo cercano di sopravvivere altre categorie: i Nomadi, i Vermi e i Piloti dei quali si scopriranno le intenzioni all’interno del romanzo.
Come vi ho anticipato qualche riga fa, vengono affrontati argomenti ostici come ad esempio: il concetto di famiglia che l’Ordine ritiene accessorio poiché i sentimenti andrebbero a compromettere il sistema; viene evidenziato come l’uso dei social e della tecnologia in generale possa sfuggire di mano trascinando menti fragili, come quelle degli adolescenti, in gesti estremi e al limite della barbarie pur di ottenere visualizzazioni e consensi e, di conseguenza, l’approvazione e l’attenzione altrui.

La popolarità è una rassicurazione. Se non sei popolare, se non sei seguito, è come se il mondo non ti considerasse.

Pagina dopo pagina, dosando sapientemente azione e suspense ineffabile, Liliana Marchesi dà vita ad un’avvincente e incisiva storia a due voci che confluirà in un finale a rotta di collo all’insegna della speranza, in un mondo drammaticamente sospeso tra presente e un futuro prossimo indesiderabile che condivide tante contraddizioni con la società odierna.

Elisa R

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